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Lo stato di severità idrica a scala nazionaleUltimo aggiornamento: 14/02/2025 Lo stato di severità idrica a scala nazionale qui riportato è ottenuto sulla base delle risultanze delle riunioni degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici e degli aggiornamenti comunicati dalle Autorità di Bacino Distrettuale, che coordinano gli Osservatori. Gli Osservatori sono stati istituiti, a partire dal 2016, nei sette Distretti idrografici in cui è ripartito il territorio nazionale, e costituiscono misura del Piano di Gestione delle Acque, ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE. Gli Osservatori si configurano, pertanto, come strumento a supporto del governo integrato dell’acqua e forniscono gli indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni, in particolar modo in occasione di eventi di siccità e/o di scarsità idrica. A seguito dell'emanazione del c.d. decreto siccità D.L. 39/2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2023) e della sua successiva conversione in legge, con la legge 13 giugno 2023, n. 68 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2023), l'Osservatorio diviene organo dell'Autorità di Bacino Distrettuale, ai sensi dell'art. 63, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 (c.d. T.U. Ambientale), e opera sulla base degli indirizzi adottati ai sensi dell'art. 63, commi 2 e 5 dello stesso decreto legislativo. Le attività degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici fanno riferimento alle situazioni corrispondenti a diversi scenari di severità idrica così individuati:
Sulla base delle riunioni ultime degli Osservatori e dei successivi aggiornamenti, la situazione sullo stato di severità idrica a scala nazionale al 14/02/2025 è quella riportata nella seguente figura, ottenuta considerando la situazione media in ciascun Distretto idrografico, così come riportata dall'Osservatorio. Trattandosi di situazioni medie a livello distrettuale, si sottolinea la possibilità che ci siano anche aree all'interno dei singoli Distretti idrografici con uno stato di severità idrica differente (inferiore o superiore rispetto a quello del Distretto). Pertanto, è sempre necessario fare riferimento ai Bollettini dei singoli Osservatori e alle sintesi sotto riportate per una panoramica completa della situazione nei singoli Distretti idrografici. È, inoltre, possibile visionare e scaricare le precedenti situazioni di severità idrica consultando l'Archivio posto in calce. A completamento del quadro delineato dai Bollettini, è riportata la Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e riunitosi in data 29/11/2024. Le sintesi relative allo stato di severità idrica per ciascun Osservatorio distrettuale sono a cura della corrispondente Autorità di Bacino Distrettuale, che ne coordina le attività. La gestione della pagina web è a cura dell'ISPRA ed è effettuata nell'ambito delle attività del Comitato tecnico di coordinamento nazionale degli Osservatori, istituito, sempre a partire dal 2016, sotto il coordinamento dell'attuale Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Comitato ha il compito di promuovere l’armonizzazione su tutto il territorio nazionale dei criteri da adottare per l’individuazione e la raccolta dei dati necessari alla gestione delle risorse idriche, per il monitoraggio degli eventi di siccità e scarsità idrica e per la determinazione dei livelli di severità idrica, basati su dati ufficiali e valutazioni solide e coerenti con le valutazioni effettuate dagli enti territoriali afferenti agli stessi Osservatori. Osservatorio del Distretto idrografico delle Alpi OrientaliStato NORMALITÀ – Notiziario n. 1 del 05/02/2025 (in corso di pubblicazione) Nella seduta tenutasi in data 05 febbraio u.s., l’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici istituito presso l’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi orientali, ha prodotto un aggiornamento dello stato delle risorse idriche, secondo le diverse componenti idro-meteoclimatiche che lo caratterizzano (indice SPI-Standardized Precipitation Index, SPEI-Standardised Precipitation Evapotranspiration Index, giorni non piovosi, portate, invasi montani e falde). Sulla base di tale analisi ha ritenuto di mantenere il livello di severità idrica su tutto il territorio distrettuale a NULLO o NON SIGNIFICATIVO, secondo le indicazioni previste dall’'art. 3, comma 3, del Protocollo d’intesa; ciò nondimeno l'Osservatorio Permanente ha rilevato con preoccupazione la condizione di scarsa copertura nivale che interessa l'area montana del territorio distrettuale, con particolare riguardo al settore nord-orientale. Aggiornamento del 14/02/2025L'aggiornamento settimanale conferma la situazione a livello distrettuale di uno stato di NORMALITÀ; è consultabile
al link disponibile qui il report completo riportante i dati che si riferiscono:
Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico del Fiume PoStato NORMALITÀ – Bollettino n. 3 del 09/09/2024 e aggiornamento del 13/02/2025 Nei prossimi giorni è atteso un progressivo calo delle temperature che raggiungeranno valori anche inferiori a quelli tipici del periodo. Una nuova fase perturbata è attesa tra giovedì e venerdì, con accumuli precipitativi importanti soprattutto sulla parte centro-orientale del Distretto idrografico del Fiume Po. La disponibilità idrica a scala distrettuale subirà un ulteriore incremento rimanendo prossima o superiore ai valori tipici del periodo. A seguito della seduta odierna dell'Osservatorio, dove sono stati condivisi e commentati tutti i dati aggiornati e le informazioni disponibili, la severità idrica a scala distrettuale risulta essere NORMALE. Una severità idrica ALTA è stata identificata per il territorio marchigiano ricadente nel Distretto idrografico del Fiume Po. Aggiornamento del 13/02/2025Rispetto all'ultimo aggiornamento (giovedì 06 febbraio), ad oggi la disponibilità idrica dei Grandi Laghi risulta essere leggermente superiore. Per quanto riguarda la portata transitante nelle principali sezioni del Po, rispetto al precedente bollettino, non si osserva una variazione significativa dei valori, che si attestano su valori superiori alla media mensile di riferimento. Il valore di SWE-Snow Water Equivalent rimane in generale al di sotto dei valori tipici del periodo, ad eccezione della Valle d'Aosta dove si attesta su valori in linea con il periodo. Nei prossimi giorni, il territorio del Distretto idrografico del Fiume Po sarà caratterizzato da condizioni inizialmente instabili, associate anche precipitazioni a carattere nevoso sui rilievi appenninici, e successivamente da una riduzione delle precipitazioni. Aggiornamento completo consultabile al link disponibile qui. Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino SettentrionaleStato NORMALE – Bollettino n. 6 del 23/12/2024 e aggiornamento del 13/02/2025 In data 23 dicembre u.s. si è tenuta una seduta dell'Osservatorio distrettuale sugli utilizzi idrici dell'Appennino Settentrionale nel corso della quale, sulla base del quadro conoscitivo e previsionale aggiornato, è stato mantenuto un livello di severità idrica normale a livello di distretto. Aggiornamento del 13/02/2025 Alla data del 13 febbraio, è comunicato a livello distrettuale un livello di severità idrica NORMALE. Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino CentraleStato severità MEDIA – BIO-Bollettino Informativo Osservatorio, Anno 5 N. 1 del 23/01/2025 (in corso di pubblicazione) e aggiornamento del 14/02/2025 Il 23 gennaio u.s., alle ore 10:00, si è tenuta la programmata riunione dell'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici. In tale sede è stato esaminato nel dettaglio lo stato della risorsa in relazione all'efficienza del Sistema Idrico Integrato e approvato l'aggiornamento dello dello scenario di severità idrica distrettuale. Lo scenario della severità idrica distrettuale in relazione al quadro nazionale indica un livello MEDIO, con trend in miglioramento. Le precipitazioni degli ultimi due mesi del 2024 sono state al di sotto della media del periodo 1991–2020 su tutto il Distretto idrografico dell'Appennino Centrale, con scostamenti percentuali variabili tra –59% e – 83% nel mese di novembre e tra –12% e –23% nel mese di dicembre. I bassi valori di precipitazione di novembre e dicembre chiudono un anno 2024 caratterizzato in generale da valori cumulati annuali inferiori a quelli del 2023 per tutte le regioni del distretto con deficit fino al 30% nella regione Abruzzo. Inoltre, i valori cumulati annuali, già bassi in assoluto, sono stati spesso il risultato di fenomeni intensi e di breve durata, di scarsa utilità per la ricarica degli acquiferi. A questi valori di precipitazione si sono accompagnati valori di temperature particolarmente elevati, fino a 1 °C superiore rispetto alla media degli ultimi quattro anni. Per quanto riguarda il manto nevoso nella dorsale appenninica, che si è costituito a seguito delle precipitazioni della seconda metà del mese di dicembre, questo è in rapido decremento a causa delle alte temperature che si stanno registrando anche agli inizi del 2025. La quasi totale assenza di precipitazioni di novembre 2024 e più in generale le precipitazioni autunnali inferiori alla media sulla dorsale appenninica hanno determinato un peggioramento degli indici di deflusso alle diverse scale temporali rispetto a ottobre 2024, soprattutto con riguardo alla scala mensile. Le portate medie del mese di dicembre 2024 risultano quasi ovunque sotto la media di lungo periodo sia nei bacini tirrenici che nei bacini adriatici, con condizioni di deficit anche superiori al 50%. Con riguardo all'indice SRIprct12, relativo alla portata media annuale, si evidenzia una condizione di siccità idrologica da moderata (–50% < SRIprct12 < –25%) a severa (–75% < SRIprct12 < –50%) in poco più della metà delle stazioni del Distretto. Con riguardo alle portate sorgive, le precipitazioni che si sono verificate nel Distretto, in particolare nel mese di dicembre e sul versante adriatico e gli effetti positivi delle precipitazioni già verificatesi nei mesi precedenti sul "circuito lento" di ricarica e deflusso, hanno consentito un recupero dei livelli idrici e delle portate fornite dalle fonti principali rispetto ai valori registrati ad ottobre scorso. Sul versante tirrenico, invece, si registrano incrementi discontinui delle portate sorgive e, in particolare, nel territorio della Regione Lazio, ACEA ATO 2, Lazio centrale Roma, segnala un totale sorgivo della portata delle sorgenti del Peschiera al disotto del 25° percentile della serie storica di riferimento, così come rimane al di sotto del medesimo percentile quello relativo alla sorgente del Acqua Marcia, mentre il totale sorgivo della portata del Simbrivio, in decremento, si trova al limite superiore del 25° percentile. Le precipitazioni occorse nella seconda metà di dicembre hanno aumentato i volumi invasati nelle grandi dighe del Distretto che si trovano ad un volume di riempimento superiore a quello registrato nel gennaio del 2024. Il volume dell'invaso ad uso irriguo di Castreccioni, nelle Marche, dopo una lenta decrescita protrattasi per l'intera scorsa stagione calda, sta progressivamente risalendo dalla metà di settembre del 2024 e si trova attualmente a una percentuale di riempimento del 79%, con un volume ancora inferiore di 1,74 Mm3 rispetto a quello rilevato nel mese di gennaio del 2024. Il livello idrometrico del lago Trasimeno, alla data del 31 dicembre, si trova a –145 cm sullo zero idrometrico di riferimento rispetto alla quota –149 cm registrata lo scorso novembre. Il lago di Albano passa dai 2,12 m dello scorso settembre ai 2,07 m al 18 novembre, ai 2,04 m al 31 dicembre scorso, confermando il trend negativo in corso: dall'inizio di settembre del 2023, mese di installazione dell'idrometro, il livello del lago si è abbassato di circa 61 cm mentre. Con riguardo al lago di Bracciano, dopo una modesta risalita del livello idrometrico dovuta alle precipitazioni di metà dicembre, livello è sceso a circa –137 cm rispetto allo zero idrometrico alla fine del mese di dicembre. L'analisi dell'Osservatorio sullo stato della risorsa, in termini di disponibilità in relazione ai fabbisogni idrici, conferma l'arresto del trend di peggioramento rilevato nell'Osservatorio dello scorso 19 novembre e un lieve miglioramento nelle severità di qualche ATO del Distretto, anche se ancora in modo disomogeneo nel territorio distrettuale, e con effetti più marcati nel versante adriatico (Regioni Marche e Abruzzo), fatta eccezione per l'ATO5 Marche, che permane ad un livello di severità alta, principalmente a causa delle note problematiche innescate dal sisma del 2016. In particolare, nella Regione Marche: ATO2, passa dal livello di severità BASSO a quello NORMALE; ATO3 e ATO 4, passano dal livello di severità MEDIO a quello BASSO. Nella regione Abruzzo: Sub-ambito Marsicano, passa dal livello di severità MEDIO a quello BASSO; Sub-ambito Pescarese, passa dal livello di severità ALTO a quello MEDIO. Permangono, invece, a un livello di severità idrica MEDIA il territorio della Regione Umbria (ATO unico) e l'ATO2 Lazio centrale-Roma. Per quanto espresso lo scenario della severità idrica distrettuale è di livello MEDIO con trend in miglioramento. Come previsto dal Protocollo d'Intesa con il MASE in caso di severità MEDIA, l'Osservatorio mantiene pertanto il ruolo di Cabina di Regia per la gestione della crisi idrica, con il compito di monitorare costantemente la situazione e suggerire le misure necessarie alla riduzione degli impatti della siccità. Le misure delle disposizioni dei sindaci dei Comuni, e la loro efficace attuazione per un corretto e responsabile uso della risorsa idrica, rimangono prioritarie. Contestualmente occorre assicurare le necessarie attività di controllo sul territorio. Si conferma la necessità di mantenere l'attuale livello di attenzione, monitorando costantemente l'andamento della situazione climatica in atto. Aggiornamento del 14/02/2025 Nella settimana dal 10 al 14 febbraio 2025, il territorio del Distretto idrografico dell'Appennino Centrale è stato parzialmente interessato da perturbazioni meteorologiche connesse alla presenza di un’anomalia ciclonica. Tuttavia, tali precipitazioni, di breve durata e territorialmente circoscritte, sono risultate poco efficaci per la ricarica delle falde acquifere. Nonostante questi eventi meteo-climatici confermino il trend di miglioramento della severità idrica distrettuale, il loro impatto non è stato sufficiente a determinare una variazione del livello complessivo, che permane nella classe di severità MEDIA. Si confermano, dunque, anche i livelli di severità idrica dei singoli ATO del distretto, comunicati la scorsa settimana, con alcune variazioni positive nei trend, così come riportato nella tabella seguente.
Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino MeridionaleStato severità MEDIA tendente ad ALTA, con situazioni differenziate per territori e comparti d'uso – Bollettino del 10/02/2025 A seguito della seduta dell'Osservatorio sugli utilizzi idrici dell'Appennino Meridionale del 10 febbraio u.s., si riporta di seguito la sintesi dello scenario di severità idrica per il comparto potabile e per il comparto irriguo.
I dati disponibili e le analisi condotte per i principali schemi idrici distrettuali hanno consentito di rilevare la presenza di situazioni di significativa criticità. In particolare, si è rilevato che:
La valutazione del SPI conferma l'evidenza, alle diverse scale temporali di analisi, di una situazione di maggiore deficit idrico nelle aree adriatiche e joniche. In sintesi, per il comparto potabile, il livello di severità idrica risulta:
Per il comparto irriguo, lo scenario di severità idrica è ALTO per la Basilicata, la Calabria e la Puglia ed è MEDIO per il restante territorio distrettuale. Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico della SardegnaStato severità MEDIA – Bollettino dei serbatoi artificiali del Sistema Idrico Multisettoriale della Sardegna di gennaio 2025 Al 31 gennaio 2025 il SIMR-Sistema Idrico Multisettoriale Regionale, attraverso il sistema degli invasi, disponeva di un volume invasato di 906 milioni di metri cubi d'acqua, corrispondenti a circa il 49,7% del volume utile di regolazione autorizzato. Il valore del volume idrico invasato al 31 gennaio 2025 ha subito un incremento di 156 milioni di metri cubi, rispetto al volume invasato al 31 dicembre 2024. Per quanto riguarda l'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità dell'intera Isola relativo al mese di gennaio 2025, si registra una condizione di "pericolo" o "allerta", con un valore dell'indicatore sullo stato delle risorse invasate in relazione alla domanda allacciata di 0,19, che, essendo compreso tra 0,15 e 0,3, corrisponde a uno scenario di severità idrica MEDIA. In merito a situazioni locali, si evidenzia, anche per il mese di gennaio 2025, lo stato di severità idrica ALTA del Sistema Idrico dell’Alto Cixerri. Per il suddetto sistema, al quale appartengono gli invasi di Punta Gennarta e di Medau Zirimilis, il volume invasato al 31 gennaio 2025 è stato pari a circa 2,02 Mm3 corrispondente a circa il 10,7% del volume utile di regolazione autorizzato. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Alto Cixerri al 31 gennaio 2025 è stato pari a 0,13, corrispondente al livello di emergenza e ad uno scenario di severità idrica ALTA. Occorre evidenziare che il valore dell’indicatore è in parte influenzato dai lavori in corso sulla diga di Medau Zirimilis (attività di impermeabilizzazione del paramento di monte finanziata con fondi PNRR) che hanno reso necessario un progressivo svuotamento del lago. Come stabilito dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna, l’approvvigionamento delle utenze allacciate al suddetto invaso verrà garantito con l’interconnessione Flumendosa-Cixerri. Occorre, inoltre, segnalare che diversi Sistemi Idrici hanno beneficiato delle importanti precipitazioni avutesi nel territorio regionale alla fine della seconda decade di gennaio 2025. In particolare, per quanto riguarda il Sistema Ogliastra, al quale appartengono gli invasi di Bau Muggeris e di Santa Lucia, si evidenzia che alla data del 31 gennaio 2025 il volume invasato è stato pari a circa 32,2 Mm3 corrispondente a circa il 54% del volume utile di regolazione autorizzato, quest’ultimo pari a 59,72 Mm3. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Ogliastra al 31 gennaio 2025 è stato pari a 0,19, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA. Relativamente al sistema dell’Alto Taloro, al quale appartengono gli invasi di Olai e Govossai gestiti da Abbanoa SpA, gestore del Servizio Idrico Integrato, il volume invasato al 31 gennaio 2025 è stato pari a circa 7,18 Mm3 corrispondente a circa il 56,1% del volume utile di regolazione autorizzato. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Alto Taloro al 31 gennaio 2025 è stato pari a 0,22, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA. Con riferimento al sistema Alto Coghinas, al quale appartengono gli invasi di Monte Lerno e di Sos Canales, si evidenzia che al 31 gennaio 2025 il volume invasato era pari a 21,9 Mm3 corrispondente a circa il 58% del volume utile di regolazione autorizzato. Occorre segnalare che nell’invaso di Monte Lerno insiste una forte limitazione di invaso, pari a circa il 50% della capacità massima autorizzabile, imposta dall’Ufficio Dighe di Cagliari del MIT. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Alto Coghinas al 31 gennaio 2025 è stato pari a 0,22, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA. In merito al Sistema Nord Occidentale, si osserva che al 31 gennaio 2025 si aveva un volume invasato pari a circa 167 Mm3 corrispondente a circa il 50% del volume utile di regolazione autorizzato, quest’ultimo pari a 333.42 Mm3. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Nord Occidentale al 31 gennaio 2025 è stato pari a 0,19, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA. Occorre segnalare, inoltre, che a causa del ridotto volume disponibile nei principali invasi appartenenti al Sistema Idrico del Flumendosa (Flumineddu, Flumendosa a Nuraghe Arrubiu e Mulargia a Monte Su Rei), che alla data del 31.01.2025 era pari a circa 187 Mm3 a fronte di circa 232 Mm3 presenti nella stessa data del 2024, a cui corrisponde pertanto una riduzione pari a circa 45 Mm3, l’ente regionale ENAS, gestore del SIMR, ha avviato, su disposizioni del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino, il trasferimento di risorsa idrica dal Sistema Tirso, avente al 31/01/2025 un volume invasato pari a circa 269 Mm3 corrispondente al 64% del volume utile di regolazione autorizzato, al fine di ridurre i prelievi dal Sistema Flumendosa per salvaguardare gli utilizzi idropotabili pluriennali ed al contempo permettere il soddisfacimento pressoché integrale della domanda agrozootecnica. Con riferimento al Sistema Posada, gli eventi meteorici più sopra indicati hanno determinato deflussi all’invaso di Maccheronis che hanno portato il lago da un volume di 6,17 Mm3 al 31 dicembre 2024 ad un volume, al 31 gennaio 2025, di circa 22,7 Mm3, pari al 99% del volume utile di regolazione autorizzato. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Posada al 31 gennaio 2025 è stato pari a 0,36, corrispondente al livello di vigilanza e ad uno scenario di severità idrica BASSA. Si segnala, infine, che sono in corso, da parte del Distretto Idrografico della Sardegna, le attività che consentiranno di proporre al Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna le preassegnazioni di volumi idrici del SIMR per il comparto irriguo gestito dai Consorzi di Bonifica. si ribadisce che la Giunta Regionale, con Deliberazioni n. 27/1 del 30/07/2024 e n. 51/10 del 18/12/2024, ha dichiarato lo "stato di emergenza in relazione al rischio derivante dalla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Sardegna". Si precisa, inoltre, che lo stato di consistenza dei volumi invasati, aggiornato al 31 gennaio 2025, il confronto di quest'ultimo con gli scenari pregressi (sino a partire dall'anno idrologico 2000–2001), i valori dei citati indicatori ecc., sono informazioni rese disponibili, a passo mensile, nel Sistema Web-GIS raggiungibile al link disponibile qui. Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico della SiciliaStato severità ALTA – Seduta del 24/01/2025 e aggiornamento del 14/02/2025 A conclusione dell'incontro del 24 gennaio u.s., l'Osservatorio distrettuale per gli utilizzi idrici del Distretto idrografico della Sicilia ha confermato per l'intero distretto lo stato complessivo di severità idrica ALTA. Aggiornamento del 14/02/2025 In termini di severità idrica si conferma lo stato complessivo di severità idrica ALTA evidenziato nell'incontro dell'Osservatorio dello scorso 24 gennaio.Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione CivileSintesi relativa all'incontro del 29/11/2024 Aggiornamento previsioni meteo a lungo termine Previsione mensile di dicembre 2024: mese di dicembre in cui è attesa sull'area del Mediterraneo centrale una certa dinamicità e variabilità con probabili impulsi più freddi provenienti dai quadranti settentrionali e segnali precipitativi più intensi confinati tra la seconda e la terza settimana di dicembre che potrebbero interessare anche il nostro meridione. Complessivamente e mediando su tutto il mese prevalgono, però, segnali di precipitazioni intorno le medie del periodo su gran parte dei settori della Penisola. Temperature prevalentemente in media o debolmente sopra le medie del periodo. Previsione per il trimestre dicembre-gennaio-febbraio 2024–2025: non emergono segnali al di fuori delle medie del periodo per quanto riguarda le precipitazioni, mentre emergono i consueti segnali di temperature sopra le medie del periodo. Il Gruppo sottolinea che l'assenza di segnali evidenti è a volte sinonimo di minore predicibilità.
Archivio delle sintesi degli stati di severità idrica nazionale, a partire dal 28/07/2022
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