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Lo stato di severità idrica a scala nazionale

Ultimo aggiornamento: 13/09/2024

Lo stato di severità idrica a scala nazionale qui riportato è ottenuto sulla base delle risultanze delle riunioni degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici e degli aggiornamenti comunicati dalle Autorità di Bacino Distrettuale, che coordinano gli Osservatori. Gli Osservatori sono stati istituiti, a partire dal 2016, nei sette Distretti idrografici in cui è ripartito il territorio nazionale, e costituiscono misura del Piano di Gestione delle Acque, ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE. Gli Osservatori si configurano, pertanto, come strumento a supporto del governo integrato dell’acqua e forniscono gli indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni, in particolar modo in occasione di eventi di siccità e/o di scarsità idrica.

A seguito dell'emanazione del c.d. decreto siccità D.L. 39/2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2023) e della sua successiva conversione in legge, con la legge 13 giugno 2023, n. 68 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2023), l'Osservatorio diviene organo dell'Autorità di Bacino Distrettuale, ai sensi dell'art. 63, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 (c.d. T.U. Ambientale), e opera sulla base degli indirizzi adottati ai sensi dell'art. 63, commi 2 e 5 dello stesso decreto legislativo.

Le attività degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici fanno riferimento alle situazioni corrispondenti a diversi scenari di severità idrica così individuati:

  • situazione normale ossia scenario non critico, in cui i valori degli indicatori di crisi idrica (portate/livelli/volumi/accumuli) sono tali da prevedere la capacità di soddisfare le esigenze idriche del sistema naturale e antropico, nei periodi di tempo e nelle aree considerate;
  • scenario di severità idrica bassa: in cui la domanda idrica è ancora soddisfatta, ma gli indicatori mostrano un trend peggiorativo, le previsioni climatiche mostrano ulteriore assenza di precipitazione e/o temperature eccedenti i valori ordinari per il periodo successivo;
  • scenario di severità idrica media: lo stato di criticità si intensifica in quanto le portate in alveo risultano inferiori alla media, la temperatura elevata determina un fabbisogno idrico superiore alla norma, i volumi accumulati negli invasi e nei serbatoi non sono tali da garantire gli utilizzi idropotabili, irrigui, industriali e ambientali con tassi di erogazione standard. Sono probabili danni economici e impatti reversibili sull'ambiente;
  • scenario di severità idrica alta: sono state prese tutte le misure preventive ma prevale uno stato critico non ragionevolmente prevedibile, nel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente a evitare danni al sistema, anche irreversibili. Sussistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di siccità prolungata ai sensi dell'art. 4.6 della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE (Water Framework Directive 2000/60/EC) o, in casi più gravi, per l'eventuale richiesta, da parte delle Regioni interessate, della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ai sensi della L. 225/1992, come modificata dalla L. 100/2012, e secondo quanto previsto dalla Dir. PCM 26 ottobre 2012.

Sulla base delle riunioni ultime degli Osservatori e dei successivi aggiornamenti, la situazione sullo stato di severità idrica a scala nazionale al 13/09/2024 è quella riportata nella seguente figura, ottenuta considerando la situazione media in ciascun Distretto idrografico, così come riportata dall'Osservatorio. Trattandosi di situazioni medie a livello distrettuale, si sottolinea la possibilità che ci siano anche aree all'interno dei singoli Distretti idrografici con uno stato di severità idrica differente (inferiore o superiore rispetto a quello del Distretto). Pertanto, è sempre necessario fare riferimento ai Bollettini dei singoli Osservatori e alle sintesi sotto riportate per una panoramica completa della situazione nei singoli Distretti idrografici. È, inoltre, possibile visionare e scaricare le precedenti situazioni di severità idrica consultando l'Archivio posto in calce.

A completamento del quadro delineato dai Bollettini, è riportata la Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e riunitosi in data 20/05/2024.

Le sintesi relative allo stato di severità idrica per ciascun Osservatorio distrettuale sono a cura della corrispondente Autorità di Bacino Distrettuale, che ne coordina le attività. La gestione della pagina web è a cura dell'ISPRA ed è effettuata nell'ambito delle attività del Comitato tecnico di coordinamento nazionale degli Osservatori, istituito, sempre a partire dal 2016, sotto il coordinamento dell'attuale Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Comitato ha il compito di promuovere l’armonizzazione su tutto il territorio nazionale dei criteri da adottare per l’individuazione e la raccolta dei dati necessari alla gestione delle risorse idriche, per il monitoraggio degli eventi di siccità e scarsità idrica e per la determinazione dei livelli di severità idrica, basati su dati ufficiali e valutazioni solide e coerenti con le valutazioni effettuate dagli enti territoriali afferenti agli stessi Osservatori.

Osservatorio del Distretto idrografico delle Alpi Orientali

Stato NORMALITÀ – Notiziario n. 3 del 24/07/2024 e aggiornamento del 13/09/2024

Nella seduta tenutasi in data 23 luglio u.s., l'Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici istituito presso l'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi orientali, ha prodotto un aggiornamento dello stato delle risorse idriche, secondo le diverse componenti idro-meteo-climatiche che lo caratterizzano (indice SPI, temperature, portate, invasi montani, falde e derivazioni). Sulla base di tale analisi ha ritenuto di mantenere il livello di severità idrica su tutto il territorio distrettuale a NULLO o NON SIGNIFICATIVO, secondo le indicazioni previste dall’art. 3, comma 3, del Protocollo d’intesa.

Aggiornamento del 13/09/2024

L'aggiornamento settimanale conferma la situazione a livello distrettuale di uno stato di NORMALITÀ; è consultabile al link disponibile qui il report completo riportante i dati che si riferiscono:
– alle portate fluenti presso alcune significative stazioni strumentate del territorio distrettuale;
– ai livelli freatimetrici rilevati presso alcune stazioni strumentate del territorio distrettuale;
– ai volumi di risorsa idrica potenzialmente disponibili presso gli invasi strategici del territorio distrettuale.
– ai dati di prelievo delle derivazioni irrigue "strategiche".

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico del Fiume Po

Stato NORMALITÀ – Bollettino n. 3 del 09/09/2024

Nei prossimi giorni è atteso un progressivo calo delle temperature che raggiungeranno valori anche inferiori a quelli tipici del periodo. Una nuova fase perturbata è attesa tra giovedì e venerdì, con accumuli precipitativi importanti soprattutto sulla parte centro- orientale del Distretto idrografico del Fiume Po. La disponibilità idrica a scala distrettuale subirà un ulteriore incremento rimanendo prossima o superiore ai valori tipici del periodo.

A seguito della seduta odierna dell'Osservatorio, dove sono stati condivisi e commentati tutti i dati aggiornati e le informazioni disponibili, la severità idrica a scala distrettuale risulta essere NORMALE. Una severità idrica ALTA è stata identificata per il territorio marchigiano ricadente nel Distretto idrografico del Fiume Po.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale

Stato BASSA – Bollettino n. 5 del 29/08/2024 e aggiornamento del 13/09/2024

In data 29 agosto u.s. si è tenuta una seduta dell'Osservatorio distrettuale sugli utilizzi idrici dell'Appennino Settentrionale nel corso della quale, in via precauzionale, pur non essendo presenti problematiche di approvvigionamento, si è ritenuto di mantenere un livello di severità idrica BASSA, anche a motivo delle previsioni meteo che continuano a indicare, almeno fino alla prima decade di settembre, una situazione tipicamente estiva.

Gli indicatori di riferimento forniscono un quadro abbastanza buono e comunque in linea con il periodo. In particolare, buona la situazione delle falde e dei volumi invasati (con percentuale di riempimento del 74% in Toscana e 85% in Liguria).

Per il reticolo non sostenuto da invasi la situazione è quella tipica estiva e quindi con stazioni idrometriche che fanno registrare livelli anche inferiori al 25° percentile.

Aggiornamento del 13/09/2024

Alla data del 13 settembre, è comunicato a livello di distretto, un livello di severità idrica BASSA.

Le piogge previste per la settimana in corso hanno effettivamente interessato tutto il Distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale, anche con cumulati consistenti; le temperature sono fortemente calate, riportandosi in media stagionale o anche sotto.

Il livello di severità sarà comunque rivalutato in sede di Osservatorio a seguito di un esame di dettaglio degli indicatori di riferimento e delle previsioni climatiche aggiornate.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Centrale

Stato severità MEDIA – BIO-Bollettino Informativo Osservatorio, Anno 4 N. 5 del 24/07/2024, riunione straordinaria dell'Osservatorio del 05/09/2024 e aggiornamento del 13/09/2024

Il 24 u.s. si è tenuto la riunione dell'Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici dell'Appennino Centrale che ha confermato a livello distrettuale una severità idrica MEDIA, con un trend in peggioramento.

La situazione a livello regionale è la seguente:
i) nella Regione Marche si registrano al momento situazioni di particolare criticità nel territorio dell'ATO5-Marche Sud (Provincia di Fermo e Ascoli Piceno), dove permangono gli effetti della rilevante riduzione di portata di alcune sorgenti a seguito del sisma del 2016, aggravati dall'attuale situazione di siccità; nel territorio dell'ATO1-Marche Nord (Provincia di Pesaro e Urbino) e dell'ATO 3-Marche Centro (Provincia di Macerata e parte della Provincia di Ancona) si registra un peggioramento per quanto riguarda i corsi d'acqua e le sorgenti minori che mostrano valori di portata inferiori alle medie e in calo;
ii) nella Regione Abruzzo, e in particolare nei territori dei tre sub-ambiti Chietino, Pescarese e Teramano, si registra una significativa diminuzione della disponibilità della risorsa presso alcune importanti fonti di approvvigionamento;
iii) nella Regione Lazio, in particolare nel territorio dell'ATO2-Lazio Centrale (Provincia di Roma), le principali criticità interessano la dorsale appenninica, sede dei principali acquiferi; il perdurare delle condizioni climatologiche osservate negli ultimi mesi potrebbe comportare la necessità di attuazione di misure di riduzioni di pressioni nelle reti idriche e di limitazioni di portate nei comuni minori serviti dal Gestore;
iv) nella Regione Umbria si registrano diminuzioni delle portate delle sorgenti e dei corsi d'acqua e, inoltre, si osserva un ulteriore abbassamento del livello del Lago Trasimeno.

Pertanto, si devono continuare ad attuare le misure necessarie a contenere gli effetti di un prevedibile peggioramento della severità idrica.

Occorre adottare provvedimenti di risparmio della risorsa e, ove necessario, prevedere limitazione dei prelievi dissipativi per usi non prioritari.

Aggiornamento del 13/09/2024

Considerate le criticità emerse nella riunione straordinaria di Osservatorio del 5 settembre scorso, alla quale ha partecipato il delegato del Commissario straordinario nazionale per la crisi idrica, e visti gli esiti del monitoraggio settimanale del Sistema Idrico Integrato, si conferma un livello di severità idrica distrettuale MEDIA, in peggioramento.

Le precipitazioni occorse in settimana sono state caratterizzate da fenomeni intensi, localizzati e di breve durata, con significativi ruscellamenti ma scarsi benefici per la ricarica delle falde.

Si segnala che nell'ATO 1 della Regione Marche, al momento in severità ALTA, a causa della ridotta portata delle sorgenti, si sono verificate alcune interruzioni nell'approvvigionamento sullo schema acquedottistico del Monte Nerone (comuni di Urbino e Peglio); il gestore è intervenuto con il posizionamento delle cisterne per mitigare le problematiche nella distribuzione della risorsa.

Per le restanti Regioni si conferma la situazione già rappresentata la scorsa settimana.

Si confermano qui di seguito, nel dettaglio, i livelli delle severità idriche degli ATO ricadenti nel Distretto:

RegioneAmbito OttimaleLivello Severità idricaTrend
ToscanaTerritorio ricadente nel DistrettoBASSO
MarcheATO1ALTO
ATO2BASSOpeggioramento
ATO3MEDIOpeggioramento
ATO4MEDIOpeggioramento
ATO5ALTO
AbruzzoSub-ambito AquilanoBASSOpeggioramento
Sub-ambito MarsicanoBASSOpeggioramento
Sub-ambito Peligno Alto SangroMEDIOpeggioramento
Sub-ambito PescareseALTO
Sub-ambito TeramanoMEDIOpeggioramento
Sub-ambito ChietinoALTO
UmbriaATO unicoMEDIOpeggioramento
LazioATO1BASSOpeggioramento
ATO2MEDIOpeggioramento
ATO3BASSOpeggioramento
ATO4BASSO
ATO5MEDIO

Le misure delle disposizioni sindacali, e la loro efficace attuazione per un corretto e responsabile uso della risorsa idrica, rimangono urgenti e prioritarie.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Meridionale

Stato severità MEDIA tendente ad ALTA, con situazioni differenziate per territori e comparti d'uso – Bollettino n. 4 del 24/07/2024 e aggiornamento del 30/08/2024

A seguito della seduta dell'Osservatorio sugli utilizzi idrici dell'Appennino Meridionale del 24 luglio u.s., si riporta di seguito la sintesi dello scenario di severità idrica per il comparto potabile e per il comparto irriguo.

Per il comparto potabile, a oggi, lo scenario di severità idrica è:
– ALTO per le province Crotone e Reggio Calabria e per lo schema Basento-Camastra-Agri;
– MEDIO con tendenza ad ALTO per la provincia di Chieti;
– MEDIO per la Basilicata (ad eccezione dello schema Basento-Camastra-Agri), la Calabria (a eccezione delle province di Reggio Calabria e Crotone), il Molise, le province di Avellino e Benevento;
– BASSO con tendenza a MEDIO per i territori del Lazio e dell'Abruzzo (a eccezione della provincia di Chieti) ricadenti nel Distretto idrografico dell'Appennino Meridionale, la Puglia e le province di Caserta, Napoli e Salerno.

I dati disponibili e le analisi condotte per i principali schemi idrici distrettuali hanno consentito di rilevare la presenza di situazioni di significativa criticità.

In particolare, si è rilevato che:
i) invasi del sistema EIPLI lucano, al momento l'evoluzione della disponibilità evidenzia un grado di criticità ALTO per l'invaso di Monte Cotugno, mentre appare meno critica la situazione per l'invaso del Pertusillo;
ii) invasi dello schema Ofanto, attualmente si riscontra un deficit di circa 74,37 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno;
iii) schema Fortore (Occhito), i dati disponibili evidenziano un deficit di circa 128,38 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, rilevando una sostanziale criticità;
iv) schema Sele-Calore, i dati disponibili consentono di rilevare un leggero surplus di risorsa disponibile rispetto alla media storica per la sorgente Sanità di Caposele e un significativo deficit per il gruppo sorgivo di Cassano Irpino, con l'evidenza di valori che al momento risultano al di sotto della media storica;
v) schemi Campania, al momento non si riscontrano situazioni di criticità per l'erogazione dei servizi idrici, in particolare nel comparto potabile, tuttavia gli uffici competenti della Regione hanno segnalato ai comuni serviti dagli Acquedotti Regionali "Ex Casmez" che, in presenza di ridotte disponibilità, sarebbero state garantite le sole dotazioni idriche pro-capite previste dallo "Strumento Direttore del ciclo integrato delle acque" adottato nel 2015; tanto al fine di limitare le eventuali situazioni di carenza idrica laddove perdurasse la riduzione idrica delle portate addotte dalla Regione Molise;
vi) schemi Abruzzo, si rileva un grado di severità idrica che risulta essere BASSA per l'area del Fucino (sub-ambito marsicano) e MEDIA con tendenza ad ALTA per le aree del chietino;
vii) schemi Lazio, in base a quanto comunicato dalla Regione si rileva una situazione di complessiva severità idrica BASSA tendente a MEDIA per il territorio dell'ATO 5 FR, anche se con impatti più limitati rispetto allo scenario 2017;
viii) area calabrese, SORICAL ha evidenziato un incremento del grado di criticità per la disponibilità alle fonti; considerate anche le informazioni fornite dalla Protezione Civile Regionale, la severità idrica può essere ritenuta MEDIA;
ix) schemi idrici lucani, AQL ha rassegnato un documento che evidenzia le criticità particolarmente rilevanti per lo schema Camastra-Agri e per lo schema Frida (Matera);
x) schemi idrici molisani, pur non avendo ricevuto aggiornamenti di dettaglio sulle condizioni di disponibilità idrica, la valutazione dello SPI-Standardized Precipitation Index indica un grado di severità idrica almeno MEDIA.

Per quanto attiene la valutazione del SPI le valutazioni evidenziano alle diverse scale temporali di analisi una situazione di maggiore deficit idrico nelle aree adriatiche e joniche.

Per il comparto irriguo, a oggi, lo scenario di severità idrica è ALTO per la Basilicata, la Calabria e la Puglia ed è MEDIO per il restante territorio distrettuale.

Aggiornamento del 30/08/2024

Alla data del 30 agosto, la severità idrica per il comparto potabile è:
– ALTA per le province di Potenza, Crotone e Reggio Calabria;
– MEDIA per la Basilicata (Matera), la Calabria (ad eccezione delle province di Reggio Calabria e Crotone), il Molise, la provincia di Chieti, le province di Avellino e Benevento;
– BASSA con tendenza a MEDIA per il restante territorio distrettuale.

Per il comparto irriguo lo scenario di severità idrica è:
– ALTA per la Basilicata, la Calabria e la Puglia;
– BASSA con tendenza a MEDIA per il restante territorio distrettuale.

Aggiornamento completo consultabile al link disponibile qui.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico della Sardegna

Stato severità MEDIA – Bollettino dei serbatoi artificiali del Sistema Idrico Multisettoriale della Sardegna di agosto 2024

Al 31 agosto 2024 il SIMR-Sistema Idrico Multisettoriale Regionale, attraverso il sistema degli invasi, disponeva di un volume invasato di 805 milioni di metri cubi d'acqua, corrispondenti a circa il 44,2% del volume utile di regolazione autorizzato. Il valore del volume idrico invasato al 31 agosto 2024 ha subito un diminuzione di 111 milioni di metri cubi, rispetto al volume invasato al 31 luglio 2024.

Per quanto riguarda l'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità dell'intera Isola relativo al mese di agosto 2024, si registra una condizione di "pericolo" o "allerta", con un valore dell'indicatore sullo stato delle risorse invasate in relazione alla domanda allacciata di 0,24, che, essendo compreso tra 0,15 e 0,3, corrisponde a uno scenario di severità idrica MEDIA.

In merito a situazioni locali, si evidenziano, in particolare, le criticità dei Sistemi Idrici del Posada, dell'Alto Cixerri, dell'Alto Coghinas, del Nord Occidentale e dell'Ogliastra.

Con riferimento al Sistema Posada, occorre evidenziare che gli scarsi apporti meteorici avutisi nel periodo ottobre 2023–agosto 2024, unitamente alle derivazioni per gli utilizzi idropotabili e agro zootecnici, hanno determinato, al 31 agosto 2024, un volume idrico invasato nel lago di Maccheronis pari a circa 2.85 Mm3, corrispondente a circa il 12.5% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Posada al 31 agosto 2024 è stato pari a 0,17, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA.

Relativamente al sistema dell'Alto Cixerri, al quale appartengono gli invasi di Punta Gennarta e di Medau Zirimilis, il volume invasato al 31 agosto 2024 è stato pari a circa 1,37 Mm3 corrispondente a circa il 7,3% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Alto Cixerri al 31 agosto 2024 è stato di 0,12, corrispondente al livello di emergenza e a uno scenario di severità idrica ALTA. Occorre evidenziare che il valore dell'indicatore è in parte influenzato dai lavori in corso sulla diga di Medau Zirimilis (attività di impermeabilizzazione del paramento di monte finanziate con fondi PNRR) che hanno reso necessario un progressivo svuotamento del lago. Come stabilito dal Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino della Sardegna, l'approvvigionamento delle utenze allacciate al suddetto invaso verrà garantito con l'interconnessione Flumendosa-Cixerri.

Con riferimento al sistema Alto Coghinas, al quale appartengono gli invasi di Monte Lerno e di Sos Canales, si evidenzia che al 31 agosto 2024 il volume invasato era pari a 14,2 Mm3 corrispondente a circa il 37,4% del volume utile di regolazione autorizzato. Occorre segnalare che nell'invaso di Monte Lerno insiste una forte limitazione di invaso, pari a circa il 50% della capacità massima autorizzabile, imposta dall'Ufficio Dighe di Cagliari del MIT. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Alto Coghinas al 31 agosto 2024 è stato pari a 0,21, corrispondente al livello di pericolo e a uno scenario di severità idrica MEDIA.

Con riferimento al Sistema Nord Occidentale, si osserva che al 31 agosto 2024 si aveva un volume invasato pari a circa 141,4 Mm3 corrispondente a circa il 42,4% del volume utile di regolazione autorizzato, quest'ultimo pari a 333,42 Mm3. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Nord Occidentale al 31 agosto 2024 è stato di 0,23, corrispondente al livello di pericolo e a uno scenario di severità idrica MEDIA.

Per quanto riguarda il Sistema Ogliastra, al quale appartengono gli invasi di Bau Muggeris e di Santa Lucia, occorre evidenziare che sono state previste, nell'annualità 2023, delle limitazioni temporanee di invaso nel lago di Bau Muggeris a causa di lavori di manutenzione straordinaria programmati da Enel Green Power sulla galleria di alimentazione della centrale idroelettrica II salto dell'Alto Flumendosa. Ciò ha determinato alcune modifiche infrastrutturali atte a garantire l'approvvigionamento idropotabile delle utenze allacciate al lago di Bau Muggeris. Le attività di manutenzione di cui sopra sono state costantemente monitorate a garanzia degli approvvigionamenti idropotabili. Le limitazioni sull'invaso in argomento hanno determinato, per il Sistema Ogliastra, al 31 agosto 2024, un volume invasato pari a circa 13,8 Mm3 corrispondente a circa il 23,2% del volume utile di regolazione autorizzato, quest'ultimo pari a 59,72 Mm3. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Ogliastra al 31 agosto 2024 è stato pari a 0,15, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA.

Occorre segnalare, inoltre, che a causa del ridotto volume disponibile nei principali invasi appartenenti al Sistema Idrico del Flumendosa (Flumineddu, Flumendosa a Nuraghe Arrubiu e Mulargia a Monte Su Rei), che alla data del 31 agosto 2024 era pari a circa 173 Mm3, a fronte di circa 323 Mm3 presenti nella stessa data del 2023, a cui corrisponde pertanto una riduzione pari a circa 150 Mm3, l'ente regionale ENAS, gestore del SIMR, ha avviato, su disposizioni del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino, il trasferimento di risorsa idrica dal Sistema Tirso, avente al 31 agosto 2024 un volume invasato pari a circa 286 Mm3, corrispondente al 68,3% del volume utile di regolazione autorizzato, al Sistema Flumendosa, al fine di ridurre il deficit della domanda agro-zootecnica essendo quella idropotabile integralmente soddisfatta.

Si segnala, infine, che il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino della Sardegna, con deliberazione n. 7 del 08/05/2024 avente a oggetto "Attività di cui alla deliberazione n. 1 del 21/01/2016 del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino: Programmazione risorse idriche annualità 2024 – Assegnazioni per gli utilizzi multisettoriali", ha provveduto ad assegnare, per l'annualità in corso, i volumi da erogare dal SIMR sia per l'intero comparto irriguo-zootecnico sia per i comparti civile e industriale della regione.

Lo stesso Comitato Istituzionale, inoltre, con le deliberazioni n. 8 del 24/05/2024, n. 9 del 29/05/2024 e n. 11 del 09/07/2024, ha disposto misure operative per l'attuazione della citata deliberazione n. 7 del 08/05/2024 e ha aggiornato il quadro delle assegnazioni dal SIMR per l'annualità in corso.

Si evidenzia che la Giunta Regionale, con Deliberazione n. 27/1 del 30 luglio 2024 ha dichiarato lo "stato di emergenza in relazione al rischio derivante dalla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Sardegna".

Si precisa, inoltre, che lo stato di consistenza dei volumi invasati, aggiornato al 31 agosto 2024, il confronto di quest'ultimo con gli scenari pregressi (sino a partire dall'anno idrologico 2000–2001), i valori dei citati indicatori ecc., sono informazioni rese disponibili, a passo mensile, nel Sistema Web-GIS raggiungibile al link disponibile qui.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico della Sicilia

Stato severità ALTA – Seduta del 05/09/2024

A conclusione dell'incontro del 5 settembre u.s., l'Osservatorio distrettuale per gli utilizzi idrici del Distretto idrografico della Sicilia ha confermato per l'intero distretto lo stato complessivo di severità idrica ALTA.

 

Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile

Sintesi relativa all'incontro del 20/05/2024

Aggiornamento previsioni meteo a lungo termine

Nel periodo fine maggio/inizio giugno 2024 sono attese iniziali condizioni di prevalente instabilità atmosferica in particolare al Centro-Nord a cui seguirà una fase di maggiore stabilità atmosferica o variabilità. Alcune perturbazioni interesseranno anche il Sud. Complessivamente nel periodo esaminato (fine maggio/giugno) avremo un segnale di precipitazioni in media, sopra media al Centro-Nord per la fase instabile di maggio. Temperature prevalentemente sopra le medie del periodo.

Nel periodo giugno-luglio-agosto 2024 sul bacino del Mediterraneo centrale, prevale un segnale di temperature superiore rispetto i riferimenti del periodo e segnali di precipitazione in linea con le medie del periodo. Alcuni modelli indicano un segnale di precipitazione al Nord ed altri mostrano una certa dinamicità dell'estate.

Prossimo aggiornamento è previsto a fine giugno 2024.

 

Archivio delle sintesi degli stati di severità idrica nazionale, a partire dal 28/07/2022