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Lo stato di severità idrica a scala nazionaleUltimo aggiornamento: 04/04/2025 Lo stato di severità idrica a scala nazionale qui riportato è ottenuto sulla base delle risultanze delle riunioni degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici e degli aggiornamenti comunicati dalle Autorità di Bacino Distrettuale, che coordinano gli Osservatori. Gli Osservatori sono stati istituiti, a partire dal 2016, nei sette Distretti idrografici in cui è ripartito il territorio nazionale, e costituiscono misura del Piano di Gestione delle Acque, ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE. Gli Osservatori si configurano, pertanto, come strumento a supporto del governo integrato dell’acqua e forniscono gli indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni, in particolar modo in occasione di eventi di siccità e/o di scarsità idrica. A seguito dell'emanazione del c.d. decreto siccità D.L. 39/2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2023) e della sua successiva conversione in legge, con la legge 13 giugno 2023, n. 68 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2023), l'Osservatorio diviene organo dell'Autorità di Bacino Distrettuale, ai sensi dell'art. 63, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 (c.d. T.U. Ambientale), e opera sulla base degli indirizzi adottati ai sensi dell'art. 63, commi 2 e 5 dello stesso decreto legislativo. Le attività degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici fanno riferimento alle situazioni corrispondenti a diversi scenari di severità idrica così individuati:
Sulla base delle riunioni ultime degli Osservatori e dei successivi aggiornamenti, la situazione sullo stato di severità idrica a scala nazionale al 04/04/2025 è quella riportata nella seguente figura, ottenuta considerando la situazione media in ciascun Distretto idrografico, così come riportata dall'Osservatorio. Trattandosi di situazioni medie a livello distrettuale, si sottolinea la possibilità che ci siano anche aree all'interno dei singoli Distretti idrografici con uno stato di severità idrica differente (inferiore o superiore rispetto a quello del Distretto). Pertanto, è sempre necessario fare riferimento ai Bollettini dei singoli Osservatori e alle sintesi sotto riportate per una panoramica completa della situazione nei singoli Distretti idrografici. È, inoltre, possibile visionare e scaricare le precedenti situazioni di severità idrica consultando l'Archivio posto in calce. A completamento del quadro delineato dai Bollettini, è riportata la Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e riunitosi in data 25/02/2025. Le sintesi relative allo stato di severità idrica per ciascun Osservatorio distrettuale sono a cura della corrispondente Autorità di Bacino Distrettuale, che ne coordina le attività. La gestione della pagina web è a cura dell'ISPRA ed è effettuata nell'ambito delle attività del Comitato tecnico di coordinamento nazionale degli Osservatori, istituito, sempre a partire dal 2016, sotto il coordinamento dell'attuale Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Comitato ha il compito di promuovere l’armonizzazione su tutto il territorio nazionale dei criteri da adottare per l’individuazione e la raccolta dei dati necessari alla gestione delle risorse idriche, per il monitoraggio degli eventi di siccità e scarsità idrica e per la determinazione dei livelli di severità idrica, basati su dati ufficiali e valutazioni solide e coerenti con le valutazioni effettuate dagli enti territoriali afferenti agli stessi Osservatori. Osservatorio del Distretto idrografico delle Alpi OrientaliStato NORMALITÀ – Notiziario n. 2 del 13/03/2025 e aggiornamento del 04/04/2025 L'Osservatorio Permanente riunitosi in data 13 marzo u.s., esaminati gli indicatori di severità idrica prodotti nel corso dell'incontro, ha ritenuto di confermare che ad oggi non sussistono situazioni di significativa severità idrica, pur rilevando con preoccupazione la persistenza di una copertura nivale molto al di sotto dei valori mediani del periodo, soprattutto nel settore orientale del distretto. Aggiornamento del 04/04/2025L'aggiornamento settimanale conferma la situazione a livello distrettuale di uno stato di NORMALITÀ; è consultabile
al link disponibile qui
il report completo riportante i dati che si riferiscono:
Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico del Fiume PoStato NORMALITÀ – Bollettino n. 3 del 09/09/2024 e aggiornamento del 03/04/2025 Nei prossimi giorni è atteso un progressivo calo delle temperature che raggiungeranno valori anche inferiori a quelli tipici del periodo. Una nuova fase perturbata è attesa tra giovedì e venerdì, con accumuli precipitativi importanti soprattutto sulla parte centro-orientale del Distretto idrografico del Fiume Po. La disponibilità idrica a scala distrettuale subirà un ulteriore incremento rimanendo prossima o superiore ai valori tipici del periodo. A seguito della seduta odierna dell'Osservatorio, dove sono stati condivisi e commentati tutti i dati aggiornati e le informazioni disponibili, la severità idrica a scala distrettuale risulta essere NORMALE. Una severità idrica ALTA è stata identificata per il territorio marchigiano ricadente nel Distretto idrografico del Fiume Po. Aggiornamento del 03/04/2025Rispetto all'ultimo aggiornamento (giovedì 27 marzo), ad oggi la disponibilità idrica dei Grandi Laghi risulta essere pressoché invariata. Per quanto riguarda la portata transitante nelle principali sezioni del Po, si osservano valori superiori a quelli tipici del periodo ad eccezione della sezione di Piacenza. Il valore di SWE-Snow Water Equivalent rimane in generale al di sotto dei valori tipici del periodo, ad eccezione che per il Piemonte. Nei prossimi giorni, il territorio del Distretto idrografico del Fiume Po sarà caratterizzato da tempo prevalentemente stabile. Aggiornamento completo consultabile al link disponibile qui. Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino SettentrionaleStato NORMALE – Bollettino n. 6 del 23/12/2024 e aggiornamento del 04/04/2025 In data 23 dicembre u.s. si è tenuta una seduta dell'Osservatorio distrettuale sugli utilizzi idrici dell'Appennino Settentrionale nel corso della quale, sulla base del quadro conoscitivo e previsionale aggiornato, è stato mantenuto un livello di severità idrica normale a livello di distretto. Aggiornamento del 04/04/2025 Alla data del 4 aprile, è comunicato a livello distrettuale un livello di severità idrica NORMALE. Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino CentraleStato severità MEDIA – BIO-Bollettino Informativo Osservatorio, Anno 5 N. 2 del 26/03/2025 (in corso di pubblicazione) e aggiornamento del 04/04/2025 Il 26 marzo u.s., alle ore 10:00, si è tenuta la programmata riunione dell’Osservatorio permanente sull’utilizzo delle risorse idriche. In tale sede è stato esaminato nel dettaglio lo stato della risorsa in relazione all’efficienza del Sistema Idrico Integrato e approvato l’aggiornamento dello scenario di severità idrica distrettuale, che si riporta qui di seguito. Come di consueto tutti i documenti tecnici presentati nella riunione di Osservatorio sono pubblicati sul portale dell'Autorità. Le precipitazioni registrate nel mese di gennaio 2025 sono risultate significativamente inferiori alla media del periodo 2020–2024, con valori compresi tra –54,3% (Regione Marche) e –21,5% (Regione Toscana). Al contrario, nel mese di febbraio 2025 si sono registrate precipitazioni superiori alla media del periodo 2020–2024, con scostamenti positivi variabili dal +113,6% (Regione Abruzzo) al +53,0% (Regione Marche). I dati relativi ai primi cinque mesi dell’anno idrologico da ottobre 2024 a febbraio 2025 evidenziano, con riferimento all’andamento delle cumulate, un deficit di precipitazione rispetto alla media del periodo 2020–2024, fenomeno che si presenta più marcato per le Regioni Lazio (–20,2%) e Abruzzo (–15,0%). Per quanto riguarda le temperature, nei capoluoghi di provincia del territorio distrettuale, per il mese di gennaio 2025 si rilevano scostamenti positivi di circa 0,5 °C rispetto alla media del medesimo mese nel periodo 2020–2024, mentre per il mese di febbraio 2025, gli scostamenti rispetto alla media si presentano negativi di circa 1 °C, in coerenza con le precipitazioni sopra la media registrate in tale mese. Per quanto concerne il contributo idrico nivale, si segnala che il Distretto idrografico dell’Appennino centrale ha registrato tra gennaio e marzo alcuni apporti nevosi a cui è seguita una rapida fusione nivale, proprio a causa delle elevate temperature (Fonte: DPC-Dipartimento della Protezione Civile). Dalla stima dell’equivalente idrico in acqua (SWE-Snow Water Equivalent), elaborato da Fondazione Cima per il DPC alla data del 8 marzo u.s. l’indice evidenzia sull’Abruzzo un deficit del –76% rispetto alla media del periodo 2011–2023, situazione analoga a quella dello scorso anno. Sul bacino del Tevere il deficit risulta anche maggiore (–95%). Le portate misurate nei principali corsi d’acqua del distretto mostrano andamenti ancora inferiori alla media pluriennale 1991–2020. Tutte le sorgenti analizzate presentano condizioni di deficit rispetto alla media di lungo periodo. Anche se le precipitazioni superiori alla media registrate a febbraio su tutto il territorio distrettuale, hanno determinato un miglioramento degli indici di deflusso mensili, in circa metà delle stazioni persistano condizioni di deficit superiori al 25%. L’indicatore SRIprct12 (portata media annuale) evidenzia, in circa metà delle stazioni del Distretto, condizioni di siccità idrologica da moderata (–50% < SRIprct12 < –25%) a severa (– 75% < SRIprct12 < –50%). Sul versante tirrenico, in particolare nel territorio della Regione Lazio, si osservano incrementi discontinui delle portate sorgive. Per quanto riguarda la regione Lazio, le sorgenti Peschiera e Acqua Marcia evidenziano portate al di sotto del 25° percentile della serie storica di riferimento; la sorgente Simbrivio si attesta tra il 25° e il 50° percentile. Le portate medie mensili di gennaio e febbraio del 2025 delle sorgenti del Peschiera, dell’Acqua Marcia e delle Capore, sono inoltre tutte inferiori a quelle registrate negli analoghi mesi del 2023 e del 2024. Le precipitazioni occorse nel mese di febbraio hanno aumentato i volumi invasati nelle grandi dighe del Distretto, che nel mese di marzo del corrente anno presentano un volume di riempimento superiore a quello registrato nel marzo del 2024, fatta eccezione per il volume dell’invaso ad uso irriguo di Castreccioni, nelle Marche, che si attesta sugli stessi valori del marzo 2024. Per quanto concerne i laghi, il livello idrometrico del lago Trasimeno, alla data del 21 marzo (stazione idrometrica di Monte del Lago – Magione) si trovava a –118 cm sullo zero idrometrico di riferimento, rispetto alla quota –145 cm registrata lo scorso dicembre. Il lago di Albano passa dai 2,04 m al 31 dicembre, a 2,14 m al 21 marzo, mentre il lago di Bracciano, alla medesima data si trovava a un livello di circa –112 cm con riferimento allo zero idrometrico, rispetto a –137 cm misurati a fine dicembre 2024. Per quanto riguarda il Lago di Albano, nonostante il lieve incremento di livello idrometrico segnalato, si evidenzia una progressiva riduzione della quota idrometrica dello stesso di circa 50 cm rispetto al livello di maggio 2024. Si conferma, come già osservato in precedenza per gli invasi, che le importanti precipitazioni occorse nel mese di febbraio hanno comportato una lieve risalita del livello dei laghi naturali. Nel mese di marzo 2025, il quadro della severità idrica nel Distretto idrografico dell’Appennino Centrale
mostra una situazione complessivamente stazionaria o in lieve miglioramento, rispetto al mese di gennaio.
Tuttavia, permangono criticità significative in aree della Regione Marche,
ATO-5 Ascoli Piceno, che permane in uno stato di severità ALTA e nella Regione Abruzzo, dove
nel Subambito Chietino, nonostante alcuni segnali di miglioramento locali, che portano il
livello di severità da ALTA a MEDIA, permangono deficit strutturali del sistema idrico. In
particolare, si segnala che nei mesi di gennaio e febbraio del 2025, all’interno dei territori
comunali del distretto, l’Osservatorio ha registrato:
Le maggiori criticità sono state riscontrate nella regione Abruzzo nei Sub ambiti, Pescarese, Teramano, Chietino e Peligno Alto Sangro. Nella medesima regione, nei mesi di gennaio e febbraio 2025, nel sub-ambito Chietino sono interessati da turnazioni circa 60.000 utenti, circa 114.500 nel sub-ambito Teramano, e circa 35.000 nel sub ambito Marsicano. L’ATO 5 Marche permane a un livello di severità alta, principalmente a causa delle note problematiche innescate dal sisma del 2016. Permangono ad un livello di severità idrica media, e necessitano di attento monitoraggio, il territorio della Regione Umbria (ATO unico) e l’ATO 2 Lazio centrale – Roma (Città metropolitana). Per quanto espresso, lo scenario della severità idrica distrettuale si conferma di livello MEDIO con trend in lieve miglioramento. Permane la necessità di mantenere un alto livello di attenzione, monitorando costantemente l’andamento della situazione climatica e della disponibilità idrica in relazione ai fabbisogni. Come previsto dal Protocollo d’Intesa con il MASE in caso di severità media, l’Osservatorio mantiene il ruolo di Cabina di Regia per la gestione della crisi idrica, con il compito di monitorare costantemente la situazione e suggerire le misure necessarie alla riduzione degli impatti della siccità. Le misure delle disposizioni dei sindaci dei Comuni, e la loro efficace attuazione per un corretto e responsabile uso della risorsa idrica, rimangono prioritarie. Contestualmente occorre assicurare le necessarie attività di controllo sul territorio. Si conferma la necessità di mantenere l’attuale livello di attenzione, monitorando costantemente l’andamento della situazione climatica in atto. Aggiornamento del 04/04/2025 Nel corso della settimana compresa tra il 29 marzo e il 4 aprile 2025, si è osservato nel Distretto idrografico dell'Appennino Centrale un quadro meteo-climatico caratterizzato da una certa variabilità sia nelle precipitazioni che nelle temperature. Le piogge si sono concentrate prevalentemente tra il 29 marzo e il 2 aprile, risultando più significative lungo il versante adriatico, con valori localmente superiori alla media. Le precipitazioni, piuttosto continue nel breve periodo considerato, hanno favorito un generale incremento delle portate sorgive e confermato il trend positivo già evidenziato nel corso della riunione dell'Osservatorio del 26 marzo u.s.. Alla luce dei dati attualmente disponibili, la severità idrica complessiva a scala distrettuale si mantiene a un livello medio, con una complessiva tendenza al miglioramento. Fermo restando l'andamento positivo attualmente osservato, si confermano i livelli di severità idrica relativi ai singoli Ambiti Territoriali Ottimali del Distretto, come riportato nella tabella seguente.
Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino MeridionaleStato severità MEDIA tendente ad ALTA, con situazioni differenziate per territori e comparti d'uso – Bollettino del 25/03/2025 A seguito della seduta dell'Osservatorio sugli utilizzi idrici dell'Appennino Meridionale del 25 marzo u.s., si riporta di seguito la sintesi dello scenario di severità idrica per il comparto potabile e per il comparto irriguo. I dati disponibili e le analisi condotte per i principali schemi idrici distrettuali hanno consentito di rilevare la presenza di situazioni di significativa criticità. In particolare, si è rilevato che:
La valutazione del SPI conferma l'evidenza, alle diverse scale temporali di analisi, di una situazione di maggiore deficit idrico nelle aree adriatiche e joniche. In sintesi, per il comparto potabile, il livello di severità idrica risulta:
Per il comparto irriguo, lo scenario di severità idrica è ALTO per la Basilicata, la Calabria e la Puglia ed è MEDIO per il restante territorio distrettuale. Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico della SardegnaStato severità MEDIA – Bollettino dei serbatoi artificiali del Sistema Idrico Multisettoriale della Sardegna di febbraio 2025 Al 28 febbraio 2025 il SIMR-Sistema Idrico Multisettoriale Regionale, attraverso il sistema degli invasi, disponeva di un volume invasato di 994 milioni di metri cubi d'acqua, corrispondenti a circa il 54,5% del volume utile di regolazione autorizzato. Il valore del volume idrico invasato al 28 febbraio 2025 ha subito un incremento di 88 milioni di metri cubi, rispetto al volume invasato al 31 gennaio 2025. Per quanto riguarda l'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità dell'intera Isola relativo al mese di febbraio 2025, si registra una condizione di "pericolo" o "allerta", con un valore dell'indicatore sullo stato delle risorse invasate in relazione alla domanda allacciata di 0,19, che, essendo compreso tra 0,15 e 0,3, corrisponde a uno scenario di severità idrica MEDIA. In merito a situazioni locali, si evidenzia, anche per il mese di febbraio 2025, lo stato di severità idrica ALTA del Sistema Idrico dell’Alto Cixerri. Per il suddetto sistema, al quale appartengono gli invasi di Punta Gennarta e di Medau Zirimilis, il volume invasato al 28 febbraio 2025 è stato pari a circa 2,63 Mm3 corrispondente a circa il 14% del volume utile di regolazione autorizzato. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Alto Cixerri al 28 febbraio 2025 è stato pari a 0,13, corrispondente al livello di emergenza e ad uno scenario di severità idrica ALTA. Occorre evidenziare che il valore dell’indicatore è in parte influenzato dai lavori in corso sulla diga di Medau Zirimilis (attività di impermeabilizzazione del paramento di monte finanziata con fondi PNRR) che hanno reso necessario un progressivo svuotamento del lago. Come stabilito dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna, l’approvvigionamento delle utenze allacciate al suddetto invaso verrà garantito con l’interconnessione Flumendosa-Cixerri. In merito al Sistema Nord Occidentale, si osserva che al 28 febbraio 2025 si aveva un volume invasato pari a circa 149 Mm3 corrispondente a circa il 45% del volume utile di regolazione autorizzato, quest’ultimo pari a 333,42 Mm3. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Nord Occidentale al 28 febbraio 2025 è stato pari a 0,17, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA. Si osserva, altresì, che nell’ambito di tale Sistema, il Sub-Sistema costituito dagli invasi di Temo, Cuga e Bidighinzu è in condizioni più critiche. Ad essi è allacciata una domanda idropotabile media annua pari a circa 21 Mm3 (Acquedotti Temo e Bidighinzu) non alimentabile da risorse alternative. Il volume invasato al 28 febbraio 2025 nel richiamato Sub-Sistema è stato pari a circa 18,4 Mm3 corrispondente a circa il 17% del volume utile di regolazione autorizzato, quest’ultimo pari a 108,9 Mm3. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sub-Sistema Temo-Cuga-Bidighinzu al 28 febbraio 2025 è stato pari a 0,09, corrispondente ad uno scenario di severità idrica di emergenza. Occorre, inoltre, segnalare che diversi Sistemi Idrici hanno beneficiato delle importanti precipitazioni avutesi nel territorio regionale nel mese di gennaio 2025. In particolare, per quanto riguarda il Sistema Ogliastra, al quale appartengono gli invasi di Bau Muggeris e di Santa Lucia, si evidenzia che alla data del 28 febbraio 2025 il volume invasato è stato pari a circa 52,77 Mm3 corrispondente a circa il 88% del volume utile di regolazione autorizzato, quest’ultimo pari a 59,72 Mm3. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Ogliastra al 28 febbraio 2025 è stato pari a 0,40, corrispondente al livello di vigilanza o preallerta e ad uno scenario di severità idrica BASSA. Relativamente al sistema dell’Alto Taloro, al quale appartengono gli invasi di Olai e Govossai gestiti da Abbanoa SpA, gestore del Servizio Idrico Integrato, il volume invasato al 28 febbraio 2025 è stato pari a circa 10,3 Mm3 corrispondente a circa il 81% del volume utile di regolazione autorizzato. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Alto Taloro al 28 febbraio 2025 è stato pari a 0,33, corrispondente al livello di vigilanza o preallerta e ad uno scenario di severità idrica BASSA. Con riferimento al Sistema Posada, gli eventi meteorici più sopra indicati hanno determinato deflussi all’invaso di Maccheronis che hanno portato il lago da un volume di 6,17 Mm3 al 31 dicembre 2024 ad un volume, al 28 febbraio 2025, di circa 22,4 Mm3, pari a circa il 98% del volume utile di regolazione autorizzato. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Posada al 28 febbraio 2025 è stato pari a 0,28, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA. In merito al sistema Alto Coghinas, al quale appartengono gli invasi di Monte Lerno e di Sos Canales, si evidenzia che al 28 febbraio 2025 il volume invasato era pari a 28,7 Mm3 corrispondente a circa il 75% del volume utile di regolazione autorizzato. Occorre segnalare che nell’invaso di Monte Lerno insiste una forte limitazione di invaso, pari a circa il 50% della capacità massima autorizzabile, imposta dall’Ufficio Dighe di Cagliari del MIT. L’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Alto Coghinas al 28 febbraio 2025 è stato pari a 0,25, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA. Occorre segnalare, inoltre, che a causa del ridotto volume disponibile nei principali invasi appartenenti al Sistema Idrico del Flumendosa (Flumineddu, Flumendosa a Nuraghe Arrubiu e Mulargia a Monte Su Rei), che alla data del 28 febbraio 2025 era pari a circa 219 Mm3 a fronte di circa 237 Mm3 presenti nella stessa data del 2024, a cui corrisponde pertanto una riduzione pari a circa 18 Mm3, l’ente regionale ENAS, gestore del SIMR, ha avviato, su disposizioni del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino, il trasferimento di risorsa idrica dal Sistema Tirso, avente al 28 febbraio 2025 un volume invasato pari a circa 299,5 Mm3 corrispondente al 71,5% del volume utile di regolazione autorizzato, al fine di ridurre i prelievi dal Sistema Flumendosa per salvaguardare gli utilizzi idropotabili pluriennali ed al contempo permettere il soddisfacimento quasi integrale della domanda agrozootecnica. Si segnala, infine, che sono in corso, da parte del Distretto Idrografico della Sardegna, le attività che consentiranno di proporre al Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna le preassegnazioni di volumi idrici del SIMR per il comparto irriguo gestito dai Consorzi di Bonifica. Si ribadisce che la Giunta Regionale, con Deliberazioni n. 27/1 del 30/07/2024 e n. 51/10 del 18/12/2024, ha dichiarato lo "stato di emergenza in relazione al rischio derivante dalla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Sardegna". Si precisa, inoltre, che lo stato di consistenza dei volumi invasati, aggiornato al 28 febbraio 2025, il confronto di quest'ultimo con gli scenari pregressi (sino a partire dall'anno idrologico 2000–2001), i valori dei citati indicatori ecc., sono informazioni rese disponibili, a passo mensile, nel Sistema Web-GIS raggiungibile al link disponibile qui. Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Osservatorio del Distretto idrografico della SiciliaStato severità ALTA – Seduta del 24/01/2025 e aggiornamento del 04/04/2025 A conclusione dell'incontro del 24 gennaio u.s., l'Osservatorio distrettuale per gli utilizzi idrici del Distretto idrografico della Sicilia ha confermato per l'intero distretto lo stato complessivo di severità idrica ALTA. Aggiornamento del 04/04/2025 In termini di severità idrica, si conferma lo stato complessivo di severità idrica ALTA evidenziato nell'incontro dell'Osservatorio dello scorso 24 gennaio.Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione CivileSintesi relativa all'incontro del 25/02/2024 Aggiornamento previsioni meteo a lungo termine Dopo alcune fasi perturbate tra fine febbraio e primissimi giorni di marzo si assisterà a un periodo prevalentemente stabile su gran parte della Penisola a cui seguirà una fase più dinamica con alcuni passaggi perturbati. Complessivamente, per tutto il mese di marzo, prevalgono - fra tutte le indicazioni - temperature sopra le medie del periodo e precipitazioni in media o leggermente sotto le medie. Nel periodo marzo-aprile-maggio 2025 prevale, sempre su gran parte del bacino del Mediterraneo centrale, un segnale di temperature in media o superiori rispetto i riferimenti del periodo e segnali di precipitazione generalmente in linea con le medie del periodo con un segnale di surplus precipitativi al Sud e deficit al Nord.
Archivio delle sintesi degli stati di severità idrica nazionale, a partire dal 28/07/2022
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