La rappresentazione plastica del territorio tra ottocento e novecento. Firenze, 29 novembre
Testimoni di un’epoca e segno tangibile della volontà di uomini di scienza e di governo, di tecnici, di artisti e di artigiani, i plastici hanno saputo trasmettere immagini fedeli ed immediatamente comprensibili del territorio per le più ampie applicazioni civili e militari: dalla pianificazione delle attività belliche della Grande Guerra e delle imprese coloniali, alle sintesi prodotte per l’avvio di importanti attività estrattive ed industriali, agli studi legati al rischio geologico, alla didattica, alla diffusione delle conoscenze del territorio italiano, in occasione delle Esposizioni internazionali tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900, alla pianificazione delle grandi opere infrastrutturali del Paese.
Prioritario è conoscere la vastità della produzione plasticistica del territorio italiano ed affrontare una ricognizione nazionale delle opere, presenti in collezioni o come esemplari unici non solo in prestigiosi musei ed istituzioni pubbliche italiane ma anche presso istituti scolastici e collezionisti privati.
E’ con questo intento che IGM ed ISPRA hanno promosso una prima giornata di confronto su questo tema a cavallo tra scienza, tecnologia ed arte, indirizzata a studiosi, ricercatori, conservatori e collezionisti.
Prioritario è conoscere la vastità della produzione plasticistica del territorio italiano ed affrontare una ricognizione nazionale delle opere, presenti in collezioni o come esemplari unici non solo in prestigiosi musei ed istituzioni pubbliche italiane ma anche presso istituti scolastici e collezionisti privati.
E’ con questo intento che IGM ed ISPRA hanno promosso una prima giornata di confronto su questo tema a cavallo tra scienza, tecnologia ed arte, indirizzata a studiosi, ricercatori, conservatori e collezionisti.