13 FOSSANO-RIVAROLO CANAVESE
Partenza da Fossano, verso Nord, lungo un tratto della Stura di Demonte, su percorso tendenzialmente pianeggiante, movimentato dalla presenza di terrazzi fluviali di diverso ordine, per poi costeggiare la Zona di Salvaguardia dei Boschi e delle Rocche del Roero, per sfiorare il Po e poi attraversarlo, dopo aver aggirato Torino verso Ovest.
I rilievi collinari sono caratterizzati da sommità generalmente arrotondate; a luoghi con creste o picchi rocciosi. I versanti hanno acclività medio-bassa. Le formazioni affioranti sono costituite da arenarie e conglomerati, unità arenacee, marnoso arenacee e una sottile fascia di gessoso - solfifera. Affrontato il GPM a Bardassano, il Giro punta verso il Canavese, procedendo nei pressi della Riserva Naturale Orientata La Vauda. Raggiunta Rivarolo Canavese, si taglia il traguardo dopo un circuito che passa lungo il torrente Orco, che qui scorre con frequenti anastomizzazioni. Le rive sono coperte da vegetazione ripariale.
Gran parte dell’area percorsa da questa tappa e dalla prossima, è stata modellata dai ghiacci che nell’ultima fase glaciale (circa 18.000 anni fa) arrivarono a toccare la Pianura Padana, Particolarmente interessanti le strutture moreniche, spesso valorizzate da progetti che ne tutelano l’elevato valore paesaggistico. A Ovest di Torino, si possono osservare i massi erratici, blocchi rocciosi dalla forma curiosa e imponente, di natura litologica diversa da quella dei terreni circostanti, trasportati e deposti nella posizione attuale ad opera dei ghiacciai che li avevano inglobati nella loro lenta ma costante azione di scorrimento.
La varietà di paesaggi testimonia una storia geologica complessa: la linea Insubrica, che rappresenta il margine di contatto tra le placche africana ed europea, tocca il Canavese. Terre di grandi vini, per la grande varietà di forme e di terreni. In particolare le cosiddette colline costituite da depositi sedimentari e i rilievi morenici, permettono condizioni ottimali per la viticoltura, grazie alla eterogeneità granulometrica e composizionale.
Approfondimenti:
Vai al Geoportale Servizio Geologico d’Italia
http://sgi2.isprambiente.it/geositiweb/
Breve storia geologica d’Italia
http://musei.unipv.it/Mineralogia/classificazioneMinerale.htm