L’Italia ha sete, in calo le precipitazioni al Nord e al Centro. Nel 2015, nuovo record della temperatura media
In Italia, nel 2015, si conferma il trend di aumento della temperatura accompagnato da numerosi eventi estremi di precipitazione.
Dal punto di vista termico, il 2015 ha segnato il nuovo record della temperatura media annuale, sia pure appena al di sopra del precedente registrato nel 2014. Gli scarti rispetto ai valori normali sono stati particolarmente marcati nel mese di luglio e negli ultimi due mesi dell’anno, quando il clima mite ha accompagnato un lungo periodo di tempo stabile e secco su quasi tutto il territorio nazionale. Nuovi record di temperatura sono stati registrati soprattutto sulle regioni settentrionali e sulle stazioni in quota dell’arco alpino.
Per quanto riguarda le precipitazioni, esse sono state mediamente inferiori alla norma quasi ovunque, con la notevole eccezione della Sicilia che è stata teatro di un numero significativo di eventi estremi, soprattutto nel mese di ottobre. Altri episodi di precipitazione molto intensa e spesso concentrata in poche ore hanno interessato, nel corso dell’anno, diverse regioni italiane, consolidando la percezione di una tendenza all’aumento della frequenza e della intensità di eventi estremi. Resta tuttavia difficile identificare in modo inequivocabile la presenza di trend nei dati delle serie locali di intensità pluviometriche su brevi intervalli di tempo.
L’altra faccia delle anomalie di precipitazione è rappresentata dai periodi di siccità, che nel 2015 si sono manifestati in particolare negli ultimi mesi dell’anno, avviando un periodo caratterizzato da gravi condizioni di deficit idrico soprattutto sulle regioni settentrionali.
Queste informazioni sono contenute nell’XI rapporto ISPRA “Gli indicatori del clima in Italia”: il report illustra l’andamento del clima nel corso del 2015 e aggiorna la stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in Italia.