Esplosione della popolazione di uno Ctenoforo in alto Adriatico
Gli animali trasparenti e gelatinosi, di dimensioni fino a 10 cm, che alcuni pescatori hanno osservato negli ultimi giorni nelle acque della laguna di Venezia non sono meduse bensì Ctenofori, ossia organismi che possiedono bande di ciglia mobili (ctenoforo significa "portatore di pettine") in diverse parti del corpo, utilizzate sia per la cattura dello zooplancton di cui essi si nutrono, sia per il movimento. A differenza delle meduse, questi animali non costituiscono un pericolo per le persone che dovessero incontrarli in acqua o a riva in quanto non possiedono cellule urticanti. Tuttavia l'aumento incontrollato della popolazione di Ctenofori può avere un impatto negativo sulla consistenza delle popolazioni ittiche, in quanto si alimentano di parte dello zooplancton di cui si nutrono anche gli stadi larvali dei pesci ossei.
Al momento non si è certi a quale specie appartengano gli Ctenofori osservati in Laguna: presumibilmente trattasi una specie originaria delle acque marine costiere e di estuario dell’Atlantico occidentale, che nell’ultimo trentennio si è diffusa altrove grazie alle acque di zavorra delle petroliere e di altre grosse navi.