Sicurezza nucleare e gestione delle emergenze, delegazione italiana in visita alla centrale di Krško
Si è concluso il 16 ottobre, presso la centrale nucleare di Krŝko, in Slovenia, l’incontro bilaterale tra ISIN (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) e SNSA (Slovenian Nuclear Safety Administration), quali autorità nazionali di regolamentazione competenti per la sicurezza nucleare e la radioprotezione.
La delegazione dell’ISIN è stata guidata dal Direttore generale, Maurizio Pernice, e quella slovena dal Direttore generale della SNSA, Andrej Stritar, con la partecipazione dell’ARPA Friuli Venezia Giulia.
Nel corso del meeting e della successiva visita presso la centrale nucleare di Krško, l’Autorità slovena ha illustrato le azioni intraprese sull’impianto negli ultimi anni, a seguito dell’evento di Fukushima, al fine di incrementarne i margini di sicurezza a fronte di eventi naturali estremi, compreso il sisma.
Dalla delegazione italiana, alcune proposte finalizzate al perfezionamento delle comunicazioni tra le autorità slovena e italiana in caso di eventuali situazioni incidentali; si è discusso, inoltre, delle problematiche di sicurezza nella gestione dei rifiuti radioattivi e della realizzazione di depositi di smaltimento.
In questo contesto l’ISIN è subentrato, dallo scorso 1° agosto, all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di cui ha ereditato funzioni e compiti.
“L’incontro, utile perché ci ha permesso di apprendere quali misure di implementazione della sicurezza sono state adottate recentemente a Krško, è stato anche l’occasione per presentare l’ISIN e avviare i contatti, che dovranno essere periodici, per futuri e opportuni reciproci aggiornamenti”, ha dichiarato Maurizio Pernice, Direttore generale dell’Ispettorato. “Abbiamo inoltre appurato che, ad oggi, non è in programma la realizzazione di una seconda unità della centrale di Krško".
Andrej Stritar, Direttore generale della SNSA, nell’apprezzare lo spirito di amicizia e collaborazione con il quale si è svolto il meeting, ha sottolineato che la collaborazione con l’ISIN rappresenta un contributo per rafforzare la sicurezza nucleare nei due Paesi e ha aggiunto che incontri costanti aiutano a stabilire linee dirette di comunicazione tra il personale di entrambe le organizzazioni, che possono essere molto utili in caso di emergenza. Il Direttore Stritar ha espresso il convincimento che la visita presso la centrale nucleare di Krško potrà essere una ulteriore opportunità per i colleghi italiani di prendere diretta visione dei miglioramenti di sicurezza adottati nella centrale.