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PanAfGeo e il supporto ISPRA

A Dar es Salaam, in Tanzania, si sta svolgendo l’evento conclusivo della prima fase del progetto internazionale PanAfGeo, uno dei tre pilastri del ‘PanAfrican Programme’ della Commissione Europea. Con un budget di oltre 10 milioni di euro, la prima fase ha raggiunto risultati inaspettati per un esperimento unico del suo genere. E’, infatti, la prima volta che un grande programma geoscientifico di capacity building si sviluppa a scala continentale tramite una genuina partnership tra istituzioni europee e africane.

Il programma, fortemente supportato da diverse Direzioni Generali della Commissione Europea, in particolare Industria e Commercio, e co-finanziato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, ha lo scopo di formare esperti africani in seno alle pubbliche amministrazioni per facilitare l’identificazione e lo sfruttamento sostenibile delle risorse minerali, promuovere il turismo legato alla geologia (geoturismo), e prevenire i disastri naturali di origine geologica quali, ad esempio, frane o alluvioni.

Il progetto di PanAfGeo, coordinato dal Servizio Geologico Francese (BRGM) sotto l’egida delle organizzazioni dei Servizi Geologici europei (EuroGeoSurveys) e Africani (OAGS) ha coinvolto: 66 Paesi  (di cui 54 africani), ed oltre 50 corsi intensivi, ospitati da 19 Paesi africani, che  hanno permesso di formare oltre 1200 funzionari di istituzioni africane durante i primi tre anni.

Il Ministro per le Risorse Minerarie della Tanzania, On. Doto Mashaka Biteko, durante il suo discorso di apertura ha voluto sottolineare l’enorme impatto in termini di sviluppo sociale ed economico del progetto per il suo Paese,  e in questo scenario ISPRA continuerà ad avere un  ruolo di coordinamento della governance di PanAfGeo. Inoltre, se finanziata, la seconda fase completerà il piano strategico di PanAfGeo con un’allocazione complessiva di risorse equivalenti a quasi 30 milioni di euro nell’arco di 6 anni.

Un esempio concreto dell’impatto positivo di PanAfGeo, che ha reso particolarmente orgogliosi i partecipanti al progetto, è stato l’annuncio, la scorsa settimana, che il Presidente del Congo ha firmato un decreto che costituisce l’agenzia geologica nazionale.  Una decisione di rilevanza mondiale, se si considera che il Congo è il primo produttore al mondo di cobalto, essenziale per l’industria hi-tech europea, e si stima che abbia riserve minerarie per un valore di 24 triliardi di euro, che lo rendono uno dei Paese più ricchi al mondo per risorse naturali.. Un’agenzia geologica nazionale permetterà di mappare e quantificare le risorse minerali del Congo, quindi contribuendo allo sviluppo economico e sociale, e alla regolarizzazione del commercio delle materie prime, accompagnando lo sviluppo sostenibile del Paese.