Conferenza sui Cambiamenti Climatici COP25 - CMP15 - CMA2
Madrid, 2 - 13 dicembre 2019
Le negoziazioni della XXI Conferenza delle Parti e la Conferenza delle Parti del Protocollo di Kyoto, a Parigi nel dicembre 2015, hanno portato all’approvazione dell’Accordo di Parigi, sottoscritto dall’Italia il 22/04/16 a New York, che ha come obiettivo primo il contenimento della temperatura ben al di sotto dei 2°C, cercando di limitare l’aumento a 1.5°C; i punti chiave dell’Accordo sono relativi al contenimento delle emissioni di gas serra, al supporto finanziario per la mitigazione, l’adattamento ed al meccanismo di loss and damage. L’Accordo di Parigi è entrato in vigore il 4 Novembre 2016, dopo la ratifica di 55 Paesi che rappresentano almeno il 55% delle emissioni globali di gas serra. Ad oggi 180 Paesi, dei 197 facenti parte dell’UNFCCC, hanno ratificato l’accordo di Parigi.
Dopo la conferenza di Parigi, le negoziazioni della COP24 a Katowice hanno definito il cosiddetto Paris Agreement Work Programme (PAWP), con l’adozione di un regolamento attuativo (Rulebook) dell'Accordo di Parigi: tra i punti più rilevanti del rulebook approvato, le informazioni necessarie per la revisione dei Contributi determinati a livello nazionale (NDC) e per la contabilizzazione degli impegni adottati, nonché l’insieme di regole condivise per la trasparenza delle azioni e del supporto, che implementano l’articolo 13 dell’Accordo di Parigi. La costruzione di un sistema di reporting e monitoraggio comune a tutte le Parti, fondato sui principi di Trasparenza, Accuratezza, Completezza, Coerenza e Comparabilità (TACCC), è il cuore del nuovo pacchetto di regole, che permetterà all’Accordo di Parigi una piena implementazione, pur nel rispetto degli NDC e delle rispettive capacità.
I punti fondamentali del nuovo sistema di “trasparenza” sono:
- gli inventari nazionali delle emissioni di gas serra, strumento fondamentale per il monitoraggio delle emissioni di tutti i Paesi e la verifica degli impegni di riduzione delle emissioni determinati nell’Accordo di Parigi, garantendo che rispettino alcune caratteristiche tecniche e che siano trasmessi su base almeno biennale da tutte le Parti;
- il monitoraggio dell’implementazione e del raggiungimento degli NDC, da effettuarsi attraverso indicatori quantitativi e/o qualitativi (come ad esempio le emissioni e gli assorbimenti gas serra, la percentuale di riduzione dell’intensità carbonica, indicatori qualitativi per una specifica politica o misura di mitigazione, co-benefits di azioni di adattamento, percentuale di uso di energia rinnovabile, ettari di riforestazione, ecc.)
- la revisione tecnica dei report trasmessi da parte di esperti: finalizzata alla valutazione dell’effettiva attuazione degli impegni intrapresi.
Tra gli obblighi di reporting è stata inclusa una sezione relativa agli impatti dei cambiamenti climatici e adattamento, anche se tale sezione non è obbligatoria. Uno delle sezioni più dibattute è stata quella relativa al Reporting sul supporto finanziario, sia fornito che ricevuto. Inoltre, il Katowice package comprende anche linee guida relative al processo per stabilire nuovi obiettivi in materia di finanziamento dal 2025 in poi, a partire dall'attuale obiettivo di mobilitare 100 miliardi di dollari all'anno dal 2020 per sostenere i paesi in via di sviluppo, per l’implementazione di azioni di mitigazione e adattamento.
Link al sito UNFCCC e informazioni su COP25:
Side events: https://seors.unfccc.int/applications/seors/reports/events_list.html?session_id=COP%2025
Esperti ISPRA parteciperanno come relatori ai seguenti eventi:
Evento Ministero dell’Ambiente:
Building trust and transparency to enhance climate action
Wednesday 4th December 2019, 13.30h to 14.45h
Evento UNFCCC
Moving Towards the Enhanced Transparency Framework
Wednesday, 04 Dec 2019 13:15—14:45
Evento ICAT (progetto di cui ISPRA è implementing agency, insieme a UNEP-DTU):
Enhanced transparency frameworks for effective climate policies–national implementation
Wednesday, 11 Dec 2019, 18:30—20:00