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"Il mare che non ti aspetti", "Che succede laggiù?"

Progetto “Indicit”: la tartaruga marina come indicatore della plastica presente nel Mediterraneo
E' partita il 19 luglio la campagna di divulgazione dell'ISPRA per raccontare le specifiche e molteplici attività sviluppate dai propri ricercatori, anche in team con altri settori di intervento, in ottemperanza ai programmi condivisi in ambito europeo, sia attraverso l’osservazione e il monitoraggio degli ambienti marini, sia in ambito della ricerca in laboratorio.
La decima uscita è dedica al Progetto “Indicit”: la tartaruga marina come indicatore della plastica presente nel Mediterraneo.
La plastica rappresenta più del 80% dei rifiuti ritrovati in mare aperto e sulle spiagge.
Alcuni taxa marini, tra cui la tartaruga marina, hanno una distribuzione geografica ampia (Atlantico e Mediterraneo), utilizzano differenti habitat e purtroppo ingeriscono i rifiuti marini.
Il progetto “INDICIT” ha l’obiettivo di mettere a punto una metodologia per rendere operativo l’indicatore sulla quantità e quantità dei rifiuti marini ingeriti dalla tartaruga marina Caretta caretta, e sperimentare se l’ingestione delle microplastiche, ossia delle particelle inferiori ai 5 mm, nei pesci possa rappresentare un altro buon indicatore per valutare l’impatto dei rifiuti nell’ambiente marino.