Quarta liberazione di giovani capovaccai in Basilicata
Il 20 agosto 2021 cinque giovani capovaccai nati in cattività sono stati liberati nel Parco della Murgia Materana.
Il 15 agosto gli animali sono stati prelevati al CERM Centro Rapaci Minacciati, in Toscana meridionale, dove erano nati nella prima metà di giugno 2021, e trasferiti in Basilicata. Dopo una sosta al Centro Recupero Animali Selvatici di Matera, i capovaccai sono stati sistemati in una cassa-nido installata nella parte settentrionale del Parco della Murgia Materana, all’interno di una stazione di alimentazione supplementare per rapaci (carnaio).
Gabriel, Pablo, Juanita, Lucas e Isabel - questo il nome dei cinque giovani capovaccai - sono rimasti per tre giorni nella piccola struttura, dalla quale hanno potuto osservare i dintorni. Sino a quando sono rimasti nella cassa-nido, gli animali sono stati sorvegliati a distanza anche tramite videocamera online. Una volta aperto lo sportello, i giovani sono usciti nell’arco di poche ore e hanno iniziato ad esplorare i dintorni con brevi voli, alimentandosi ed interagendo con i nibbi reali, i nibbi bruni ed i corvi imperiali presenti nel carnaio.
La liberazione effettuata nel 2021 è stata organizzata dall’ISPRA, da Biodiversità sas e da De Rerum Natura sas con la collaborazione dell’Associazione CERM. All’apertura della cassa nido hanno presenziato il Presidente ed il Direttore del Parco della Murgia Materana e il Comandante del Reparto Operativo Raggruppamento Carabinieri CITES, Comando per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi.
A seguito dell’accordo siglato tra ISPRA e CUFAA, finalizzato alla prevenzione e contrasto di episodi di bracconaggio e di disturbo nei confronti del Capovaccaio, in loco sono state costantemente impegnate varie unità dei Carabinieri Forestali; non appena gli animali hanno iniziato a lasciare il luogo di rilascio, il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri CUFAA ha proseguito la sorveglianza degli animali seguendoli lungo i loro spostamenti , in modo da garantirne la tranquillità ed evitare episodi di bracconaggio.
I movimenti effettuati dai giovani rilasciati vengono seguiti in tempo reale dallo staff del LIFE Egyptian vulture sia mediante osservazione diretta che grazie ai segnali provenienti dai GPS/GSM e dalle radio VHF dei quali sono muniti. Gli strumenti di monitoraggio sono stati donati dalla VCF Vulture Conservation Foundation all'Associazione CERM.
La liberazione si inserisce all’interno di un programma pluriennale di intervento; nei tre anni precedenti, con analoghe modalità erano stati liberati altri 14 giovani capovaccai nel corso di quattro diverse operazioni di rilascio.