Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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La metodologia e le attività diapprendimento 

Scopo di questo tipo di progetti è soprattutto suscitare interesse verso la tematica trattata. Nel caso particolare, si è cercato di veicolare ai ragazzi il grande valore che la biodiversità riveste in tantissimi aspetti della nostra esistenza, creando i presupposti di un pensiero critico e attento, per poter capire l’ambiente e  agire consapevolmente a partire dal proprio contesto territoriale.
L’approccio didattico parte dal presupposto che l’apprendimento è il risultato di un’attività cooperativa che coinvolge attivamente gli studenti anche grazie all’interazione diretta con l’ambiente circostante, direttamente esperibile dai ragazzi, e tale da sviluppare esperienze significative dal punto di vista sociale e culturale.

Le finalità educative del progetto sono:

  • favorire l’imparare facendo, che, in particolare per il target di riferimento individuato, risulta maggiormente efficace;
  • offrire una visione integrata di temi (biodiversità urbana, agricola, ecc.) e una modalità di apprendimento diversificata e basata sull’esperienza diretta (attività sul campo, consultazione materiali, ecc.);
  • favorire un approccio multidisciplinare (il tema della biodiversità, in quanto composito, va affrontato in tutte le sue dimensioni, da quella sociale a quella economica, da quella ambientale a quella culturale, nell’ottica della sostenibilità);
  • sperimentare, infine, l’efficacia della metodologia dell’orienteering applicato all’educazione ambientale, anche al fine di poterla riprodurre in altri contesti e con altre tematiche.

L’orientamento al soggetto, la centralità dell’esperienza, il collegamento tra il globale e il locale, l’utilizzo di strumenti di apprendimento diversificati, l’approccio multidisciplinare (biodiversità non solo come dimensione ambientale ma anche sociale e culturale), sono d’altronde i principi di riferimento dell’educazione orientata alla sostenibilità.

Particolare rilevanza assume l’aspetto relazionale nel favorire il coinvolgimento e la partecipazione. In questo caso la relazione è stata presente sia come background sociale della scuola-destinataria (per la componente multiculturale e la presenza di alunni diversamente abili), sia come parte integrante del processo di apprendimento.
In particolare,  questa dimensione è risultata evidente in almeno tre direttrici:

  • relazione tra i ragazzi e il team di progetto: l’instaurarsi di un clima di accoglienza  e di empatia  ha favorito il grado di attenzione e partecipazione dei ragazzi;
  • relazione tra i ragazzi e l’ambiente: l’attività sul campo ha creato interesse, curiosità, maggior consapevolezza del territorio in cui si abita;
  • relazione tra i ragazzi: l’attività proposta ha contribuito positivamente nel migliorare i rapporti interpersonali con i compagni, sia della propria che delle altre classi.