Lariosaurus balsami (Rettile)
Nome scientifico | Lariosaurus balsami (Rettile) |
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Classificazione | Reptilia |
Numero inventario | 4427 |
Collezione | storica |
Provenienza | Alpi Calcaree Ticinesi, Perledo (Lecco) - Lombardia |
Cronologia | Era Mesozoica – Ladinico (circa 240 milioni di anni ) |
Ambiente di vita | marino |
scala dei tempi geologici |
Esemplare costituito dalla controimpronta del reperto descritto con N. Inv. 4425 di un lariosauro intero, appartenente alla varietà plinii, il cui esemplare-tipo di studiato da Curioni, era stato denominato Macromerosaurus plinii. Questo esemplare, impresso negli scisti calcarei di Varenna, è mancante dell'arto anteriore sinistro; estremamente fragile è stato consolidato nel gesso secondo le metodiche ottocentesche di restauro e conservazione.
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Il Lariosaurus balsami è un rettile rinvenuto allo stato fossile negli scisti calcarei neri bituminosi del famoso giacimento di Perledo presso Lecco. Si tratta di una specie appartenente al gruppo dei Notosauri acquatici d'importanza notevole per la testimonianza della vita dei vertebrati triassici europei.
LARIOSAURUS
I rettili estratti a Perledo non sono particolarmente abbondanti e ben pochi sono gli esemplari presenti nei musei italiani e stranieri. Gli esemplari conservati presso le "Collezioni paleontologiche" dell'APAT, tutti "tipi" pressoché interi ed in ottimo stato di conservazione, costituiscono la raccolta più importante d'Italia.
I Lariosauri insieme ad altri reperti Triassici provenienti dalla Lombardia come i pesci di Besano e le ammoniti, appartengono alla Collezione Curioni.
Gli esemplari sono illustrati e descritti da Peyer nel 1934 nelle Memorie della Società Paleontologica Svizzera . Nelle Memorie per Servire alla Descrizione della Carta Geologica d'Italia, vol. XVI, Servizio Geologico Nazionale, è stata effettuata la traduzione in italiano dell'intero testo, con aggiunta di bibliografia successiva al 1934. La traduzione è a cura di F. Angelelli
Il giacimento di Perledo
Il Giacimento di Perledo è situato nella valle del torrente Esino, presso Varenna, sulla sponda orientale del lago di Como. Nelle sue vicinanze si aprivano un tempo alcune cave dalle quali veniva estratta una pietra ornamentale nera a grosse vene di calcite bianca nota con il nome di " marmo nero di Varenna".
Da queste cave provengono i rettili fossili che rendono celebre il giacimento di Perledo , la cui storia ha inizio nella prima metà del 1900. Dal giacimento furono estratti anche diversi pesci.
Ricostruzione dell'ambiente triassico nell'attuale zona di Besano e Perledo