Si terrà il 21 e 22 settembre 2022 la conferenza finale di Aquila a-LIFE, durante la quale saranno presentati i risultati ottenuti nei 5 anni di progetto (2017-2022). Il Progetto AQUILA a-LIFE (LIFE16 NAT/ES/000235), finanziato dall'Unione Europea, mira al recupero dell'Aquila di Bonelli in varie aree del Mediterraneo occidentale. Per questo sono stati rilasciati più di 120 esemplari di questa specie in Spagna e in Italia (Sardegna) e sono state affrontate le principali minacce attuali per il rapace, con particolare riferimento al pericolo folgorazioni. ISPRA ha seguito le attività di rilascio in Sardegna.
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Il progetto Aquila A-Life, iniziato nel 2017, punta al recupero dell'Aquila di Bonelli in varie aree del Mediterraneo occidentale. L'incontro pubblico ha come obiettivo quello di raccontare e rendicontare l'insieme delle attività svolte in Sardegna nell'ambito del progetto (finanziato dal programma LIFE dell'UE). Saranno condivisi dati e informazioni sulle aquile reintrodotte, sulla loro diffusione nel territorio sardo, e le prospettive e progetti per il futuro. Le azioni in capo ad ISPRA hanno previsto la reintroduzione della specie in Sardegna, ove l’estinzione risale probabilmente agli anni Novanta.
A settembre la chiusura del progetto Previsto per maggio 2022 l’arrivo in Sardegna dell’ultimo gruppo di aquile di Bonelli grazie al progetto AQUILA a-LIFE . Quest’anno l’area di rilascio sarà nel comune di Montresta in provincia di Oristano, dove è già pronta un’apposita grande voliera. Come negli anni precedenti, i pulcini saranno costantemente monitorati ed “allenati” alla vita in natura durante il periodo che trascorrono all’interno della voliera prima di essere rilasciati. Una volta liberati saranno monitorati grazie a speciali trasmettitori GPS, così da poter intervenire in caso di necessità e allo stesso tempo identificare ancor meglio gli habitat ed i siti idonei per questa specie in Sardegna.
All'inizio del mese di dicembre, in Sardegna, in particolare nell’Oristanese (Siamaggiore) e nel Medio Campidano (San Gavino Morreale), due esemplari di aquila di Bonelli, Battore e Sadonna, sono morti folgorati a causa delle linee elettriche. I due esemplari erano stati liberati nell'ambito del progetto Aquila a-Life, di cui ISPRA è partner, che ha l'obiettivo di riportare questo rapace in Sardegna. Su quanto accaduto e sul Progetto sono intervenuti, in un'intervista su Radio Popolare, i due ricercatori ISPRA Fernando Spina ed Elisabetta Raganella Pelliccioni.
E' successo in Sardegna nell’Oristanese (Siamaggiore) e nel Medio Campidano (San Gavino Morreale) all'inizio del mese di dicembre. I due esemplari, Battore e Sadonna, erano stati liberati nell'ambito del progetto di reintroduzione Aquila a-Life , curato da ISPRA, che ha l'obiettivo di riportare questo splendido rapace in Sardegna.
“Benénnidu Abilastru”: un fumetto racconta la storia del rapace estinto in Sardegna In Sicilia si salva dall’estinzione, in Sardegna si reintroduce dopo la scomparsa negli anni Novanta. Il risultato è che in quattro anni un numero sempre maggiore di esemplari di Aquila di Bonelli vola nei cieli delle due isole italiane: grazie ai progetti europei Life ConRaSi del WWF Italia e Aquila a-Life (coordinato dall’associazione faunistica spagnola Grefa e per la Sardegna da Ispra) oggi uno dei rapaci di maggior importanza conservazionistica per l’Italia continua ad essere presente nei nostri habitat.
E’ stato ricatturato sabato scorso nelle campagne di Decimomannu Zoseppe, giovane di Aquila di Bonelli rilasciato ad agosto scorso nell’ambito del progetto “Aquila a-Life ”. Le posizioni trasmesse dal tag GPS di cui l’animale è dotato, hanno insospettito i ricercatori che hanno allertato il Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, che si è recato sul posto insieme ad operatori della società Anthus, che collabora con Ispra al progetto.
Aperta ieri la voliera che li ospitava nel Parco di Tepilora E’ stata aperta ieri all’alba la voliera che ha ospitato le aquile di Bonelli giunte in Sardegna lo scorso 4 agosto. Le operazioni sono state eseguite da personale ISPRA insieme a Forestas. L’apertura è avvenuta, come di consueto, due ore prima dell’alba, quando il buio completo garantisce la tranquillità degli animali. L’uscita dalla voliera è avvenuta spontaneamente fin dalle prime luci dell’alba, controllata a vista dagli operatori.
Arrivati il 4 agosto a Porto Torres tre femmine e quattro maschi Anche quest’anno, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, sono arrivate in Sardegna 7 aquile di Bonelli, che saranno liberate prossimamente nell’ambito del progetto Aquila a-Life. Proprio con la Sardegna si conclude la stagione di hacking 2020: 17 esemplari infatti sono già stati liberati, nell’ambito dello stesso progetto, nelle comunità di Madrid, Álava e Navarra, aree di reintroduzione in Spagna.
É stata rinvenuta nella zona di Rio Palmas in Sardegna una delle cinque Aquile di Bonelli introdotte la scorsa estate nell’isola. L’esemplare femmina, ritrovato senza vita circa un mese fa, si chiamava Nurasè. Per analizzare le cause del decesso sono stati eseguiti esami autoptici presso la sede di Cagliari dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale: i risultati hanno evidenziato nell’esemplare la presenza del virus West Nile, che agisce sul sistema nervoso centrale e provoca il decesso per encefalite.
Bracconaggio non ferma la tutela dei volatili particolarmente protetti in Sardegna
I giovani rapaci presto liberati in natura, grazie al progetto europeo “Aquila a-Life”. Stanno bene e stanno crescendo i primi 5 pulli di Aquila di Bonelli arrivati in Sardegna dal mese di giugno, provenienti dalla Francia e dalla Spagna.
A Bitti (NU) incontro pubblico con i cittadini per presentare l’iniziativa