ReNDiS - Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo
Nel 2000 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio affidava all’APAT (Agenzia per la Protezione
dell’Ambiente e dei servizi Tecnici, ora ISPRA) il
monitoraggio degli interventi urgenti per la riduzione del rischio
idrogeologico, di cui al D.L. 180/98 (“Decreto Sarno”
convertito con modificazioni in legge dalla L. 267/98). Come
sviluppo di questa attività, in un’ottica di sinergia
tra enti coinvolti nel tema difesa del suolo, l’ISPRA ha
avviato il progetto “Repertorio Nazionale degli interventi
per la Difesa del Suolo (ReNDiS)” finalizzato alla
realizzazione di un archivio informatizzato di tutti gli interventi
per la salvaguardia dal dissesto idrogeologico.
Il progetto ReNDiS si prefigge di mettere a disposizione delle
Amministrazioni, coinvolte nella pianificazione e programmazione
degli interventi per la Difesa del Suolo, uno strumento capace di
fornire il quadro costantemente aggiornato delle opere e delle
risorse impegnate.
Il Repertorio consiste in un “sistema informativo”
integrato da un’interfaccia web sviluppata per condividere e
pubblicare in internet i dati acquisiti. Tramite
l’interfaccia è possibile visualizzare gli interventi
che ricadono in un determinato ambito territoriale ed interrogare
il database, ricavandone i corrispondenti report statistici, su una
serie di caratteristiche, tipologiche e quantitative degli
interventi.
Attualmente i dati che popolano il ReNDiS sono limitati ai soli
progetti finanziati dal MATTM con i piani e programmi di interventi
urgenti per la riduzione del rischio idrogeologico.
L’obiettivo futuro è quello di includere anche quelli
relativi ad interventi finanziati con altri strumenti (Leggi
regionali, Ordinanze, etc.), una volta definiti i protocolli
necessari per condividere il “sistema” con altri Enti
che curano l’attuazione di interventi di Difesa del
Suolo.
La struttura dell’interfaccia è stata prevista con
accessi differenziati per tipologia di utente, consentendo la
consultazione pubblica di un set parziale d’informazioni
(utente base), mentre gli enti attuatori, previa registrazione
(utente abilitato), possono accedere a tutte le informazioni degli
interventi di loro pertinenza con diritti di parziale modifica dei
dati. I diritti di amministratori del sistema sono attribuiti agli
enti detentori degli archivi primari, per la parte di rispettiva
competenza.
L’integrazione e la condivisione dei dati nel ReNDiS consente
di migliorare l’efficacia delle azioni di monitoraggio e
pianificazione svolte nell’ambito della Difesa del Suolo, e
di sviluppare indicatori ambientali specifici da utilizzare nel
reporting ambientale relativo al rischio naturale.
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