Acque di balneazione e alghe tossiche
L'uso ricreativo dell'acqua può avere importanti benefici per la salute e il benessere. Pertanto, è necessario mantenere bassi i fattori di rischio per l’ambiente e per l’uomo (WHO, 2003, 2021). L'attività umana e il cambiamento climatico influenzano la balneabilità delle acque a causa di tracimazioni di reflui non trattati, immissioni di inquinanti chimici da attività industriali e agro-zootecniche, presenza di harmful algal blooms, ecc.
La Direttiva Balneazione (2006/7/CE) garantisce la balneabilità delle acque basandosi sul controllo degli indicatori di contaminazione fecale, Escherichia coli, enterococchi intestinali rilasciati in acqua dagli scarichi dei depuratori e dal dilavamento dei suoli agricoli. Inoltre, prevede la sorveglianza delle alghe potenzialmente tossiche come cianobatteri nei laghi e Ostreopsis ovata in mare. Le ovatossine di quest’ultima provocano una sindrome simil influenzale nell’uomo e per questo viene effettuato un monitoraggio stagionale lungo le coste italiane.
Inoltre, le nuove linee guida dell’OMS (WHO 2021) raccomandano di valutare anche l’antibiotico resistenza, indotta in diversi gruppi batterici, tra i rischi associati alla balneazione e un monitoraggio di sorveglianza AMR rientrerebbe nel piano di azione globale (WHO, 2015) secondo l’approccio One Health.