AQuaBioS
Il progetto AQuaBioS: la fattoria del mare per un’acquacoltura biologica e sostenibile
Il progetto, coordinato dall’ISPRA e finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2021-2027 per 36 mesi con un budget di oltre un milione e 800.000 euro, contribuisce allo sviluppo di un sistema di acquacoltura sostenibile attraverso la collaborazione tra centri di ricerca e imprese del settore.
Alle attività progettuali di AQuaBioS partecipano infatti anche l’Università della Corsica, l’Istituto Oceanografico francese Paul Ricard, l’Agenzia per l’Agricoltura della Regione Sardegna, la società Aqua Agricola e le cooperative San Leopoldo, con l’obiettivo di rafforzare la protezione e la conservazione della natura e della sua biodiversità, utilizzando la filiera alimentare naturale per l'alimentazione, l'accrescimento e la riproduzione di organismi marini di interesse commerciale, naturalistico e scientifico.
L'uso di prodotti naturali della catena alimentare contribuisce a limitare l'impatto ambientale dovuto alla dispersione di mangimi commerciali e a ridurre l'uso di farmaci. I partner del progetto sperimenteranno metodologie di coltivazione e allevamento lungo l'intera filiera produttiva (alimentazione, riproduzione e accrescimento). In particolare, saranno sviluppati nuovi protocolli e sistemi di produzione di plancton e organismi marini da destinare all'alimentazione di specie marine alternative alle classiche produzioni (es. ombrina, riccio di mare, latterino, ricciola, cefalo). Le conoscenze ottenute saranno trasferite dai centri di ricerca alle aziende partner che sperimenteranno l'utilizzo del plancton anche per migliorare la composizione di mangimi commerciali e la qualità del prodotto. Il progetto rafforzerà la competitività delle piccole e medie imprese che fanno parte del consorzio e che potranno così beneficiare delle innovazioni biotecnologiche sviluppate nel corso del progetto e testate in siti pilota.
Nell’area di collaborazione del programma europeo, anche le aree marine protette e le zone costiere a ridotta produttività potranno beneficiare degli organismi allevati per ripristinare la biodiversità e contribuire a migliorare la protezione e la conservazione dell'ecosistema marino, mentre centri di ricerche, università ed agenzie regionali per la protezione dell'ambiente si avvantaggeranno degli organismi marini modello prodotti dal progetto, per finalità scientifiche, didattiche e di tutela e monitoraggio ambientali.
Il ruolo dell’ISPRA, oltre a quello di coordinatore e capofila, sarà focalizzato sullo sviluppo di impianti di produzione di plancton, sia nei propri laboratori che in quelli dei partner coinvolti, mediante installazione di impianti esterni ed interni idonei all’accrescimento di organismi marini modello con un ciclo produttivo innovativo a minor impatto ambientale e costi più contenuti.