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Decreto Legge materie prime critiche, il ruolo di ISPRA

Approvato il 20 giugno in Consiglio dei Ministri, il Decreto Legge sulla gestione delle materie prime critiche che adegua l’ordinamento nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2024/1252 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 aprile 2024. Il DL introduce disposizioni urgenti atte a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche.

E’ affidata ad ISPRA la realizzazione del programma di Esplorazione nazionale di cui all’art. 19 del Regolamento UE che prevede:

  1. a) mappatura dei minerali su scala idonea;
  2. b) campagne geochimiche, anche per stabilire la composizione chimica di terreni, sedimenti e rocce;
  3. c) indagini geognostiche, incluse le indagini geofisiche;
  4. d) elaborazione dei dati raccolti attraverso l'esplorazione generale, anche mediante lo sviluppo di mappe predittive. 

Il programma deve essere elaborato entro marzo 2025 e vedrà l’esposizione dei primi risultati dell’esplorazione entro maggio 2025, cui seguiranno rapporti annuali sullo stato di avanzamento come previsto dal Regolamento EU. Entro fine luglio 2024 sarà presentato da ISPRA il database contenete i dati minerari preliminari attualmente disponibili. 

ISPRA è parte del Comitato tecnico per le materie prime e strategiche ed ha, inoltre, le funzioni di vigilanza e di controllo sui progetti di ricerca per materie prime critiche e strategiche. 

E’ stato inoltre inserita una specifica norma sui rifiuti estrattivi, già catalogati nell’Inventario nazionale delle strutture di Deposito dei rifiuti estrattivi affidato ad ISPRA dal Dlgs 117/08 e oggetto di una specifico intervento PNRR RepowerEU, al fine di permetterne il trattamento come fonti di materie prime critiche di origine secondaria.