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Dolerolenus zoppii (Trilobite)

10cm
Nome scientifico Dolerolenus zoppii (Trilobite)
Classificazione Arthropoda
Numero inventario 19951
Collezione generale
Provenienza Italia
Cronologia Era Paleozoica – Cambriano inferiore (circa 530 milioni di anni)
Ambiente di vita marino
scala dei tempi geologici

Esemplare di trilobite costituito dall'impronta del Torace (thorax) molto ben evidente ma totalmente mancante delle altre parti morfologiche, cephalon e pygidium (capo ed estremità  caudale).

TRILOBITI I Trilobiti costituiscono la "Collezione Meneghini-Rasetti"; collezione, di rilevante importanza stratigrafica, formata dalle specie di Trilobiti figurate da Meneghini nella sua monografia del 1888 sulla fauna del cambriano dell'Iglesiente e da altri numerosi esemplari raccolti successivamente dal Fisico F. Rasetti e pubblicati nelle memorie dell'Accademia dei Lincei (F. Rasetti, M. Nicosia; F. Rasetti; 1970 e 1972). La collezione è composta di circa 1450 pezzi, molti dei quali sono rappresentati da olotipi, lectotipi, paratipi e plesiotipi. Gli esemplari sono custoditi in scatole di cartone con coperchio corredate del nome specifico e della località di provenienza scritte con inchiostro dallo stesso F.Rasetti. La raccolta comprende anche alcuni calchi appartenenti ad altre specie utilizzate per i confronti. Alcune delle specie figurate da Rasetti sono riportate nella nuova edizione del "Treatise Invertebrate Paleontology" riguardante gli artropodi. Trilobiti I Trilobiti sono un gruppo di artropodi marini di piccole e medie dimensioni, vissuto durante l’Era Paleozoica scomparso completamente alla fine del Permiano, circa 230 milioni di anni fa, sebbene la loro estinzione in massa si verificò alla fine del Devoniano. I trilobiti si rinvengono nei terreni di deposizione marina di ambienti molto vari che indicano come questi animali si fossero adattati a diverse condizioni ambientali. Il corpo appiattito la posizione della bocca e degli occhi, in talune forme del tutto assenti, la struttura e la disposizione delle appendici provano comunque che la maggior parte dei trilobiti erano animali bentonici che scavavano nel sedimento, camminavano e nuotavano sul fondo marino. Significativo, a tal proposito, è stato il ritrovamento di impronte fossili (Cruziane) lasciate da questi artropodi in sedimenti fini. I trilobiti si nutrivano di fango e microorganismi. L’accrescimento procedeva per mute che erano più frequenti nei primi stadi della crescita. Erano predati da pesci e cefalopodi che contribuirono in tal modo alla loro estinzione. Il loro nome deriva dalle forma dell’esocheletro, da moderatamente convesso a piatto, suddiviso sia longitudinalmente che trasversalmente in tre parti. Longitudinalmente si osservano una parte centrale o Rachis e due lobi laterali detti Pleura. Trasversalmente sono costituiti da una parte anteriore o Cephalon, una mediana o Thorax e una posterione o Pygidium. I Trilobiti sono considerati "fossili guida".