Ziphius cavirostris Cuvier, 1823
PHYLUM/CLASSE | Chordata/Mammalia |
ORDINE | Cetartiodactyla |
FAMIGLIA | Ziphiidae |
NOME COMUNE | Zifio; Cuvier's beaked whale |
HABITAT |
Specie che predilige aree di mare aperto e profondo, si trova spesso in corrispondenza di canyon e scarpate sottomarine in piccoli gruppi (2-5 individui). Si nutre principalmente di cefalopodi che pesca in profondità. |
DISTRIBUZIONE |
Specie cosmopolita in mari temperati-freddi, sub-tropicali e tropicali. Nel Mediterraneo la popolazione è distinta da quella dell’Atlantico ed è frequente nel Mar d’Alboran. In Italia è frequente nel Mar Tirreno, soprattutto nel Mar Ligure e nel Tirreno centrale. In Sicilia la specie è stata avvistata principalmente nell’area dello Stretto di Messina; gli spiaggiamenti sono più frequenti nell’area dello Stretto di Messina e dello Stretto di Sicilia. |
MISURE DI PROTEZIONE |
La specie è inserita nell’ allegato IV della Direttiva Habitat e nell’allegato II della Convenzione di Berna, nell’allegato II del Protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona e nell’allegato I della Convenzione di Bonn. La specie è inclusa nella Convenzione CITES e nell’Accordo ACCOBAMS.
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MOTIVAZIONI |
La popolazione è sottoposta a diverse minacce, ma la mancanza di dati rende difficile una valutazione oggettiva, anche se si ritiene che la popolazione sia in declino. Le principali cause di mortalità e spiaggiamenti sono da ricondurre al rumore sottomarino, dovuto a sonar militari o altre fonti di rumori di origine antropica.
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PRESSIONI E MINACCE |
La principale minaccia è costituita dal rumore sottomarino (H06) che provoca spiaggiamenti di individui. Si è dimostrato che tale fenomeno è correlato alla concomitanza di esercitazioni militari (G04) e all’uso di sonar particolarmente potenti; nel Mediterraneo l’incremento dell’uso di aria compressa (airgun) per prospezione geofisica è considerata una minaccia per la specie. Altre minacce sono rappresentate dalle catture accidentali con attrezzi da pesca (F02), dal degrado generale dell’habitat e dall’ingestione di macro plastiche (H03). |
Dati rilevati al | 30 maggio 2015 |
Bibliografia | Cañadas A (2012) |
Foto | Jessica Alessi |