Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Azioni

Prima fase:

  • Campagna di indagine con nave oceanografica Astrea, mediante l’impiego di un ecoscandaglio multi fascio (multibeam) e di un veicolo sottomarino a controllo remoto (Remotely Operated Vehicle, ROV) per la caratterizzazione, in termini di biodiversità, delle due aree soggette a protezione e delle aree limitrofe, descrivendo i popolamenti presenti e individuando habitat, specie protette, zone di pregio e di rilevanza conservazionistica. Contemporaneamente verranno determinati il numero, tipologia e densità dei rifiuti marini per una prima valutazione dell’impatto di questi sulle comunità presenti;
  • prelievo di biopsie cutanee di mammiferi marini, al fine di valutare i possibili effetti tossicologici legati ai rifiuti galleggianti;
  • prelievo di excreta, sangue e biopsie da tartarughe marine Caretta Caretta ospitate presso i centri di recupero di Cala della Reale, nel Parco Nazionale dell'Asinara, e del CNR‐IAMC di Oristano, al fine di determinare la presenza ed i potenziali effetti tossici derivanti dall’eventuale ingestione di rifiuti.

Seconda fase:

  • Rimozione dei rifiuti, principalmente reti perse e/o impigliate o parti di esse, precedentemente identificati e geolocalizzati. Il recupero avverrà, sia attraverso campagne ad hoc, sia a bordo di pescherecci con il contributo dei pescatori che, sensibilizzati sull’entità della problematica e incentivati dalla possibilità di ottenere un marchio di qualità, si prestino alla raccolta durante le loro normali attività di pesca.

Terza fase:

  • Gestione del materiale raccolto;
  • avvio al processo di riciclo e valorizzazione dei rifiuti in polietilene raccolti;
  • redazione di una guida operativa sulle modalità di stoccaggio dei rifiuti raccolti dalle imbarcazioni da pesca e sulle modalità di conferimento dei predetti rifiuti presso aree attrezzate;
  • attività di divulgazione.