Tursiops truncatus (Montagu, 1821)
PHYLUM/CLASSE | Chordata/Mammalia |
ORDINE | Cetartiodactyla |
FAMIGLIA | Delphinidae |
NOME COMUNE | Tursiope; Bottlenose dolphin |
HABITAT |
La specie abita principalmente zone di piattaforma continentale lungo le coste ma anche in isole ed arcipelaghi dove la piattaforma è presente; viene a volte avvistata anche in zone pelagiche di mare profondo. Si nutre di prede tipiche dell’habitat quali, principalmente, pesci demersali e cefalopodi |
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DISTRIBUZIONE |
E’ una specie cosmopolita distribuita sia in zone tropicali che temperate di tutto il globo. E’ presente in tutto il Mediterraneo ed in Italia sono comuni gli avvistamenti lungo le coste, anche in zone impattate antropicamente. Il tursiope presente nel Mediterraneo sembra sia geneticamente differente dalle popolazioni atlantiche. Nel Mar Adriatico il numero di animali ha subito un declino negli ultimi decenni. In Sicilia la specie si riscontra lungo tutto la costa. Numerosi sono gli avvistamenti nelle aree più studiate come Lampedusa, le Isole Eolie e lo Stretto di Messina. |
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MISURE DI PROTEZIONE |
La specie è inserita negli allegati II e IV della Direttiva Habitat e nell’allegato II della Convenzione di Berna, nell’allegato II del Protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona e nell’allegato II della Convenzione di Bonn. La specie è inclusa nella Convenzione CITES e nell’Accordo ACCOBAMS.
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MOTIVAZIONI |
La popolazione della specie è stata sottoposta, anche in tempi relativamente recenti a diverse pressioni che ne hanno presumibilmente ridotto il numero di individui. |
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PRESSIONI E MINACCE |
Le principali pressioni per il tursiope sono costituite dalle catture accidentali con attrezzi da pesca (F02) sia per piccola pesca sia per strascico; la specie interagisce anche con gli impianti di acquacoltura intorno ai quali trova pesci da cacciare. In generale le sue caratteristiche ecologiche e comportamentali lo mettono a rischio nelle aree costiere sia per una riduzione generale delle prede (J03), sia per l’inquinamento delle acque marine, sia per gli sport nautici a motore (G01). |
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Dati rilevati al |
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Bibliografia | Bearzi G et al. (2012) | |
Foto | Mario Tringali |