Svelata l’origine del SIC marino "Tegnùe" di Chioggia
Dopo alcune decadi di indagini da parte della comunità scientifica finalmente è stata chiarita l’origine di questi substrati duri presenti al largo di Chioggia e ricchissimi di biodiversità; per le caratteristiche di questo habitat nel 2011 l’area è stata promossa a Sito di Importanza Comunitaria (SIC marino IT3250047).
I fondali italiani del Mar Adriatico settentrionale non sono costituiti solo da distese di sabbia e fango, come comunemente si immagina. Nella parte nord-occidentale, poche miglia al largo di Chioggia, sorgono conformazioni rocciose che ospitano habitat acquatici unici. Chiamate in dialetto veneto 'tegnùe', perché trattengono le reti dei pescatori, sono composte da organismi incrostanti che conferiscono a queste bio-costruzioni un aspetto simile alle barriere coralline.
La ricerca, coordinata da Ismar-CNR, ha coinvolto in uno sforzo congiunto anche ISPRA-Chioggia, Università di Padova, OGS di Trieste e Conicet (Argentina) ed è stata pubblicata il 2 maggio u.s. sulla rivista Scientific Reports.
In sintesi è risultato che queste tegnùe si sono sviluppate lungo le strutture morfologiche allungate e sinuose attribuite ad antichi canali fluviali, presenti nella pianura, durante l’ultimo periodo glaciale, circa 20.000 anni fa (formazioni già descritte e mappate nel loro complesso da ISPRA-Chioggia nel 2003). Un campione roccioso si è rivelato in particolare fondamentale: si tratta di un lastrone di sabbia cementata con inglobati gusci di molluschi che hanno consentito di determinare età e caratteristiche del paleoambiente al momento della sua cementazione. Una sorta di 'Stele di Rosetta' che ha permesso di giungere a una nuova visione sull’origine di queste formazioni coralligene nel golfo di Venezia. Le analisi radiometriche al carbonio 14 hanno consentito di datare a circa 9.000 anni fa l’arrivo del mare in questa parte dell’antica pianura pleistocenica e a 7.000 anni fa la sua cementazione, sulla quale i primi organismi biocostruttori hanno attecchito.