Museo centrale del Risorgimento
Roma (16 marzo - 2 giugno 2011), Complesso Monumentale del Vittoriano - Mostra "Alle radici dell'identità nazionale. Italia Nazione Culturale"
La Collezione dei plastici del Servizio Geologico d'Italia riunita e restaurata
La Collezione dei plastici realizzati, dal 1877 fino al 1920, a corredo della Carta Geologica d'Italia dal 1877 fino al 1920, è la più cospicua del genere nel Paese ed una tra le più prestigiose, in quanto produzione di un importante organo nazionale quale il Regio Ufficio Geologico d'Italia. Insieme con le Collezioni Paleontologiche e Lito-mineralogiche (oltre 150.000 campioni e reperti), con la strumentazione tecnica e numerosi cimeli e varie opere d'arte, questa Collezione costituisce eredità del Servizio Geologico d'Italia,oggi custodita dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Storia, arte e rappresentazione geologica trovano nelle 17 opere, ora riunite a formare una Collezione, una testimonianza esemplare delle già approfondite conoscenze geologiche dell'epoca e della volontà di divulgarle. I plastici erano deputati a rappresentare aree importanti per l'economia industriale (Isola d'Elba, Massa Marittima, Alpi Apuane, Montecatini - Val diCecina), per il rischio geologico (Monte Vesuvio, Monte Etna, Provincia di Napoli e Campi Flegrei, Isola d'Ischia, Vulcano laziale) o per peculiarità geologiche-geo-morfologiche (M. Bianco, M. Argentario, M. Soratte). Venivano realizzati in funzione di una rappresentazione della realtà geologica più efficace rispetto a quella delle carte tecniche, di cui erano sempre precise trasposizioni, e utilizzati in contesti decisionali, o anche come strumento di immagine e di diffusione delle conoscenze geologiche italiane in occasione di Esposizioni nazionali ed "universali". Sono quindi testimoni di un'epoca e segno tangibile della volontà di uomini di scienza e di governo, di dotare l'Italia di una conoscenza uniforme del territorio, soprattutto in previsione del suo sviluppo economico ed infrastrutturale. E' proprio con questa consapevolezza che il Museo Centrale del Risorgimento del Complesso del Vittoriano ha richiesto all'ISPRA l'intera collezione per esporla in occasione della mostra celebrativa del 150 ° anno dell'unità d'Italia "Alle radici dell'identità nazionale", incentrata sul tema dell'Italia Nazione Culturale. La mostra di cui fa parte l'esposizione plastici è stata inaugurata il 16 marzo 2011 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Storia, arte e rappresentazione geologica trovano nelle 17 opere, ora riunite a formare una Collezione, una testimonianza esemplare delle già approfondite conoscenze geologiche dell'epoca e della volontà di divulgarle. I plastici erano deputati a rappresentare aree importanti per l'economia industriale (Isola d'Elba, Massa Marittima, Alpi Apuane, Montecatini - Val diCecina), per il rischio geologico (Monte Vesuvio, Monte Etna, Provincia di Napoli e Campi Flegrei, Isola d'Ischia, Vulcano laziale) o per peculiarità geologiche-geo-morfologiche (M. Bianco, M. Argentario, M. Soratte). Venivano realizzati in funzione di una rappresentazione della realtà geologica più efficace rispetto a quella delle carte tecniche, di cui erano sempre precise trasposizioni, e utilizzati in contesti decisionali, o anche come strumento di immagine e di diffusione delle conoscenze geologiche italiane in occasione di Esposizioni nazionali ed "universali". Sono quindi testimoni di un'epoca e segno tangibile della volontà di uomini di scienza e di governo, di dotare l'Italia di una conoscenza uniforme del territorio, soprattutto in previsione del suo sviluppo economico ed infrastrutturale. E' proprio con questa consapevolezza che il Museo Centrale del Risorgimento del Complesso del Vittoriano ha richiesto all'ISPRA l'intera collezione per esporla in occasione della mostra celebrativa del 150 ° anno dell'unità d'Italia "Alle radici dell'identità nazionale", incentrata sul tema dell'Italia Nazione Culturale. La mostra di cui fa parte l'esposizione plastici è stata inaugurata il 16 marzo 2011 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.