World Wildlife Day - Giornata mondiale della fauna selvatica
Il 3 marzo l’ONU celebra il World Wildlife Day, la Giornata mondiale della fauna selvatica che quest’anno ha come focus "Foreste e mezzi di sussistenza: sostegno delle persone e del pianeta".
Nella Tenuta di Castelporziano di Roma, ISPRA collabora con il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica per censire i popolamenti faunistici, seguirne le dinamiche demografiche, fornendo indicazioni per la conservazione e la gestione delle popolazioni di specie selvatiche. La biodiversità si mostra nei suoi complessi equilibri e relazioni sul litorale a pochi passi dalla capitale.
La Tenuta Presidenziale rappresenta un patrimonio ambientale di grandissimo valore per l’Italia e per l’intero bacino del Mediterraneo. In poco meno di 6000 ettari si passa dalla spiaggia bagnata dal Tirreno e protetta dalle antiche dune, alla profumata macchia mediterranea seguita, verso l’interno, dal vasto bosco planiziale e dai boschi umidi costellati di preziose piscine naturali, che in un tempo lontano ricoprivano tutto il litorale tra Toscana e Lazio. In questi ambienti si trova un ricchissimo popolamento vegetale e animale (oltre 1000 specie di piante vascolari e ben più di 5000 specie faunistiche).
La Tenuta ospita circa 1000 daini, oltre 400 caprioli della sottospecie italica, circa 100 cervi (discendenti da individui provenienti dal Parco della Mandria) e numerosi cinghiali (si stima la presenza di 2500-3000 individui) che, a differenza delle popolazioni diffuse in altre zone d’Italia, hanno mantenuto inalterato il loro patrimonio genetico originario. Sono inoltre presenti diverse specie di carnivori come la martora, la faina, il tasso e la volpe, e specie tipiche dell’ambiente mediterraneo, quali l’autoctona lepre italica e l’istrice. Si trovano anche molti anfibi e rettili, tra cui il rospo smeraldino, la raganella e la testuggine di Hermann, e moltissime specie di insetti (oltre 2300) tra cui diversi importanti endemismi. Sono state anche osservate oltre 230 specie ornitiche tra le quali l’averla, la balia, il rampichino, l’upupa, il rigogolo e rapaci diurni come il nibbio bruno, l’aquila minore, lo sparviere , il biancone, il falco pellegrino e il pecchiaiolo nonché specie crepuscolari-notturne come il gufo di palude, l’allocco, la civetta e il barbagianni. La lunga e ancora ben conservata striscia di spiaggia protetta offre poi al Fratino l’ambiente ideale per riprodursi e nidificare, mentre in Italia la specie sta inesorabilmente riducendosi a causa del forte sfruttamento antropico e dell’erosione dei litorali sabbiosi, mentre le zone umide e le aree prative interne assicurano il sostentamento di numerosi trampolieri, anatidi e limicoli.
Documentario Nella Selva di Castelporziano