Uccelli acquatici selvatici e influenza di tipo A
Ricercatori dell’Università di Bologna e dell’ISPRA collaborano alla redazione di un editoriale che commenta i risultati di recenti ricerche sull’ecologia e sui meccanismi di trasmissione interspecie dei virus influenzali di tipo A.
Tra i virus influenzali attualmente noti, quelli di tipo A circolano sia nell’uomo che in altre specie animali. Grazie alla plasticità del genoma i virus influenzali di tipo A possono acquisire rapidamente mutazioni alla base della trasmissione interspecie (spillover). In tale ambito sono gli uccelli acquatici selvatici a occupare un ruolo centrale in quanto serbatoio naturale del pool genetico virale.
In particolare, l’influenza A causa nell’uomo epidemie stagionali ricorrenti e periodiche pandemie, come la cosiddetta “influenza suina” legata all’emergenza nel 2009 di un virus riassortante geni di origine animale e umana.
Esempi di trasmissione interspecie dei virus influenzali di tipo A. Le frecce semplici centrali indicano occasionali spillover di virus aviari da specie selvatiche e/o domestiche di volatili. Le frecce a doppia punta indicano possibili trasmissioni bidirezionali del virus. Le frecce circolari includono specie in cui alcuni sottotipi virali si sono stabilmente adattati e che a loro volta potrebbero innescare ulteriori catene di trasmissione. Il ruolo dei pipistrelli non è ancora stato ben definito. Reprinted from “Ecology of Avian Influenza Viruses in Siberia” with permission from Nova Science Publishers Inc.
Le strategie evolutive naturali hanno a lungo consentito ai virus influenzali di tipo A di perpetuarsi in specie aviarie serbatoio sotto forma di infezioni a bassa patogenicità che possono occasionalmente evolvere nel pollame in forme ad alta patogenicità, rappresentando un rischio potenziale per la sanità pubblica animale e umana. Negli ultimi anni, caratterizzati da rapidi cambiamenti climatici e ambientali, si è osservato un nuovo scenario che vede il crescente coinvolgimento degli uccelli selvatici nell'influenza aviaria altamente patogena causata da virus emersi nel pollame del sud-est asiatico e successivamente diffusisi principalmente attraverso gli uccelli migratori in molte aree dell'Asia, Europa, Africa e America, provocando numeri senza precedenti di decessi nell’avifauna selvatica e crescenti eventi di spillover virale in varie specie di carnivori selvatici −con potenziali ripercussioni sulla conservazione della biodiversità− e devastanti epidemie nel pollame commerciale e da cortile. Il rischio di infezione umana rimane in Europa attualmente basso per la popolazione generale e da basso a moderato per gli individui esposti a questi virus per cause occupazionali o di altro tipo.
Considerata la complessità delle connessioni ecosistemiche, attraverso l’analisi dei contenuti di 6 articoli inclusi in un numero speciale della rivista Microorganisms, questo editoriale intende contribuire alla conoscenza dei fattori ecologici alla base delle dinamiche di trasmissione intra- e interspecifiche di questi virus a RNA commentando evidenze dirette (ricerca del virus) e indirette (ricerca di specifici anticorpi) di infezioni da virus influenzali di tipo A in specie aviarie e di mammiferi, inclusi lavoratori esposti a volatili.
L’Editoriale, pubblicato sulla rivista internazionale Microorganisms è liberamente consultabile o scaricabile in licenza Open Access.
Specie aviarie serbatoio naturale dei virus influenzali di tipo A (Foto di M. Delogu)
L'influenza aviaria minaccia le Galapagos (Leggi l'articolo su la Repubblica.it)
Puntata di Radio Tre Scienza Aviaria: non solo Galapagos 21 Settembre 2023