Foglio geologico 280 “Fossombrone” alla scala1:50.000
Il foglio 280 Fossombrone della Carta Geologica d'Italia alla scala 1:50.000 è in corso di allestimento alla stampa a cura del Servizo Geologico d’Italia - Dipartimento Difesa del Suolo. Le ricerche si sono articolate nelle attività di terreno, nell’analisi, interpretazione ed elaborazione dei dati e dei campioni geologici raccolti. Al foglio geologico stampato è affiancata la relativa banca dati ottenuta digitalizzando in scala 1:25.000 i dati geologici raccolti in scala 1:10.000. Le Note Illustrative del foglio, oltre agli argomenti tradizionali legati alla costituzione e all’evoluzione geologica dell’area, contengono gli elementi più strettamente legati agli aspetti applicativi e ambientali.
Il foglio è articolato in aree geologicamente distinte.
A grandi linee si possono individuare:
- un settore sud-occidentale, con sedimenti di natura prevalentemente carbonatica appartenenti alla successione umbro-marchigiana, costituito dalle anticlinali Monte Paganuccio-Monte Pietralata e dei Monti delle Cesane; queste sono localmente bordate da piani di accavallamento NE vergenti e da sistemi di retroscorrimento. Il termine litostratigrafico più antico, affiorante al nucleo dell'anticlinale Monte Paganuccio-Monte Pietralata, è costituito dalla Formazione del Calcare Massiccio;
- un settore nord-orientale, al margine delle strutture carbonatiche, caratterizzato da successioni cenozoiche torbiditiche ed evaporitiche appartenenti all'avanfossa marchigiana;
- un settore orientale costituito da successioni plio-pleistoceniche marine.
Sono inoltre estesamente diffusi i depositi alluvionali organizzati in vari ordini di terrazzi, con affioramenti ad andamento SW-NE lungo le valli dei fiumi Metauro e Cesano.
Il foglio 280 Fossombrone ricade nel settore esterno dell'Appennino settentrionale ed è caratterizzato dall'ampio intervallo cronostratigrafico (dal Triassico al Recente) registrato nei suoi litotipi sedimentari e da una evoluzione tettonica dei suoi bacini costituenti un ciclo orogenetico completo.
L'area ricade interamente in territorio marchigiano, nelle provincie di Pesaro-Urbino ed Ancona. Interessa la media valle del Fiume Metauro e comprende la dorsale Monte Pietralata-Monte Paganuccio, la dorsale dei monti delle Cesane, il bacino Montecalvo in Foglia-Isola del Piano, la dorsale Colbordolo-Fontecorniale ed il bacino Cartoceto-Serrungarina. L'unità litostratigrafica più antica presente in affioramento è la formazione del Calcare Massiccio (Giurassico inferiore), è scollata dalle sottostanti Anidriti di Burano depostesi durante il Triassico sul basamento ercinico. L'ambiente di deposizione di piattaforma carbonatica articolata e le strutture distensive permo-triassiche indicano che l’area è stata interessata da una tettonica distensiva legata all’individuazione della Tetide. La successiva individuazione ed evoluzione del margine passivo è registrata nel multilayer carbonatico mesozoico-eocenico.
Nell’intervallo Cretacico superiore-Oligocene, rappresentato sul terreno dalle formazioni della Scaglia Bianca, Scaglia Rossa, scaglia variegata e Scaglia Cinerea, diventa significativo il contributo della componente terrigena indice dell'instaurarsi di un regime compressivo che condurrà all'individuazione dell'avanfossa appenninica nel Neogene.Il procedere della deformazione dalla zona interna verso quella più esterna determina lo sviluppo di un sistema complesso di avanfossa migrante verso nord est con associati bacini minori (thrust-top basins).
La deposizione sintettonica dà luogo ad una successione litostratigrafica caratteristica con sviluppo di facies diversificate nei vari bacini neogenici, dove sedimenti pelagici ed emipelagici di avampaese (formazioni del Bisciaro e dello Schlier) sono seguiti dalle coltri torbiditiche di avanfossa di apporto alpino (Formazione Marnoso-Arenacea). Seguono i depositi della fase regressiva del Messiniano medio-superiore rappresentati da depositi evaporitici e di lago-mare (Gessoso-solfifera e Formazione a colombacci).
Chiudono la successione i sedimenti trasgressivi plio-pleistocenici prima della definitiva emersione dell'area. La sedimentazione continentale quaternaria è rappresentata dai depositi fluviali e di versante, e la posizione altimetricamente elevata dei depositi e delle morfologie terrazzate, indicano sollevamenti e una tettonica recente.
Inoltre, alcune evidenze strutturali inducono a pensare che diversi settori siano attualmente interessati da distensione.Il rilevamento geologico di campagna alla scala di 1:10.000, unitamente a dati di pozzi profondi e sismica a riflessione, ha consentito di definire lo stile strutturale dell'area. In particolare, nel settore più esterno, dove affiora la successione neogenica di avanfossa, tale stile è caratterizzato dallo sviluppo di coppie di pieghe anticlinaliche e sinclinaliche tagliate da sovrascorrimenti e retroscorrimenti (pop-up structures). Inoltre la presenza di numerosi livelli di scollamento all'interno dell'intera successione dà luogo a una differenziazione di stili strutturali tra basamento, multilayer carbonatico e sequenze di avanfossa.