Corallium rubrum (Linnaeus, 1758)
PHYLUM/CLASSE | Cnidaria/Anthozoa |
ORDINE | Alcyonacea |
FAMIGLIA | Coralliidae |
NOME COMUNE | Corallo rosso; Red Coral |
HABITAT |
Specie che colonizza zone rocciose e coralligeno dai 5 m (in grotta) ai 500 m di profondità, in zone caratterizzate da scarso idrodinamismo e scarsa sedimentazione. E’ indicatrice della facies (a Corallium rubrum) della biocenosi delle grotte semioscure. |
DISTRIBUZIONE |
Presente in Atlantico (fino alle Isole di Capo Verde), nel Mediterraneo occidentale e centrale, coste greche e turche. In Italia si rinviene nel Mar Tirreno, nello Stretto di Sicilia e nel Mar Ionio. |
MISURE DI PROTEZIONE |
La specie è inserita nell’allegato V della Direttiva Habitat, nell’allegato III della Convenzione di Berna, nell’allegato III del Protocollo SPA/BIO della Convenzione di Barcellona. Lo sfruttamento a fini commerciali è regolamentato sia da Raccomandazioni a livello del mediterraneo (GFCM) sia da decreti Regionali
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MOTIVAZIONI |
Il corallo rosso è caratterizzato da una limitata velocità di crescita delle colonie (circa 1 mm di diametro all’anno). L’eccessivo sfruttamento commerciale negli anni, dovuto all’elevato valore economico della specie, ha determinato un drastico calo della popolazione, una riduzione della taglia media dei popolamenti più superficiali e il depauperamento di numerosi banchi profondi in tutto il Mediterraneo. |
PRESSIONI E MINACCE |
Le principali minacce per il corallo rosso sono rappresentate dalla pesca eccessiva (F02) e dalla pesca illegale (F05). Il cambiamento climatico (M01-M02) e la modificazione dei flussi di corrente, con conseguenti fenomeni di sedimentazione sono dei rischi per la specie. La crescita lenta inoltre rende la specie meno resistente ai disturbi. |
Dati rilevati al | 30 maggio 2015 |
Bibliografia | Cicogna F et al. (1999); Santangelo G & Abbiati M (2001) |
Foto | Simonepietro Canese |