Dalle Alpi alla Calabria, il primo piano coordinato di monitoraggio nazionale del lupo
Da ottobre 2020 a marzo 2021 verranno perlustrate circa 1.000 celle di dieci chilometri quadrati distribuite sull'intero territorio nazionale.
Per la prima volta da quando il lupo è stato protetto, le istituzioni nazionali uniscono le forze per fotografarne distribuzione e consistenza contemporaneamente dalle Alpi alla Calabria, utilizzando disegni di campionamento e protocolli standardizzati avanzati, messi a punto dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Il Ministero dell'Ambiente ha dato mandato a ISPRA di produrre una stima aggiornata della distribuzione e consistenza del lupo a livello nazionale. Per rispondere a questa sfida ambiziosa, ISPRA ha creato un gruppo di lavoro altamente specializzato, che coinvolge zoologi e genetisti, e ha attivato una collaborazione con Federparchi Europarc Italia (la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali) e con il progetto LIFE WolfAlps-EU.