Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale

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Eventi e notizie

27 e 28 settembre torna la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici: l’edizione 2024 di NET - scieNcE Together

dal 27/09/2024 al 28/09/2024
L'edizione 2024 della Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici è dedicata a Maria Skłodowska Curie, pioniera nel campo della radioattività. Un viaggio nella scienza che celebra la prima persona nella storia a vincere due premi Nobel attraverso laboratori, eventi e spettacoli organizzati in Italia e all’estero da dodici enti di ricerca nazionali e università con il progetto NET - scieNcE Together.

Seconda Conferenza SNPA. Fare i conti con l’acqua

dal 26/09/2024 al 27/09/2024 Firenze, Fortezza da Basso,
Gestire l’acqua in una clima che cambia In concomitanza con la ricorrenza dei 30 anni di attività delle Agenzie per la Protezione dell'Ambiente, a compimento del percorso iniziato con i due Convegni preparatori (Rimini novembre 2022 e Roma aprile 2023), il Consiglio Nazionale SNPA ha deciso di tenere la Seconda Conferenza Nazionale del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). Il tema è quello della risorsa idrica vista anche nell’ottica dei cambiamenti climatici, nella cornice della manifestazione ETE Expo (Earth Technology Expo) che vede svolgersi al proprio interno il Festival dell’acqua.

Festival dell’Acqua 2024

dal 26/09/2024 al 28/09/2024 Firenze,
Utilitalia, la Federazione delle imprese di acqua, ambiente ed energia, organizzerà a Firenze dal 24 al 26 settembre l'edizione 2024 del Festival dell’Acqua . La manifestazione proporrà tre giornate di riflessioni e approfondimenti con esponenti della politica, tecnici ed esperti del settore nazionali e internazionali, oltre a eventi e manifestazioni che coinvolgeranno la città di Firenze per riflettere sull’importanza di questa risorsa.

Clima, nuovo record nel 2023: +1,20°C le temperature minime

Ottobre rovente (+3,27°C), a luglio caldo record in Sardegna (48,2°C). Piovosità torna quasi nella media (– 4%), un anno segnato dalle alluvioni Il quadro del clima in Italia nel 2023 elaborato dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente Mai così alte in Italia le temperature minime giornaliere: +1,20 °C l’anomalia registrata nel 2023, la più elevata della serie storica. Mentre salgono i valori di quelle più basse, lo scorso anno risulta il secondo, con   un’anomalia di +1,14 °C,   per temperature medie rispetto al valore climatologico del periodo 1991-2020, dopo il record di +1,23 °C del 2022.   Il 2023 è il decimo anno consecutivo con anomalia positiva rispetto alla media.

Presentazione del Rapporto SNPA "Il clima in Italia nel 2023"

il 11/07/2024 dalle 09:00 alle 13:00 Evento online,
Si è tenuta l'11 luglio la presentazione del Rapporto SNPA “Il clima in Italia nel 2023”. Mai così alte in Italia le temperature minime giornaliere: +1,20 °C l’anomalia registrata nel 2023, la più elevata della serie storica . Mentre salgono i valori di quelle più basse, lo scorso anno risulta il secondo, con   un’anomalia di +1,14 °C,   per temperature medie rispetto al valore climatologico del periodo 1991-2020, dopo il record di +1,23 °C del 2022.   Il 2023 è il decimo anno consecutivo con anomalia positiva rispetto alla media.

Aggiornamento sullo stato di severità idrica in Italia - Aggiornamento del 28 giugno 2024

Gli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici segnalano:  severità idrica alta per il Distretto idrografico della Sicilia, situazione che si protrae da febbraio e che ha portato lo scorso 6 maggio alla dichiarazione di stato di emergenza per la Regione Sicilia da parte del Consiglio dei Ministri  severità idrica media per i Distretti idrografici della Sardegna e dell'Appennino Centrale, con alcune criticità localizzate  severità idrica bassa tendente a media per il Distretto idrografico dell'Appennino Meridionale, con alcune aree in severità idrica media o superiore  condizione di normalità per i Distretti idrografici del Fiume Po, delle Alpi Orientali e dell'Appennino Settentrionale Ulteriori informazioni

Green economy finance 2024

il 19/06/2024 dalle 09:30 alle 13:30 Roma, Europa Experience David Sassoli,
La finanza e le assicurazioni nella transizione verde "Accogliamo con favore quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024 in merito all’obbligo per le imprese di assicurarsi contro i rischi derivanti da eventi catastrofali" ha dichiarato il Direttore generale ISPRA, Maria Siclari, durante la sessione “Fronteggiare i rischi climatici: il ruolo delle assicurazioni”. "Negli ultimi 40 anni in Italia le perdite economiche causate da eventi estremi e disastri naturali si attestano sui 111 miliardi di euro" - ha detto il Direttore generale - "Per affrontare questi rischi, ISPRA mette a disposizione dati ambientali e strumenti come la Piattaforma IdroGEO che consente di verificare il rischio idrogeologico di una specifica area".

Giornata di Studio 30° Anniversario Convenzione UNCCD

il 17/06/2024 dalle 14:30 alle 19:00 Messina - Roma e online,
Il 17 giugno si celebra la Giornata contro la desertificazione e la siccità , “Uniti per la terra. La nostra eredità. Our Future” è il tema scelto per il 2024 e mette in luce il futuro della gestione del territorio: la nostra risorsa più preziosa per garantire la stabilità e la prosperità di miliardi di persone in tutto il mondo. Il 17 giugno 2024 segna anche il 30 °  anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD), l'unico trattato internazionale giuridicamente vincolante sulla gestione del territorio e sulla siccità; una delle tre Convenzioni di Rio insieme al cambiamento climatico e alla biodiversità.

Convenzione ONU per combattere la desertificazione: entro il 2030 dovranno essere recuperati 1 miliardo di ettari di aree degradate

17 giugno: Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità In Italia, il territorio presenta evidenti segni di degrado, che si manifesta in forma diverse, dall’erosione alla salinizzazione, dalla compattazione alla contaminazione e all’impermeabilizzazione. Calcolando i principali indicatori adottati dalle Nazioni Unite per il calcolo delle aree degradate, ovvero lo stato e il trend di copertura del suolo, di produttività e di contenuto di carbonio organico, al 2019 risulta in stato di degrado il 17,4% della superficie nazionale. Le aree si distribuiscono lungo tutto il territorio. A livello globale, con un’immagine sintetica proposta dalla Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (UNCCD), ogni secondo l’equivalente di quattro campi da calcio di terreno sano viene degradato, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno e sono già stati promossi impegni per il recupero di 1 miliardo di ettari di aree degradate entro il 2030. Tra le iniziative politiche più rilevanti, i paesi del G20 hanno dichiarato la volontà di arrivare a dimezzare le aree degradate entro il 2040.

Giornata della desertificazione e della siccità 2024

17/06/2024
La desertificazione, il degrado del territorio e la siccità sono tra le sfide ambientali più urgenti del nostro tempo, con oltre il 40% di tutta la superficie terrestre nel mondo già considerata degradata. Una terra sana non solo ci fornisce quasi il 95% del nostro cibo, ma molto di più: ci veste e ci protegge, ci offre lavoro e mezzi di sussistenza e ci protegge dal peggioramento di siccità, inondazioni e incendi. Eppure, ogni secondo, un equivalente di quattro campi da calcio di terreni sani subiscono un degrado, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno. La Giornata contro la desertificazione e la siccità si celebra ogni anno il 17 giugno, “Uniti per la terra. La nostra eredità. Il nostro futuro” è il tema scelto per il 2024 e mette in luce il futuro della gestione del territorio: la nostra risorsa più preziosa per garantire la stabilità e la prosperità di miliardi di persone in tutto il mondo.

L’innalzamento del livello del mare: una minaccia per le zone umide mediterranee

I cambiamenti climatici di origine antropogenica alla base dell’innalzamento del livello del mare degli ultimi decenni: in uno studio gli effetti sulle zone umide costiere del Mediterraneo importanti per lo svernamento degli uccelli acquatici L’innalzamento del livello del mare è solo uno degli effetti correlati al riscaldamento climatico globale di origine antropogenica in atto. Il bacino del Mediterraneo secondo il sesto rapporto dell’IPCC , con i suoi 46000 km di coste, è ritenuto un'area particolarmente vulnerabile (hot-spot) ai cambiamenti climatici con conseguenze difficilmente prevedibili in termini sociali, economici e ambientali.

Siccità: poca acqua o troppa sete?

il 05/06/2024 dalle 11:00 alle 13:00 Webinar,
Il webinarsi terrà il 5 giugno, data in cui si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, e vedrà la partecipazione di esperti del settore offrire una panoramica multidisciplinare sul problema della siccità. Il tema di quest'anno è "Desertificazione, siccità e ripristino del suolo", un argomento di cruciale importanza data la crescente crisi climatica e ambientale. Azioni concrete e collaborative a livello globale sono essenziali per costruire un futuro sostenibile e resiliente per tutti. Celebrare questa giornata ci ricorda che la salute del nostro pianeta dipende dalle nostre scelte e azioni quotidiane, e che ognuno di noi ha un ruolo da svolgere nella protezione dell'ambiente.

Giornata Mondiale dell’Ambiente 2024

05/06/2024
La Giornata Mondiale dell’Ambiente si celebra dal 1972 e rappresenta il principale veicolo delle Nazioni Unite per incoraggiare la consapevolezza e l’azione a livello mondiale a favore dell’ambiente. La giornata del 2024, ospitata dall'Arabia Saudita, si concentra sul ripristino del territorio, sulla desertificazione e sulla resilienza alla siccità con lo slogan “La nostra terra. Il nostro futuro. Siamo #GenerationRestoration.” Secondo la Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione, fino al 40% del territorio del pianeta è degradato, colpendo direttamente metà della popolazione mondiale e minacciando circa la metà del PIL globale (44 trilioni di dollari). Il numero e la durata dei periodi di siccità sono aumentati del 29% dal 2000: senza un’azione urgente, entro il 2050 la siccità potrebbe colpire oltre tre quarti della popolazione mondiale.

Azioni di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici

28/05/2024 Genova,
L’Aula Meridiana dell’Università di Genova ospita l’evento di lancio dell’Academy"Azioni di adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici", sviluppata nell’ambito dell’Azione ONE-STOP-SHOP ACADEMY prevista nel Piano di adattamento Action Plan Genova 2050. L'Academy mira al rafforzamento delle competenze sulle tematiche cross settoriali rispetto al cambiamento climatico e al valore dell’adattamento trasformazionale in ambito urbano. L’obiettivo è far maturare nei partecipanti una   comprensione approfondita e competenze tecnico-operative circa le misure da adottare per ridurre e compensare gli impatti negativi del cambiamento climatico, significativi per gli aspetti sociali, ambientali e di governance.

Eventi idrici estremi e popolazioni indigene

20/05/2024 Bali,
In che modo le conoscenze possono supportare le misure di adattamento climatico? In occasione del 10° World Water Forum di Bali, il padiglione Water4All ospita il 20 maggio 2024 l’evento collaterale organizzato nell’ambito del progetto  SD-WISHEES , di cui ISPRA è partner, dedicato al tema degli eventi idrici estremi e del loro impatto sul patrimonio culturale e naturale. I partner di progetto si confronteranno con gli esperti delle popolazioni delle aree colpite dall'erosione, delle inondazioni o dalla siccità sui percorsi di innovazione utili all'adattamento climatico e sul tema della rimozione delle barriere degli investimenti in questo settore.

Emergenza alluvioni, frane e siccità: il ruolo dell’ingegneria naturalistica e NBS - Nature Based Solutions

il 16/05/2024 dalle 10:30 alle 16:00 Roma, sede ISPRA, via Vitaliano Brancati 48,
"Per risultati efficaci occorre interoperabilità, necessari interventi integrati e l'ingegneria naturalistica è partner importante in un percorso verso una corretta pianificazione dei territori" - ha detto il Direttore generale ISPRA, Maria Siclari, intervenuta oggi al workshop organizzato da AIPIN e ISPRA sul tema del dissesto idrogeologico e del cambiamento climatico quali concause delle frequenti emergenze, dei gravi danni e delle numerose vittime che si registrano ogni anno. "La conoscenza gioca un ruolo fondamentale: ISPRA ha censito 622 mila frane, 2/3 del contesto europeo, Rendis 25 mila interventi, il cui 30% ricade su Rete Natura 2000. Senza dati scientificamente validati, non possono attuarsi interventi utili alla mitigazione del rischio idrogeologico" - ha aggiunto il Direttore generale.

Emissioni di gas serra: trend in diminuzione in quasi tutti i settori, ma i livelli nazionali sono ancora in crescita. Determinante l’aumento costante dei trasporti stradali

Online l’ultima edizione della pubblicazione ISPRA “Le emissioni di gas serra in Italia. Obiettivi di riduzione al 2030” E’ in diminuzione il trend delle emissioni di gas serra che, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio, nel 2022 segnano un - 21% dal 1990.   Nonostante l’andamento positivo, le emissioni di gas serra in Italia negli ultimi due anni continuano però a crescere e raggiungono nel 2022 un totale pari a 413 milioni di tonnellate di CO 2 equivalente (+0.4% rispetto al 2021).  Determinante l’aumento costante del settore trasporti, le cui emissioni provengono per oltre il 90% dal trasporto stradale, che rispetto all’anno precedente segna un +5% e conferma un trend che non conosce pause e supera il 7% dal 1990, valore in controtendenza rispetto a quelli di tutti gli altri settori economici che al contrario registrano marcate riduzioni, ad eccezione dei rifiuti che rappresentano circa il 5% al totale nazionale.

Le emissioni in atmosfera. Focus sul settore industriale

il 09/05/2024 dalle 09:30 alle 13:30 Roma, Sala del Chiostro - Facoltà di Ingegneria, Università Sapienza, Via Eudossiana, 18/Online,
Online l’ultima edizione della pubblicazione ISPRA “Le emissioni di gas serra in Italia. Obiettivi di riduzione al 2030”. E’ in diminuzione il trend delle emissioni di gas serra   che, grazie alla crescita negli ultimi anni della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e al passaggio all’uso di combustibili a minor contenuto di carbonio,   nel 2022 segnano un - 21% dal 1990.   Nonostante l’andamento positivo,   le emissioni di gas serra in Italia negli ultimi due anni continuano però a crescere e raggiungono nel 2022 un totale pari a 413 milioni di tonnellate di CO 2   equivalente (+0.4% rispetto al 2021). Determinante l’aumento costante del settore trasporti, le cui emissioni provengono per oltre il 90% dal   trasporto stradale, che rispetto all’anno precedente segna un +5% e conferma un trend che non conosce pause e   supera il 7% dal 1990, valore in controtendenza rispetto a quelli di tutti gli altri settori economici che al contrario registrano marcate riduzioni, ad eccezione dei rifiuti che rappresentano circa il 5% al totale nazionale.

G7 Clima, Energia e Ambiente: approvata la Carta di Venaria, da stop a carbone a sostegno a rinnovabili e Africa

dal 28/04/2024 al 30/04/2024 Torino, Reggia di Venaria,
I ministri dell'ambiente, del clima e dell’energia del Gruppo dei sette principali paesi industrializzati (G7), al termine del loro incontro, svolto a Torino dal 29 al 30 aprile 2024, hanno approvato un comunicato finale in cui riaffermano la loro determinazione ad attuare gli impegni assunti nell’ambito dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, del Quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal (GBF) e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sfruttando le sinergie ed evitando i compromessi.

Effetti dei mutamenti climatici nel territorio del Parco Delta Po

il 22/04/2024 dalle 09:30 alle 13:00 Ravenna/online,
Il cambiamento climatico sta progressivamente accentuando i suoi effetti con fenomeni sempre più significativi ed impattanti sulle nostre vite e sull'ambiente. L'innalzamento delle temperature dell'aria e delle acque marine, la siccità sempre più pronunciata ed i recenti devastanti fenomeni alluvionali hanno interessato le aree interne e la costa condizionando decisamente l'economia e la biodiversità nel territorio del Parco del Delta del Po.

Che tempo farà? Incertezze nelle previsioni meteorologiche

19/04/2024 Roma, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone,
Quante volte abbiamo sentito parlare di previsioni del tempo “sbagliate”. Si tratta di errori o piuttosto di un’incertezza che accompagna necessariamente lo studio dell’atmosfera e del clima? Supercalcolatori, modelli matematici e osservazioni ci consentono oggi di prevedere il tempo che farà con sempre maggior precisione. Eppure è compito della scienza saper gestire e comunicare l’incertezza ai decisori politici e al grande pubblico, soprattutto davanti alla grande sfida dei cambiamenti climatici.

La misura del livello del mare

il 17/04/2024 dalle 10:00 alle 13:30 Goro (FE),
Il livello del mare in epoca di cambiamento climatico, gli strumenti per la sua misurazione, la valutazione dell’erosione del litorale, la subsidenza e i rischi per la costa emiliano-romagnola sono i temi al centro del seminario intitolato “Livello medio mare: ricadute sul territorio”, organizzato da Arpae. L'incontro presenta una riflessione sugli ultimi studi tecnico-scientifici svolti in Emilia-Romagna e nel Nord Adriatico.

Salute, ambiente e cambiamenti climatici. Prospettiva 2030

12/04/2024 Bologna,
"Le strategie ambientali nelle grandi città richiedono approccio integrato tra i diversi settori che vanno affrontati contemporaneamente. Il 2030 è dietro l'angolo: cambiamo i nostri stili di vita in città" - ha dichiarato il Presidente ISPRA, Stefano Laporta, intervenuto al congresso. L'evento ha affrontato il tema dello stretto legame tra cambiamenti climatici, inquinamento e salute, evidenziando come la cura dell’ambiente costituisca un mezzo essenziale per la promozione la salute.

Fonti Alternative e Climate Change

11/04/2024 Evento online,
Rinnovabili, Idrogeno, Nucleare: la Nuova Energia “Nel nostro Paese le conseguenze del cambiamento climatico sono evidenti. Per mitigarne gli effetti, l’Italia si è posta l’ambizioso obiettivo di superare entro il 2030 il 40% di energia rinnovabile sul consumo finale lordo. Per raggiungerlo, é fondamentale una grande sinergia tra mondo produttivo e istituzioni per realizzare impianti complessi in breve tempo.” ha dichiarato il Direttore Generale ISPRA, Maria Siclari, intervenuta oggi al Talk Fonti Alternative e Climate Change di RCS Acadmy.

Festival della Green Economy

dal 05/04/2024 al 07/04/2024 Parma,
Si terrà a Parma dal 5 al 7 aprile il  Festival della Green Economy. Il 5 aprile nella sessione " Non ci sono più le mezze stagioni. Cambiamento climatico e adattamento nel bacino del fiume Po" interverrà un ricercatore ISPRA con l'intervento su "Il clima in Italia: precipitazioni e risorsa idrica, cosa sta succedendo?"

Giornata Mondiale dell’Acqua. In Italia nel 2023 ridotta del 18% la disponibilità di acqua rispetto alla media annua calcolata dal 1951

22/03/2024
Siccità, record di precipitazioni e alluvioni. Situazione migliore rispetto al 2022 Le analisi dell’ISPRA sulla disponibilità di risorsa idrica nazionale La disponibilità di risorsa idrica nell’anno 2023 conferma il trend negativo registrato da diversi anni in Italia, anche se come mostrato dalle stime del BIGBANG (il modello idrologico nazionale realizzato dall’ISPRA) può considerarsi un anno in ripresa rispetto al 2022.

Giornata Mondiale dell’Acqua. In Italia nel 2023 ridotta del 18% la disponibilità di acqua rispetto alla media annua calcolata dal 1951

Siccità, record di precipitazioni e alluvioni. Situazione migliore rispetto al 2022 Le analisi dell’ISPRA sulla disponibilità di risorsa idrica nazionale La disponibilità di risorsa idrica nell’anno 2023 conferma il trend negativo registrato da diversi anni in Italia, anche se come mostrato dalle stime del BIGBANG (il modello idrologico nazionale realizzato dall’ISPRA) può considerarsi un anno in ripresa rispetto al 2022. Nel nostro Paese la disponibilità di risorsa idrica per l’anno 2023 è stimata in 112,4 miliardi di metri cubi, a fronte di un valore di precipitazione totale di 279,1 miliardi di metri cubi. Nel corso dell’anno si è comunque manifestata una certa ripresa rispetto al 2022, anno in cui la disponibilità di risorsa idrica ha raggiunto 67 miliardi di metri cubi, il minimo storico dal 1951 e corrispondente a circa il 50% della disponibilità annua media (137,8 miliardi di metri cubi), calcolata sul periodo 1951–2023.