Breccia dorata
Collezione | Pescetto |
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Type | Breccia dorata |
Denominazione | Breccia dorata |
Classificazione petrologica | marmo |
Provenienza | Italia » Toscana » Montagnola Senese |
Forma e dimensioni | parallelepipedo 20 x 10 x 5 cm |
Numero inventario | 399.D |
Pietra ornamentale caratterizzata da un aspetto piuttosto variabile. La varietà più comune possiede un fondo di colore giallastro, giallo-rossastro, rosso-violaceo o grigio, contenente macchie (clasti) giallo dorate, grigie o nere, di forma da angolosa ad arrotondata, aventi dimensioni da millimetriche a centimetriche. Assai rara è una varietà simile alla precedente, ma con le macchie gialle contornate da una sottile linea rossa. Un altro tipo relativamente frequente possiede un fondo di colore giallo-rossastro, bruno-violaceo o grigio, contenente macchie rosate, rosse o brune. Relativamente raro è un tipo simile al precedente, ma con fondo rosato e macchie rosso corallo. La varietà detta "Breccia color di rosa" possiede un fondo rossastro contenente macchie grigio chiare chiazzate di rosso-violaceo.
La denominazione del litotipo si riferisce al colore caratteristico. Talora, la Breccia dorata è stata definita anche "oleosa" perché i toni del giallo possono risultare simili a quelli dell'olio.
Dal punto di vista petrologico, in realtà , la Breccia dorata è una varietà del litotipo noto come Giallo di Siena.
La Breccia dorata è una breccia di versante (roccia sedimentaria clastica), successivamente sottoposta a metamorfismo di basso grado. I clasti sono composti in prevalenza da calcite microcristallina (sparite) e in subordine da quarzo cristallino. La matrice ha composizione mineralogica analoga a quella dei clasti. Il cemento è costituito prevalentemente da calcite micro- o criptocristallina. La roccia è attraversata da suture stilolitiche e vene riempite da limonite o ematite. Meno frequenti sono le venature contenenti calcite microcristallina. Talora possono essere presenti vene o noduli di calcedonio.
I costituenti mineralogici fondamentali della roccia sono calcite e quarzo. Costituenti mineralogici accessori sono: plagioclasio, muscovite, sericite, limonite (responsabile delle colorazioni sui toni del giallo della roccia), ematite e rutilo (responsabili delle colorazioni sui toni del rosso).
La Breccia dorata è un litotipo piuttosto raro. Essa venne introdotta a Roma agli inizi del III sec. d.C. (sotto la dinastia dei Severi) e il suo uso si protrasse fino all'epoca tardo-imperiale. Il litotipo si diffuse prevalentemente nell'Italia centrale (Lazio centrale). Il suo riutilizzo è documentato almeno fino al XVII secolo (principalmente per colonne e lastre di rivestimento).
Gli impieghi e reimpieghi conosciuti di questo litotipo sono pochi: si tratta di elementi portanti (piccole colonne) e rivestimenti (tarsie e lastre parietali; mattonelle e lastre pavimentali).
La Breccia dorata proviene da vari siti della Montagnola Senese. Essa costituisce dei livelli e delle tasche di limitato spessore all'interno del litotipo noto come Giallo di Siena.