Confronto interlaboratorio ISPRA IC044 sulle “Misure delle frazioni PM10 e PM2,5 del materiale particolato nell’aria ambiente”
Il 30 maggio è cominciato il confronto interlaboratorio IC044 per le misure di PM10 e PM2,5 nell’aria ambiente organizzato da ISPRA che vedrà impegnata fino al 27 giugno la strumentazione di 17 Agenzie per la protezione dell’ambiente regionali e provinciali per la misura di tali parametri con il metodo di riferimento fissato dal D.Lgs. n.155/2010 e s.m.i. di recepimento della Direttiva 2008/50/CE.
L’organizzazione di confronti interlaboratorio sulle diverse tipologie di misure ambientali rientra nell’ambito delle attività istituzionali dell’Istituto finalizzate ad assicurare l’omogeneità delle attività di monitoraggio su tutto il territorio nazionale.
Il confronto sulle misure di PM10 e PM2,5 di quest’anno è organizzato presso la sede dei laboratori ISPRA di Castel Romano in un’area appositamente allestita per accogliere la strumentazione delle Agenzie partecipanti.
Obiettivo del confronto è comparare i dati di misura di PM10 e PM2,5 ottenuti con il metodo di riferimento gravimetrico da ISPRA – Area Metrologia - Sezione Laboratorio Nazionale di Riferimento per la Qualità dell’Aria e dalle diverse Agenzie, permettendo così di valutare eventuali discrepanze e di verificare l’efficacia delle procedure di QA/QC definite dal DM 30/3/2017 utilizzate per assicurare la qualità dei risultati di misura. Lo scopo principale di questi confronti è infatti quello di fornire ai partecipanti l’evidenza oggettiva dell’affidabilità dei dati di misura da essi prodotti, confrontandosi con le prestazioni fornite dagli altri partecipanti e dal Laboratorio Nazionale di Riferimento.
La valutazione delle prestazioni consente ai partecipanti di tenere sotto controllo le procedure di misura e di intraprendere, qualora il confronto evidenzi eventuali carenze strumentali o procedurali, le necessarie azioni di rimedio, nell’ottica di conseguire un miglioramento armonizzato sull’intero territorio nazionale delle prestazioni delle reti di monitoraggio ed assicurare la comparabilità dei dati di monitoraggio della qualità dell’aria a livello nazionale.
Questo esercizio rientra nell’ambito del programma annuale di confronti interlaboratorio della qualità dell’aria predisposto da ISPRA in collaborazione dell’apposita Rete dei Referenti tematica delle Agenzie ambientali RR TEM VI/08 per l’Assicurazione e il Controllo di Qualità delle reti di monitoraggio della qualità dell’Aria , istituita dal Consiglio SNPA nell’ambito delle attività di omogeneizzazione tecnica.
Per quanto concerne le misure per la qualità dell’aria, ISPRA, in qualità di Laboratorio Nazionale di Riferimento, con l’accreditamento ISO17025 per le misure di qualità dell’aria e con l’organizzazione dei circuiti interlaboratorio ottempera a quanto previsto dall’art.17 del D.Lgs. 155/2010, come modificato dal D.Lgs. n.250/2012, che affida a ISPRA il compito di organizzare e realizzare programmi di affidabilità e di assicurazione della qualità delle misure a livello nazionale e richiede al contempo alle istituzioni che gestiscono le reti di monitoraggio di partecipare a tali programmi. A sua volta il Laboratorio Nazionale di Riferimento della Qualità dell’Aria di ISPRA confronta e verifica periodicamente in apposite campagne di interconfronto il proprio metodo di misura con quello del Laboratorio di Riferimento Europeo (ERLAP) del Joint Research Centre della Commissione Europea risultando, sia per le misure di PM10 e PM2,5 che per gli inquinanti gassosi, sempre tra i migliori a livello europeo, come riportato nei rapporti del Joint Research Centre (anno 2017 EUR29271, 2015 EUR28107, 2014 EUR27199 etc.) scaricabili dal sito internet http://publications.jrc.ec.europa.eu/repository.
I risultati dello studio elaborati da ISPRA permetteranno quindi di verificare la comparabilità delle misure di PM10 e PM2,5 a livello nazionale.