Progetto Ghost Cities – I paesi Fantasma
Sono molti i piccoli centri o borghi nel territorio italiano abbandonati in tempi storici (Ghost cities). Paesi e borghi diventati memoria di un vissuto intriso di storie personali e comunitarie ai più sconosciute. Molti di questi luoghi costituiscono un’enorme ricchezza per il patrimonio culturale, per la loro storia appunto, per le strutture urbanistiche di pregio, ma anche perché talvolta essi rappresentano degli indicatori ambientali della vulnerabilità, geologico-idraulica, del territorio italiano. Le Ghost cities, tuttavia, sono in realtà poco conosciute al grande pubblico; le informazioni riguardo le cause dell’abbandono talvolta sono lacunose, inoltre risulta mancare un loro censimento a livello nazionale.
Il Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia ha ideato il Progetto Ghost Cities con la finalità di effettuare un censimento a livello nazionale, che vede ogni sito collocato e georeferenziato su di un Sistema Geografico Infomativo che prevede la gestione di queste informazioni in un database relazionale. In tale banca dati ciascun sito è corredato di una scheda descrittiva con brevi riporti di inquadramento geografico, geologico e storico, oltre alla descrizione delle cause che hanno determinato il loro abbandono.
Il tentativo di valutare il ruolo che le componenti legati al territorio fisico, con particolare attenzione alla pericolosità geologico-idraulica, hanno svolto in questo processo di abbandono, rappresenta un punto focale di questo progetto.
La ricerca inoltre vuole portare all’attenzione del grande pubblico come la pericolosità geologico-idraulica, rappresenti, ieri come oggi, l’elemento determinante per la sopravvivenza di molti piccoli borghi che per la loro collocazione geografica hanno necessità più di altri luoghi una costante cura del loro territorio.
Il tema della pericolosità geologico-idraulica e delle sue implicazioni non solo sui piccoli borghi, ma ormai sull’intero territorio nazionale, e non solo, ci richiama tutti a un cambio di modello che deve vedere il territorio come un bene da usare, compatibilmente con il mantenimento del suo delicato equilibrio, e non un bene da sottoporre a continua usura.
Il 16 dicembre 2021 ISPRA, insieme a SIGEA, alla Società Geografica Italiana e al Consiglio Nazionale dei Geologi, organizza una Giornata di Studio, su questo tema, la prima del secondo Ciclo delle Giornate di Geologia e Storia.