Anche ISPRA tra i big della ricerca internazionale che sono risultati vincitori di progetti europei per la conservazione della Biodiversità
Dal 20 al 22 febbraio si è svolto a Roma il kick-off meeting che ha visto riuniti i 14 partner (provenienti da 7 paesi) coinvolti nell’ambizioso progetto Wolfness: l’Università La Sapienza, l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, l’Istituto di Ecologia Applicata, la Fondazione Edmund Mach ed il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano (Italia), l’Università di Lubiana (Slovenia); le Università di Lunds e di Gothenburg (Svezia); il CIBIO/InBIO (Portogallo), l’Università di Leipzig; e l’Istituto Senckenberg Gesellschaft für Naturforschung (Germania); l’Università di León, l’Estacion Biologica de Donana (Spagna); l’Università di Koc (Turchia).
In questa prima riunione si sono avviate le attività di coordinamento di quella che vuole essere la prima e imponente rete internazionale creata per approfondire le conoscenze sulla biologia, sull’ecologia, sul pool genico del lupo in Europa, nonché sulle conseguenze dei conflitti fra lupo e attività umane, con un focus particolare sul problema dell’ibridazione di natura antropogenica.
Ciò permetterà non solo di identificare adeguate linee giuda, basate sulle più innovative e recenti tecniche di analisi, per una consapevole e duratura strategia di conservazione del predatore ed una migliore coesistenza con l’uomo, ma anche di comprendere come quest’affascinante specie possa reagire ai cambiamenti climatici ed ambientali in corso.
Questo team internazionale e multidisciplinare, che riunisce ricercatori fra i più noti ed esperti nel settore, sarà sicuramente garanzia per la riuscita del progetto.