Prodotti e servizi
L’impianto pilota è stato allestito ed autorizzato dalla Regione Toscana per la conduzione di prove sperimentali di trattamento di sedimenti marini e fluviali contaminati, in occasione di recenti progetti europei.
La funzione principale del processo è quella di separare quantitativi sperimentali di sedimenti (alcuni metri cubi) provenienti da aree portuali e marino-costiere, per poi intervenire successivamente sulle matrici separate con trattamenti di tipo chimico-fisico e/o biologico e valutare la qualità ambientale delle diverse frazioni separate/trattate. Le specifiche attività di trattamento vengono applicate al fine di studiare la fattibilità e l’efficienza dei differenti trattamenti.
Il sedimento conferito all’impianto e le frazioni separate possono avere diverse caratteristiche qualitative e diverso grado di contaminazione e quindi talvolta il solo trattamento meccanico applicato può non essere sufficiente per il riutilizzo previsto. Possono quindi essere applicati ulteriori trattamenti consistenti in tecniche di soil-washing o processi chimico-fisici e biologici più complessi (ossidoriduzioni, bio-remediation, etc.), come riportato nel seguente schema.
Flow chart attività sperimentali
Recenti utilizzi dell’impianto pilota hanno portato alla redazione di alcuni elaborati tecnico-scientifici e pubblicazioni, tra cui:
- Linee guida Progetto “SEDITERRA “Linee guida per il trattamento sostenibile dei sedimenti dragati nell’area Marittimo.”
- Linee Guida Progetto GRRinPORT “Piano d'azione per la gestione sostenibile dei rifiuti portuali”.
- Recovery strategies of contaminated marine sediments: A Life Cycle Assessment. Sustainability 2021. F.Pasciucco, I.Pecorini, S. Di Gregorio, F.Pilato, R.Iannelli.
- Quality assessment of the solid matrix obtained after a process of mechanical separation of harbour sediments. Aquatic Ecosystem Health and Management, 8(2):209-219.
- Valutazione della qualità di matrici solide e liquide risultanti da processi di trattamento meccanico di sedimenti dragati. Biologia Marina Mediterranea (2007), 14 (1): 192-196.