Un quadro di plastica. I rifiuti e le plastiche in mare
La problematica relativa alla presenza dei rifiuti marini è emersa soprattutto nell’ultimo decennio. Dal programma di monitoraggio effettuato dall’Italia per l’attuazione della Direttiva Quadro sulla Strategia per l'Ambiente Marino (Direttiva 2008/56/CE, cosiddetta ‘Strategia Marina’) è possibile derivare una prima fotografia sulla quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, sui fondali marini e nella colonna d’acqua. L’obiettivo del convegno è quello di evidenziare l’importante legame tra governance e ricerca scientifica per affrontare la problematica emergente dei rifiuti marini e soprattutto della plastica nei nostri mari.
- https://development.isprambiente.gov.it/it/archivio/eventi/2019/10/un-quadro-di-plastica.-i-rifiuti-e-le-plastiche-in-mare
- Un quadro di plastica. I rifiuti e le plastiche in mare
- 2019-10-09T09:45:00+01:00
- 2019-10-09T13:30:00+01:00
- La problematica relativa alla presenza dei rifiuti marini è emersa soprattutto nell’ultimo decennio. Dal programma di monitoraggio effettuato dall’Italia per l’attuazione della Direttiva Quadro sulla Strategia per l'Ambiente Marino (Direttiva 2008/56/CE, cosiddetta ‘Strategia Marina’) è possibile derivare una prima fotografia sulla quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, sui fondali marini e nella colonna d’acqua. L’obiettivo del convegno è quello di evidenziare l’importante legame tra governance e ricerca scientifica per affrontare la problematica emergente dei rifiuti marini e soprattutto della plastica nei nostri mari.
- Quando il 09/10/2019 dalle 09:45 alle 13:30 (Europe/Berlin / UTC100)
- Dove Roma, Centro Congressi Roma Eventi
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"I 6 anni di intenso lavoro di monitoraggi e campionamenti, non sarebbe stato possibile senza lavoro di squadra con il Sistema, per portare il mare al centro dell'attenzione di Istituzioni e cittadini", è quanto dichiarato dal Presidente Ispra e Snpa, Stefano Laporta.
La Direttiva sulla Strategia Marina è uno strumento importante che ha favorito la sinergia tra diversi stakeholders. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) come autorità competente, l’ISPRA come istituto tecnico di riferimento e le Agenzie (SNPA) come rete operativa sono in grado di garantire l’attuazione della Direttiva in tutto il suo processo adattativo.
Le azioni di gestione individuate per l’adempimento della Direttiva sono accuratamente pianificate, applicate e verificate ad intervalli prestabiliti e modificate a seguito dei risultati di verifica che emergono dalle azioni di monitoraggio e delle rilevanze scientifiche derivanti dai progetti di ricerca.
Gli interventi del convegno metteranno in evidenza il ruolo di regia del MATTM, autorità competente nell’attuazione della direttiva, nel promuovere le azioni per la protezione del mare, anche dai rifiuti marini, ed il ruolo del Reparto Ambientale Marino (RAM) delle Capitanerie di Porto.
Saranno presentate le azioni legate alla governance che con il supporto di ISPRA si stanno attuando nelle diverse sedi decisionali sia in ambito europeo sia in ambito internazionale.
Saranno illustrati le attività e i risultati dei numerosi progetti di ricerca in cui sia ISPRA sia il MATTM sono coinvolti con l’obiettivo di ridurre le lacune conoscitive sull’impatto della plastica in mare.
Le Agenzie Regionali per l’Ambiente che compongono, con ISPRA, il Sistema Nazionale di Protezione Ambientale, presenteranno i risultati ottenuti dal programma di monitoraggio nazionale sui rifiuti marini che viene condotto ai sensi della Direttiva sulla Strategia Marina. Infine, un’Area Marina Protetta – quella di Punta Campanella - rappresenterà la positiva collaborazione con il mondo della pesca per la lotta ai rifiuti in mare.
Il convegno evidenzierà come siano imprescindibili, in questo processo, l’autorevolezza del dato, la comunicazione al cittadino, il contributo degli esperti ed il coinvolgimento degli utilizzatori del mare. Inoltre, evidenzierà come la standardizzazione delle metodologie, il miglioramento sistematico della capacità analitica, il continuo aggiornamento e la formazione siano alla base di un processo di monitoraggio e valutazione che deve indirizzare correttamente le politiche ambientali e i programmi di misure, cuore di questa Direttiva.
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