“Metodologie per il rilevamento e la classificazione dello stato di qualità ecologico e chimico delle acque con particolare riferimento all’applicazione del decreto legislativo 152/99” PTTA programma PR. 1A
- https://development.isprambiente.gov.it/it/archivio/eventi/anno-2005/convegno-metodologie-acque
- “Metodologie per il rilevamento e la classificazione dello stato di qualità ecologico e chimico delle acque con particolare riferimento all’applicazione del decreto legislativo 152/99” PTTA programma PR. 1A
- 2005-01-01T09:00:00+01:00
- 2005-01-01T15:00:00+01:00
- Quando il 01/01/2005 dalle 09:00 alle 15:00 (Europe/Berlin / UTC100)
- Dove Roma
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Roma, 6 - 7 dicembre 2005, APAT, via Curtatone 3, Sala Fazzini
Durante il Convegno verranno presentati i risultati conseguiti nel Progetto “Metodologie per il rilevamento e la classificazione dello stato di qualità ecologico e chimico delle acque con particolare riferimento all’applicazione del decreto legislativo 152/99” PTTA programma PR. 1A, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e coordinato da APAT.
Le ricerche sviluppate dal Progetto danno un significativo contributo su alcuni temi sensibili riferiti alla valutazione della qualità delle acque marino costiere, al contributo dei sedimenti sulla qualità ecologica dei corpi idrici, ai criteri per definire una rete di monitoraggio delle acque sotterranee ancora non adeguatamente monitorate in alcune regioni italiane.
Non è possibile effettuare ulteriori iscrizioni
Durante il Convegno verranno presentati i risultati conseguiti nel Progetto “Metodologie per il rilevamento e la classificazione dello stato di qualità ecologico e chimico delle acque con particolare riferimento all’applicazione del decreto legislativo 152/99” PTTA programma PR. 1A, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e coordinato da APAT.
Le ricerche sviluppate dal Progetto danno un significativo contributo su alcuni temi sensibili riferiti alla valutazione della qualità delle acque marino costiere, al contributo dei sedimenti sulla qualità ecologica dei corpi idrici, ai criteri per definire una rete di monitoraggio delle acque sotterranee ancora non adeguatamente monitorate in alcune regioni italiane.
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