Circuito di Interconfronto ISPRA IC028 sulle “Misure delle frazioni PM10 e PM2,5 e metalli del materiale particolato nell’aria ambiente”
Il 26 febbraio è cominciato il circuito d’interconfronto IC028 per le misure di PM10 , PM2,5 e metalli nell’aria ambiente organizzato da ISPRA che vedrà impegnati fino al 26 marzo i laboratori mobili e la strumentazione di venti Agenzie per la protezione dell’ambiente regionali e provinciali.
Questo esercizio rientra nell’ambito del programma annuale di circuiti interlaboratorio predisposto da ISPRA in collaborazione della Rete dei Referenti delle Agenzie ambientali, istituita dal Consiglio Federale delle Agenzie nell’area di attività “Armonizzazione metodi di analisi, campionamento e misura – metrologia ambientale”.
L’organizzazione di circuiti interlaboratorio sulle diverse tipologie di misure ambientali rientra nell’ambito delle attività istituzionali dell’Istituto finalizzate ad assicurare l’omogeneità delle attività di monitoraggio su tutto il territorio nazionale.
Per quanto concerne le misure per la qualità dell’aria, ISPRA, in qualità di Laboratorio Nazionale di Riferimento, con l’organizzazione dei circuiti interlaboratorio ottempera a quanto previsto dall’art.17 del D.Lgs. 155/2010, come modificato dal D.Lgs. n.250/2012, che affida a ISPRA il compito di organizzare e realizzare programmi di affidabilità e di assicurazione della qualità delle misure a livello nazionale e richiede al contempo alle istituzioni che gestiscono le reti di monitoraggio di partecipare a tali programmi.
Il circuito sulle misure di PM10 e PM2,5 di quest’anno è organizzato con la collaborazione di ARPA Umbria e si svolge a Terni, presso il Pattinodromo “Daniele Pioli”, in un’area appositamente allestita da ARPA Umbria per accogliere i laboratori mobili e la strumentazione delle Agenzie partecipanti dove è installata la centralina di monitoraggio denominata “Le Grazie”.
Obiettivo del circuito è comparare i dati di misura ottenuti da ISPRA – Servizio Metrologia Ambientale (Laboratorio Nazionale di Riferimento) con quelli delle diverse Agenzie, ottenuti con strumenti di misura di PM10 e PM2,5 basati su principi diversi, permettendo così di valutare eventuali discrepanze e di verificare l’efficacia delle procedure di QA/QC utilizzate per assicurare la qualità dei risultati di misura. Lo scopo principale di questi confronti è infatti quello di fornire ai partecipanti l’evidenza oggettiva dell’affidabilità dei dati di misura da essi prodotti, confrontandosi con le prestazioni fornite dagli altri partecipanti e dal Laboratorio Nazionale di Riferimento.
La valutazione delle prestazioni consente ai partecipanti di tenere sotto controllo le procedure di misura e di intraprendere, qualora il circuito evidenzi eventuali carenze strumentali o procedurali, le necessarie azioni di rimedio, nell’ottica di conseguire un miglioramento armonizzato sull’intero territorio nazionale delle prestazioni delle reti di monitoraggio.
I risultati dello studio elaborati da ISPRA saranno raccolti in un apposito rapporto conclusivo.