Controllo della radioattività ambientale, visite di verifica della Commissione europea a Colonnetta di Fabro (TR) e Tito Scalo (PZ).
Un “team” di esperti della Commissione Europea ha svolto, dal 10 al 13 dicembre scorsi, una verifica della situazione radiologica presso i siti di Colonnetta di Fabro (Terni) e Tito Scalo (Potenza). I controlli sono stati effettuati ai sensi dell’art. 35 del Trattato Euratom, il quale stabilisce che la Commissione europea effettui delle verifiche periodiche su provvedimenti legislativi e sistemi posti in essere dagli Stati Membri UE per monitorare la radioattività ambientale.
In passato, presso il sito di Colonnetta di Fabro, le ceneri provenienti da una centrale a carbone sono state impiegate come materiale di riporto in un’area su cui è stato, successivamente, costruito un centro industriale. Il risultato delle misure effettuate in passato da ARPA Umbria mostrano che i valori di concentrazione di radionuclidi naturali nelle ceneri di carbone sono inferiori ai livelli di allontanamento stabiliti dalla Direttiva Europea 2013/59/Euratom e che i valori concentrazione alpha e beta totali nelle acque di falda, che si trovano nelle aree limitrofe al sito, sono contenuti nell’intervallo dei valori misurati nella regione.
Sulla base dei risultati delle misure, si è concluso che la situazione nell’area non è di rilevanza radiologica, sebbene siano necessarie valutazioni specifiche in caso di scavi o rimozione dell’asfalto, attualmente non previste.
La verifica è stata effettuata sulla base di informazioni relative alla situazione del sito e sul monitoraggio della radioattività ambientale, fornite al team di esperti dall’ISIN e da ARPA Umbria, in risposta ad un questionario formulato dalla Commissione Europea e tramite presentazioni acquisite durante la visita. La visita ha avuto luogo nei giorni 10-11 dicembre presso la sede ISIN, con la partecipazione di ARPA Umbria. La prefettura di Terni è stata informata della visita.
Nel sito di Tito Scalo è presente una discarica di fosfogessi, residui dovuti alla produzione di fertilizzanti avvenuta in passato nell’area in oggetto tramite impiego di materiale naturalmente ricco di radionuclidi di origine naturale. I risultati del monitoraggio ambientale effettuato fino ad oggi nelle aree limitrofe al sito dall’ARPA Basilicata, ivi incluse le misure effettuate su campioni di acqua superficiale e di falda, mostrano che i valori della concentrazione di radionuclidi sono in linea con i valori di background dell’area.
Sul sito sono poste in essere attività per la bonifica e il monitoraggio ambientale, anche in relazione alla presenza di contaminazione chimica. A breve è previsto l’avvio della caratterizzazione del sito stesso.
La verifica del “team” della Commissione Europea è stata effettuata sulla base di informazioni relative alla situazione del sito e sulla base del monitoraggio della radioattività ambientale che ISIN, ARPA Basilicata e la Regione Basilicata hanno fornito agli esperti. Durante la visita, il “team” ha incontrato i rappresentanti della Prefettura di Potenza, dell’ISIN, dell’ARPA Basilicata, della Regione Basilicata, del Consorzio ASI e del Comando Regionale dei Vigili del Fuoco. L’incontro si è svolto presso le sedi dell’ISIN, della Prefettura di Potenza e dell’ARPA Basilicata. La visita ha avuto luogo il 10 dicembre presso la sede dell’Ispettorato e, il 12 dicembre, presso le sedi della Prefettura di Potenza e dell’ARPA Basilicata. Inoltre, è stato effettuato un sopralluogo presso il sito: in tale occasione è stata prestata particolare attenzione alla barriera idraulica nel punto 22 (-15 m).
Le informazioni sono state fornite in risposta al questionario formulato dalla Commissione Europea e tramite presentazioni acquisite durante la visita.
Le numerose informazioni acquisite in merito ai due siti oggetto della visita saranno valutate dagli esperti della Commissione europea, che forniranno le considerazioni ed i risultati della verifica in una relazione che verrà trasmessa alle Autorità Italiane nei prossimi mesi.