Giornata Mondiale dell'Acqua 2022
Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. Il tema scelto per il 2022 è "Acque sotterranee: rendere visibile l'invisibile".
Le acque sotterranee sono invisibili, ma il loro impatto è visibile ovunque. Lontano dalla vista, sotto i nostri piedi, la falda freatica è un tesoro nascosto che arricchisce la nostra vita.
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- Giornata Mondiale dell'Acqua 2022
- 2022-03-22T00:00:00+01:00
- 2022-03-22T23:59:59+01:00
- Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all'interno delle direttive dell'Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. Il tema scelto per il 2022 è "Acque sotterranee: rendere visibile l'invisibile". Le acque sotterranee sono invisibili, ma il loro impatto è visibile ovunque. Lontano dalla vista, sotto i nostri piedi, la falda freatica è un tesoro nascosto che arricchisce la nostra vita.
- Quando 22/03/2022 (Europe/Berlin / UTC100)
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Quasi tutta l'acqua dolce liquida del mondo è sotterranea. Con l'aggravarsi del cambiamento climatico, le acque sotterranee diventeranno sempre più critiche. Dobbiamo lavorare insieme per gestire in modo sostenibile questa preziosa risorsa.
Le acque sotterranee sono risorse di pregio e la principale fonte di acqua potabile del nostro Paese, ma sono sottoposte a diverse pressioni. In generale, le falde sono soggette a prelievi ingenti che ne mettono a rischio la rinnovabilità e ne riducono la capacità di diluizione e trasporto degli inquinanti, sia di origine agro-zootecnica (fertilizzanti e fitosanitari), sia legati alla presenza e cattiva gestione di impianti industriali, di siti contaminati o di discariche. Nelle aree costiere il prelievo eccessivo favorisce l’intrusione salina, che riduce ulteriormente l’utilizzabilità dell’acqua.
I corpi idrici sotterranei nazionali sono 1.052 e sono molto diversi fra loro per caratteristiche geochimiche e idrologiche, quindi per la risposta alle pressioni cui sono sottoposti.
Circa il 58% dei corpi idrici sotterranei è in stato chimico “buono”, prevalentemente nelle aree montane e poco esposte a contaminazione, mentre il 25% risulta “scarso” a causa dell’eccesso di sostanze inorganiche quali nitrati, solfati, fluoruri, cloruri, boro, insieme a metalli, sostanze clorurate, aromatiche e pesticidi. Non risulta classificato circa il 17%, che corrisponde a un totale di 183 corpi idrici prevalentemente ubicati nel Meridione, inclusa la Sicilia.
Lo stato quantitativo delle acque sotterranee misura la sostenibilità dei prelievi rispetto alla capacità di ricarica del corpo idrico nel lungo termine. Esso misura anche gli effetti indotti dalle attività umane sui processi di ricarica delle acque sotterranee. Il 61% dei corpi idrici sotterranei risulta essere ancora in buono stato quantitativo, mentre il 14,4% è “scarso” e il restante 24,6% non è ancora classificato ed è ubicato prevalentemente nel Centro (Lazio, Marche) e nel Meridione (Basilicata e Calabria).
Fonte: ISPRA "Transizione Ecologica Aperta" (Capitolo Acque dolci)
In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua ISPRA partecipa a due convegni:
Water unites the World. Climate Change - Reducing the deep impact on water