Giornata Mondiale dell'Ambiente
Il tema del 2023 scelto dall’UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, è: #BeatPlasticPollution (Sconfiggi l’inquinamento da plastica) ed ha lo scopo di ricordare quanto siano importanti le azioni di tutti per contrastare l’inquinamento da plastica.
Ogni anno in tutto il mondo vengono prodotte più di 400 milioni di tonnellate di plastica, metà delle quali progettate per essere utilizzate una sola volta. Di questi, meno del 10% viene riciclato.
Si stima che ogni anno 19-23 milioni di tonnellate finiscano nei laghi, nei fiumi e nei mari.
Le microplastiche - minuscole particelle di plastica fino a 5 mm di diametro - si fanno strada nel cibo, nell'acqua e nell'aria. La plastica monouso scartata o bruciata danneggia la salute umana e la biodiversità e inquina ogni ecosistema, dalle cime delle montagne al fondo dell'oceano.
- https://development.isprambiente.gov.it/it/archivio/notizie-e-novita-normative/notizie-ispra/2023/06/giornata-mondiale-dellambiente
- Giornata Mondiale dell'Ambiente
- 2023-06-05T00:00:00+02:00
- 2023-06-05T23:59:59+02:00
- Il tema del 2023 scelto dall’UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, è: #BeatPlasticPollution (Sconfiggi l’inquinamento da plastica) ed ha lo scopo di ricordare quanto siano importanti le azioni di tutti per contrastare l’inquinamento da plastica. Ogni anno in tutto il mondo vengono prodotte più di 400 milioni di tonnellate di plastica, metà delle quali progettate per essere utilizzate una sola volta. Di questi, meno del 10% viene riciclato. Si stima che ogni anno 19-23 milioni di tonnellate finiscano nei laghi, nei fiumi e nei mari. Le microplastiche - minuscole particelle di plastica fino a 5 mm di diametro - si fanno strada nel cibo, nell'acqua e nell'aria. La plastica monouso scartata o bruciata danneggia la salute umana e la biodiversità e inquina ogni ecosistema, dalle cime delle montagne al fondo dell'oceano.
- Quando 05/06/2023 (Europe/Berlin / UTC200)
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Per conoscere i dati sullo stato dell’ambiente, consulta il report di ISPRA “Ambiente in Italia: uno sguardo d’insieme. Annuario dei dati ambientali 2022”
ISPRA è soggetto attuatore del Progetto PNRR MER (Marine Ecosystem Restoration), il più grande progetto sul mare nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I dati ISPRA mostrano che l’86,5 % dei rifiuti in mare è legato alle attività di pesca e il 94% di questi sono reti abbandonate. Il progetto MER prevede l’individuazione ed il ripristino di almeno 15 aree dove sono presenti attrezzi da pesca e/o di acquacoltura abbandonati, preservando la fauna e flora locali.
ISPRA inoltre, partecipa anche ad altri progetti per la tutela del mare dall'inquinamento da plastiche e microplastiche.
Progetto Mo.Ri.net “Monitoraggio, censimento, raccolta e avvio al riciclo delle reti fantasma” nasce con l’intento di rimuovere i rifiuti marini (marine litter), con particolare attenzione alle ghost net, ovvero reti perse o impigliate o parti di esse, precedentemente identificati e geolocalizzati, in due aere pilota: nell'Area Marina Protetta del Parco dell’Asinara e nel Golfo dell'Asinara e Area Marina Protetta di Capo Carbonara in Sardegna.
Progetto GoFree, iniziato ad aprile 2021, ha avuto come obiettivo primario quello di realizzare nasse rivestite con prototipi di materiali biodegradabili e compostabili da utilizzare per la pesca del gobbetto striato, al fine di contrastare il fenomeno del ghost fishing. L’utilizzo delle nasse di profondità in Sardegna porterebbe inoltre ad una diversificazione delle attività di pesca, incentivando lo sviluppo di questa tecnica altamente selettiva, in grado di consentire principalmente catture di individui adulti e di ridurre al minimo quelle accidentali. Oltre alla sperimentazione di nasse realizzate secondo un approccio innovativo e potenzialmente a minor impatto ambientale, nell'ambito del progetto sono stati effettuati anche la caratterizzazione delle principali componenti nutrizionali del gobbetto striato, presente nell’area mediterranea e uno studio approfondito sulla fecondità e maturità sessuale delle popolazioni di questa specie.
Progetto INDICIT che ha avuto come obiettivo mettere a punto una metodologia per rendere operativo l’indicatore sulla quantità dei rifiuti marini ingeriti dalla tartaruga marina Caretta caretta e da altri animali marini come per esempio i pesci.
STRONG SEA - Survey and TReatment ON Ghost nets SEA LIFE – Scopo del progetto è proteggere e migliorare lo stato di conservazione dell’habitat prioritario praterie di Posidonia oceanica e dell’habitat Reefs a coralligeno, entrambi inclusi nella Direttiva 92/43/CEE e nella rete dei siti Natura 2000. Questi habitat sono stati scelti per il loro elevato valore ecologico e ambientale e per la loro rappresentatività nell'area di studio. La minaccia che il progetto si prefigge di affrontare sono gli ALDFG (Abandoned, Lost or otherwise Discarded Fishing Gear), gli attrezzi da pesca abbandonati o smarriti che giacciono nell’ambiente marino e che deturpano e distruggono gli habitat interessati, peggiorandone lo stato di conservazione e diminuendone la biodiversità.