Trapani
Buseto Palizzolo - Castellammare del Golfo 18/08/2022
Il 18 agosto in provincia di Trapani è avvenuto un imponente incendio in seguito a giornate caratterizzate da un intenso scirocco e temperature prossime ai quaranta gradi. L’in- cendio ha causato la perdita di una considerevole superficie arboreo arbustiva che rimaneva come testimonianza di foreste e boschi che un tempo caratterizzavano la Sicilia occidentale. In dettaglio, l’incendio del Bosco di Scorace tra i comuni di Buseto Palizzolo e Castellammare del Golfo ha interessato una superficie complessiva di 1551 ha tra prato pascolo e superficie boscata. L’area boscata incendiata, nota per la presenza di leccete e sugherete e pinete di tipo artificiale, ha una superficie di 444 ha. Era coperta per circa 247 ha da coperture arboreo-arbustive di latifoglie sempreverdi e per 188 ha da pinete. Purtroppo, nonostante l’intervento dell’ispettorato forestale regionale e dei mezzi Canadair del Dipartimento della Protezione Civile, il 30% della superficie totale incendiata, è stata fortemente danneggiata (fonte rai-news, il giornale di Sicilia-Trapani cronaca). Dalla valutazione del numero di eventi incendiari dell’ultimo quinquennio, emerge che a Buseto Palizzolo le aree boschive interessate da incendi sono aumentate dai 10 ha del 2018, passando per i 60 ha tra il 2020 e 2021 e arrivando ai 444 ha del 2022.
Come evidente dalla Figura 1, nell’area colpita dall’incendio rientra quasi completamente la ZSC denominata “Complesso Monte Bosco e Scorace”. Data un’estensione ufficiale dichiarata di 606 ha (vd. Formulario Standard cod. ITA010008), emerge che circa il 94% del territorio della ZCS è stato interessato dall’incendio. Sono stati attaccati circa 392 ha di foreste, suddiviso per il 54% di boschi di latifoglie sempreverdi (in prevalenza sughere) e il restante 46% di piantagioni di conifere. La ZSC sopra citata è inoltre sito riproduttivo nelle aree arboreo arbustive o limitrofe per le seguen- ti specie di uccelli presenti nell’Allegato II della Direttiva Habitat 92/43/EEC: Cuculus canorus, Lanius senator, Oriolus oriolus, Streptopelia turtur, Upupa epops. L’Averla capirossa (Lanius senator) è anche categorizzata come a rischio (Endangered, EN) nelle Liste Rosse italiane. La Tortora selvatica (Streptopelia turtur), invece, pur essendo nella categoria minor preoccupazione (Least Concern, LC) vede un andamento della popolazione in declino (Liste Rosse italiane), per cui la perdita potenziale dell’habitat riproduttivo potrebbe avere delle conseguenze negative per la specie.
