Indicatore "Moria delle Api"
ISPRA dal 2015 cura la pubblicazione e l’aggiornamento di un indicatore, all’interno dell’Annuario dei Dati Ambientali, “Moria di api dovuta a uso di fitosanitari”. Lo sviluppo di questo indicatore è fondato sulle segnalazioni volontarie degli apicoltori ai Servizi Veterinari delle AASL, trasmesse poi agli IZS – Istituti Zooprofilattici Sperimentali regionali. Tale attività è coordinata da IZSVE (Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie) il quale raccoglie le informazioni in un database nazionale e le trasmette annualmente ad ISPRA, che elabora e valida i dati aggiornando il relativo indicatore. I dati delle morie delle api dal 2015 al 2023 indicano, presumibilmente, un uso spesso improprio di fitosanitari, in quanto le api stesse o le matrici apistiche rivelano in tutti questi anni, in modo più o meno costante, la presenza di uno o più principi attivi. Nel 2023, come anche negli anni precedenti, i piretroidi risultano tra i principi attivi più rinvenuti nei campioni, ampiamente utilizzati in agricoltura come anche per le disinfestazioni contro le zanzare e altri insetti molesti. Mediamente, questa famiglia di composti chimici, risulta altamente tossica per gli insetti impollinatori, incluse le api, come anche molto tossici per l’uomo. Anche nel corso del 2023 come nei 9 anni precedenti, i mesi con maggior numero di casi di morie denunciati sono stati, maggio e aprile, coincidenti con le fioriture primaverili. In tali periodi è vietato effettuare trattamenti fitosanitari poiché le api svolgono un’intensa attività di bottinamento che le rende maggiormente vulnerabili alla presenza di inquinanti diffusi presenti nell’ambiente e sui fiori, in particolare ai fitosanitari utilizzati nelle aree agricole.