Indicatori biologici
Gli indicatori sono genericamente parametri (o insiemi di parametri) che offrono informazioni significative sullo stato di un fenomeno che si vuole caratterizzare, misurare e monitorare.
In particolare, gli indicatori ambientali sono strumenti in grado di evidenziare e valutare variazioni ambientali.
Di regola la qualità di un sistema ambientale non può essere valutata sufficientemente tramite un unico indicatore, ma è necessario piuttosto utilizzare molteplici indicatori, poiché ciascuno di essi fornisce un’informazione specifica.
Gli indicatori utilizzati per la valutazione della qualità ambientale sono genericamente di tre tipi: chimici, fisici e biologici, e un’integrazione fra essi è fondamentale.
Un indicatore biologico, o bioindicatore, è un organismo o un sistema biologico usato in genere per valutare una modificazione della qualità dell'ambiente; in altre parole, è un bersaglio biologico che, in presenza di uno stress naturale o antropico, subisce variazioni rilevabili del proprio stato naturale. Queste variazioni possono riguardare diversi livelli di organizzazione biologica: si va da danni al patrimonio genetico, a modificazioni morfologiche e della vitalità, fino a variazioni nella struttura della comunità.
Il livello e la scala spazio-temporale di applicazione dell’indicatore devono necessariamente essere proporzionali alla scala di riferimento del problema, dell’ambiente e delle comunità naturali che si vuole rappresentare.
Nell’ambito dei bioindicatori, è possibile distinguere ulteriormente gli indicatori ecotossicologici e il processo di bioaccumulo.
Un indicatore ecotossicologico è un sistema di valutazione degli stress ambientali tramite l’effetto avverso che essi hanno su specifici organismi bersaglio.
Il processo di bioaccumulo è, invece, quel processo in base al quale alcuni organismi riescono ad accumulare determinate sostanze in misura nettamente superiore alla concentrazione ambientale. Questo fenomeno comprende sia la biomagnificazione sia la bioconcentrazione.
La biomagnificazione è l’accumulo lungo la catena alimentare di determinate sostanze.
La bioconcentrazione è il fenomeno per cui il bioaccumulo non segue la catena alimentare, ma avviene direttamente dal mezzo in cui l’organismo vive. Bioconcentratori sono, quindi, quegli organismi che presentano un tasso di assimilazione di una data sostanza dal mezzo in cui vivono superiore al tasso di escrezione, e possono concentrarla in determinati organi o tessuti senza subire conseguenze letali. Tali organismi possono essere utilizzati pertanto nelle operazioni di biorisanamento.
Il monitoraggio è il processo di raccolta sistematica di dati qualitativi e quantitativi, operata con una procedura standardizzata in un dato periodo di tempo. Pertanto, il biomonitoraggio è un sistema integrato di valutazione nel tempo, secondo metodiche biologiche ben definite e con obiettivi precisi, dell’ambiente.
Per la scelta degli indicatori biologici da utilizzare per il monitoraggio dell’ambiente, ISPRA sta predisponendo una apposita banca dati dei bioindicatori, attualmente in fase di allestimento, che raccoglierà i metadati, cioè le informazioni contenute negli indicatori utilizzati sul territorio nazionale e ne faciliterà la selezione in base a diffusione, efficacia ed economicità.
ISPRA, infine, sta allestendo anche le banche dati sugli organismi utilizzabili come indicatori biologici, quali iLicheni (distribuzione delle specie presunte in base alle fasce bioclimatiche) e gli Acari Oribatei. In particolare, per quest’ultimo gruppo di microartropodi dominante nei suoli, sono stati raccolti la check-list aggiornata delle specie presenti su territorio nazionale e l’elenco delle popolazioni collezionate in Italia, con informazioni geografiche ed ecologiche.
Obiettivi
- Studiare, organizzare e comparare i diversi indici e indicatori utilizzati sul territorio nazionale e integrarli con nuove proposte
- Diffondere le metodologie, standardizzare i protocolli operativi e promuovere la formazione di personale qualificato
- Promuovere studi e ricerche con pubblicazione di rapporti, manuali, linee guida e atti di seminari, convegni e workshop
- Creare un supporto informativo sotto forma di banca dati degli indicatori biologici e inserire gli indicatori e gli indici in uso nei diversi ambiti e approcci, anche in collaborazione con altri settori di ISPRA. Successivamente verificare l’efficienza di utilizzo della banca dati nei diversi campi di indagine e introdurre correzioni e modifiche.
Destinatari
- Agenzie Regionali per la protezione dell'ambiente (ARPA) e Agenzia Provinciale per la protezione dell'ambiente della Provincia Autonoma di Trento (APPA)
- Comunità scientifica
- Corpo Forestale dello Stato e altre istituzioni preposte ai controlli ambientali
- Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
- Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
- pubblico
Informazioni cronologiche
- Progetto cominciato nel 2007
- Attività di lungo termine
Struttura Organizzativa e Contatti
Dipartimento Difesa della Natura, Servizio Tutela della Biodiversità, Settore Bioindicatori ed Ecotossicologia
Fonti di finanziamento
Interne
Partners
- ARPA/APPA
- CRA - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura
- CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche
- ENEA - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile
- Enti pubblici e privati (ONG)
- ISS - Istituto Superiore di Sanità
- Regioni e Province Autonome
- Università
Ambito geografico
Globale, Europeo, Nazionale, Locale
Riferimenti alla normativa
-
- Convenzione sulla Diversità Biologica, 5 giugno 1992.
- L’art. 7 (Individuazione e monitoraggio) della Convenzione sulla Diversità Biologica individua tre obiettivi principali: 1. Monitoraggio dei componenti della diversità biologica che hanno rilevanza ai fini della conservazione e dell’uso durevole di quest’ultima, in particolar modo di quei componenti che richiedono urgenti misure di conservazione e di quelli che offrono il massimo di possibilità in materia di uso durevole. 2. Individuazione di procedimenti e categorie di attività che hanno avuto, o sono suscettibili di avere, un rilevante impatto negativo sulla conservazione e l’uso durevole della diversità biologica, e monitoraggio dei loro effetti. 3. Conservazione e organizzazione, mediante un sistema di elaborazione dati, delle informazioni derivanti dalle attività di identificazione e monitoraggio.
- Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Norme in materia ambientale
- Decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4. Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale.
- Decreto Legislativo 3 dicembre 2010, n. 205. Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive.
Prodotti
Manuali, linee guida e pubblicazioni scientifiche
- Manuale di elaborazione indicatori e indici. ANPA 1999
- Indicatori e indici ecotossicologici e biologici applicati al suolo. ANPA 2000
- Verso l'Annuario dei dati ambientali. Primo popolamento degli indicatori SINAnet. ANPA 2001
- Guida tecnica su metodi di analisi per il suolo e i siti contaminati: l'utilizzo di indicatori ecotossicologici e biologici. APAT 2002
- Introduzione al progetto della rete di monitoraggio per la biodiversità e gli effetti dei cambiamenti climatici sull'ambiente naturale. APAT 2002
- Elementi di progettazione della rete nazionale di monitoraggio del suolo a fini ambientali. Versione aggiornata sulla base delle indicazioni contenute nella strategia tematica del suolo dell’Unione Europea. APAT 2004
- Guida tecnica su metodi di analisi per il suolo e i siti contaminati: l'utilizzo di indicatori ecotossicologici e biologici. APAT 2004
- Annuario dei dati ambientali. APAT 2004
- Indicatori di biodiversità per la sostenibilità in agricoltura. Linee guida, strumenti e metodi per la valutazione della qualità degli agroecosistemi. ISPRA 2008
- Annuario dei dati ambientali. ISPRA 2009
- Batterie di saggi ecotossicologici per sedimenti di acque salate e salmastre. ISPRA 2011
- Caso studio sull'applicazione degli indicatori di biodiversità. Esempio di calcolo applicato alle province siciliane. Bianco P.M., Mandrone S., Forconi V. Corso di formazione ambientale “Indicatori di biodiversità per la sostenibilità in agricoltura”. Roma, 13-14-15 maggio 2009.
- A biological indicator for soil quality. Breure A.M., Mulder C., Rutgers M., Schouten T., de Zwart D. 2003
- Biodiversity in your pocket 2011.
- Biodiversity indicators for the OECD environmental outlook and strategy. A feasibility study. Brink ten B., RIVM Report 402001014, 2000
- Challenges in the development and use of ecological indicators. Ecological Indicators. Dale V.H., Beyeler S.C. 2001
- Il progetto SIAS. Sviluppo di indicatori ambientali sul suolo in Italia. Di Fabbio A., Di Leginio M., Fumanti F., Rischia I. 2008
- Use of microarthropods as biological indicators of soil quality: the BSQ sinthetic indicator. Gardi C., Menta C., Parisi V. 2002
- Indicatori biologici (fauna). Jacomini C. Seminario UNICHIM “Ecotossicologia: comparto terrestre”. Milano, 26-27 novembre 2002
- The state of soil in Europe. Jones A. et al. 2012
- Selecting indicators for the management of biodiversity. Levrel H. 2007
- Constraints in the use of bioindicators and biomarkers in ecotoxicology. Migula P.J. In: Van Straalen N., Krivolutsky D.A. Bioindicator Systems for Soil Pollution, 1996
- Microorganisms as indicators of soil health. Nielsen M.N., Winding A. 2002
- Key environmental indicators. OECD - Organisation for Economic Co-operation and Development 2004
- Biological indicators of soil health. Pankhurst C.E., Doube B.M., Gupta V.V.S.R. 1997
- Bioindicatori ambientali. Sartori F. 1998
- Atlante di indicatori della qualità del suolo. Sequi P., Benedetti A., Dell'Abate MT. 2006
- Environmental indicators: typology and overview. Smeets E., Weterings R. 1999
- Misurare la sostenibilità. Indicatori per l'agricoltura italiana. Trisorio A. 2004
- Sustainable development in the United States. An experimental set of indicators. U.S. Interagency Working Group on Sustainable Development Indicators 2001.
Atti di workshop e seminari nazionali
- Atti del Workshop “Biomonitoraggio della qualità dell’aria sul territorio nazionale”. Roma, 26-27 novembre 1998
- Atti del Convegno Nazionale “La conoscenza della qualità del suolo attraverso l’utilizzo di indicatori biologici ed ecotossicologici”. Torino, 13 maggio 2004
- Workshop tematico “ Biodiversità dei suoli italiani: indicatori ed applicazioni verso una normativa nazionale”. Roma, 22 maggio 2008. Riassunti del Workshop tematico.
- Seminario nazionale “ Suolo e Biodiversità: opportunità per il nuovo millennio”. Roma, 10 febbraio 2010.