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Alabastro a pecorelle

Collezione De Santis
Type Alabastro a pecorelle
Denominazione
Classificazione petrologica travertino
Provenienza Algeria » Tlemcen » Ain Tekbalet
Forma e dimensioni parallelepipedo 13,5 x 9,3 x 2,5 cm
Numero inventario 1270.D

Pietra ornamentale caratterizzata da un insieme di macchie circolari o di bande (a seconda dell'orientazione del taglio della roccia) aventi colore rosso vivo, rosa, bianco o più raramente giallo ocra. Le macchie hanno struttura concentrica (concrezioni), spesso sono parzialmente compenetrate, ed hanno ampiezza centimetrica. Le bande, ad andamento sinuoso e con terminazioni dendriformi, hanno larghezza per lo più centimetrica.

La denominazione del litotipo si riferisce alla sua somiglianza con il vello delle pecore.

La varietà  detta '€œAlabastro a pecorella minuto'€ ha un fondo costituito da numerose macchie rosse, di forma circolare e ampiezza millimetrica, interrotte da macchie bianche irregolari e più grandi.

L'Alabastro a pecorella è in realtà  un travertino, roccia sedimentaria costituita da un insieme di concrezioni generate dalla precipitazione di sali minerali (ortochimica) in seguito a ristagno di acque in ambiente continentale. Il litotipo in esame, in particolare, è composto pressoché esclusivamente da carbonato di calcio. Inoltre, contiene fini dispersioni di ematite e limonite, dalle quali derivano rispettivamente i toni rossastri e giallastri della roccia.

Nella Roma antica, venne introdotta dapprima la varietà  '€œAlabastro a pecorella minuto'€, di cui è documentato l'impiego dalla fine del I sec. d.C. (sotto la dinastia dei Flavi). Successivamente, venne utilizzato anche il tipo litologico principale, il cui impiego è documentato dagli inizi del III sec. d.C. (sotto i Severi). Questa pietra ornamentale fu impiegata in Italia, in Iberia, in Numidia e a Heliopolis (l'odierna Il Cairo). Il suo riutilizzo è documentato almeno fino al XVII secolo (principalmente per tarsie di tavoli).

Gli impieghi e reimpieghi conosciuti di questo litotipo consistono in rivestimenti (crustae parietali; opera sectilia, mattonelle e lastre pavimentali), elementi ornamentali (vasche) e piccola statuaria.

L'Alabastro a pecorella proviene dai dintorni di Ain Tekbalet, nella regione amministrativa di Tlemcen (Algeria nord-occidentale).