Breccia corallina
Collezione | Pescetto |
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Type | Breccia corallina |
Denominazione | Marmor sagarium |
Classificazione petrologica | breccia di versante |
Provenienza | Turchia » Marmara » Vezirhan |
Forma e dimensioni | parallelepipedo 20 x 10 x 5 cm |
Numero inventario | 400.D |
Pietra ornamentale caratterizzata da un fondo di colore rossastro, contenente macchie (clasti) bianche, gialle o rosa, di forma angolosa e dimensioni da centimetriche a decimetriche. La denominazione del litotipo si riferisce al colore caratteristico. La denominazione di Marmor sagarium o sangarium (dal fiume Sagario o Sangario, l'odierno Sakarya) si riferisce invece alla località di provenienza.
Allo stato attuale delle conoscenze, si ritiene che la 'Breccia nuvolata' [vedi campione 413.D] sia in realtà una varietà della Breccia corallina.
La Breccia corallina è una breccia di versante, dunque una roccia sedimentaria clastica. Essa è costituita da clasti di calcare criptocristallino (micrite), cementati da calcite microcristallina (sparite), in cui è finemente dispersa dell'ematite: le diverse tonalità rosse e brune sono dovute alla variabilità della quantità di ematite presente nella roccia.
La Breccia corallina venne introdotta a Roma agli inizi del I sec. d.C. (durante l'impero di Augusto) e il suo uso si protrasse fino all'epoca tardo-imperiale. Il litotipo si diffuse in tutto l'impero. Il suo riutilizzo è documentato almeno fino al XVII secolo (principalmente per colonne e lastre di rivestimento).
Gli impieghi e reimpieghi conosciuti di questo litotipo sono numerosi: elementi portanti (colonne), rivestimenti (cornici e lastre parietali; opera sectilia e lastre pavimentali), elementi ornamentali (vasche).
La Breccia corallina proviene da alcune cave ubicate nei pressi del villaggio di Vezirhan, circa venti chilometri a nord-ovest dalla città di Harmankoy, nella provincia di Bilecik. Quest'area apparteneva anticamente alla regione della Bitinia ed attualmente alla regione di Marmara (Turchia).
Il campione 400.D, appartenente alla Collezione Pescetto, proviene dagli scavi di Roma antica.