Broccatello spagnolo
Collezione | De Santis |
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Type | Broccatello spagnolo |
Denominazione | Marmor schiston |
Classificazione petrologica | calcare organogeno |
Provenienza | Spagna » Catalogna » Raval de la Llet |
Forma e dimensioni | parallelepipedo 13,5 x 9,3 x 2,5 cm |
Numero inventario | 1200.D |
Pietra ornamentale caratterizzata da un fondo di colore giallo dorato, spesso con sfumature rosso-violacee. Contiene macchie (bioclasti) di colore prevalentemente giallo, ma anche bianco-grigiastro, rosato o rossastro, aventi forma allungata, spesso ricurva fino a tondeggiante, e dimensioni da millimetriche a centimetriche.
Le denominazioni di Broccatello spagnolo o Broccatello antico derivano dall'aspetto e dalla provenienza del litotipo: per la sua colorazione variegata e vivace, infatti, gli scalpellini romani paragonavano questa pietra ornamentale al broccato (un antico drappo intessuto in oro). La denominazione di Marmor schiston ("che si separa") risulta in realtà impropria, in quanto questo litotipo non è facilmente divisibile in lastre. La denominazione, di uso locale, di Jaspi de la Cinta ("Diaspro della Cintura"), deriva dall'impiego di questa pietra per ornare la cappella della Madonna della Cintura, nella Cattedrale di Tortosa.
La varietà di colore interamente giallo veniva definita (impropriamente) "Broccatello orientale" dagli scalpellini, mentre quella di colore giallo e rosso-violaceo era detta "Broccatello di Spagna".
Il Broccatello spagnolo è un calcare micritico fossilifero, originatosi per compattazione e cementazione di un fango carbonatico ricco in resti organogeni. I clasti, quindi, sono formati in prevalenza da frammenti organogeni (bioclasti), composti da carbonato di calcio. Anche la matrice (micrite) ed il cemento sono carbonatici. Sono spesso presenti venature e tasche riempite da calcite microcristallina (sparite). Sono anche presenti suture stilolitiche riempite in prevalenza da minerali di ferro (ematite, limonite, pirite).
Il costituente mineralogico fondamentale di questo litotipo è la calcite. Costituenti accessori sono: ematite, goethite, limonite, pirite, quarzo, minerali argillosi. Dunque, il chimismo del litotipo comprende, oltre al carbonato di calcio, anche notevoli quantità di ossidi e idrossidi di ferro, oltre ad apprezzabili quantità di allumina. La presenza di goethite, ematite e ossidi di manganese nel cemento è responsabile, rispettivamente, della colorazione gialla, rossa e violacea della roccia. Il contenuto fossilifero di questo litotipo, piuttosto vario, è costituito in prevalenza da bivalvi del gruppo delle Rudiste e da frammenti di echinidi.
L'impiego di questa pietra ornamentale raggiunse il massimo sviluppo agli inizi del III sec. d.C. (sotto la dinastia dei Severi), e proseguì fino all'epoca tardo-imperiale. Il litotipo si diffuse in prevalenza nel Mediterraneo centrale e occidentale. Nel XVII e nel XVIII secolo, questa pietra ornamentale venne utilizzata per decorare edifici nobiliari e religiosi, oltre che per realizzare tavoli a commesso. L'attività estrattiva si è estesa fino alla metà del XX secolo: attualmente, vengono cavati pochi blocchi su ordinazione, principalmente per interventi di restauro.
Gli impieghi e reimpieghi conosciuti di questo litotipo consistono in elementi portanti (colonne), rivestimenti (crustae, cornici e lastre parietali; opera sectilia, mattonelle e lastre pavimentali), elementi ornamentali (sarcofaghi; fonti battesimali), piccole sculture.
Il Broccatello spagnolo proviene da alcune cave ubicate nel Raval de la Llet, due chilometri a sud-est di Tortosa (l'antica Iulia Augusta Dertosa), nella regione della Catalogna (Spagna nord-orientale).