Greco scritto
Collezione | Pescetto |
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Type | Greco scritto |
Denominazione | Greco scritto |
Classificazione petrologica | marmo |
Provenienza | Algeria » Annaba » Cap de Garde |
Forma e dimensioni | parallelepipedo 20 x 10 x 5 cm |
Numero inventario | 203.D |
Pietra ornamentale caratterizzata da un fondo bianco, che contiene numerose venature e macchie di colore variabile dal grigio bluastro al nero, la cui distribuzione nella roccia ricorda i segni dell'alfabeto.
Il nome del litotipo deriva dall'aspetto caratteristico conferitogli dalle venature e macchie presenti.
Il Greco scritto deriva da metamorfismo su carbonati. La presenza di segni "grafici" in una roccia ignea o metamorfica puಠessere associata ad un iniziale contenuto in materiale organico (grafite).
Roccia ornamentale utilizzata in prevalenza nell'Africa nord-occidentale, il Greco scritto venne introdotto a Roma alla fine del I sec. d.C. (sotto la dinastia dei Flavi). Il suo uso è documentato fino al IV sec. d.C. Il litotipo si diffuse prevalentemente nel Mediterraneo centrale. Il suo riutilizzo è documentato almeno fino al XVII secolo (principalmente per lastre di rivestimento).
Gli impieghi e reimpieghi conosciuti di questo litotipo consistono in elementi portanti (capitelli, colonne) e rivestimenti (lastre e crustae parietali; lastre pavimentali).
Il Greco scritto proviene dal promontorio di Cap de Garde, nella regione amministrativa di Annaba, l'antica Hippo Regius (Algeria nord-orientale).
Il campione 203.D, appartenente alla Collezione Pescetto, proviene dagli scavi del Palatino.