Porfido bigio
Collezione | De Santis |
---|---|
Type | Porfido bigio |
Denominazione | Granito a morviglione |
Classificazione petrologica | porfido andesitico |
Provenienza | Francia » Provenza-Alpi-Costa Azzurra » Saint-Raphael |
Forma e dimensioni | parallelepipedo 13,5 x 9,3 x 2,5 cm |
Numero inventario | 1062.D |
Pietra ornamentale caratterizzata da un fondo (matrice) grigio chiaro contenente macchie (cristalli) bianche, talvolta rosate o brune, di forma poligonale e di dimensioni centimetriche. Sono presenti anche macchie nere, rettangolari e millimetriche.
La denominazione di 'granito' è impropria, in quanto questa roccia in realtà è un porfido. Il termine 'morviglione' fu attribuito al litotipo dai marmorari romani per la somiglianza delle macchie presenti in questa pietra ornamentale con quelle del vaiolo, chiamato volgarmente in questo modo. Altre denominazioni, di uso locale, sono riferite al colore e alla provenienza (Granito blu dell'Estérel; Estérellite).
Una varietà a grana fine di questo litotipo è il 'Porfido bigio verde' (detto anche 'Granito pedicolare' o 'Granito pidocchioso' per il suo aspetto). Esistono anche notizie di una varietà a fondo grigio chiaro con macchie bianche, grigie e nere, detta 'Porfido bigio di Sibilio' perché posseduta dall'antiquario ottocentesco Francesco Sibilio.
Il porfido è una roccia ignea effusiva. Il litotipo in esame è caratterizzato da cristalli di dimensioni centimetriche (fenocristalli) principalmente di plagioclasio, con subordinato quarzo, e accessoria orneblenda, i quali sono immersi un una matrice (pasta di fondo) microcristallina.
Il chimismo di questo litotipo è a medio contenuto in silice, relativamente povero in alcali e ricco in ferro e magnesio (andesite).
Pietra ornamentale utilizzata in prevalenza nella Francia meridionale, il Porfido bigio venne introdotto a Roma agli inizi del III sec. d.C. (sotto la dinastia dei Severi), per essere impiegato prevalentemente per colonne. Analoga fu la tipologia dei reimpieghi nelle epoche successive. Attualmente, questa pietra è coltivata per la produzione di granulato.
Il Porfido bigio proviene da Saint-Raphael, nella riviera del Dramont, e da Bouloris, alle pendici dell'Estérel, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra (Francia).
Le tracce delle attività estrattive antiche sono state obliterate dalla coltivazione della roccia per la produzione di granulato su scala industriale, avviata negli anni '80 del secolo scorso.