Porfido verde antico
Collezione | Pescetto |
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Type | Porfido verde antico |
Denominazione | Lapis lacedemonius; Krokeatis lithos |
Classificazione petrologica | porfirite |
Provenienza | Grecia » Peloponneso » Krokees |
Forma e dimensioni | parallelepipedo 20 x 10 x 5 cm |
Numero inventario | 80.D |
Pietra ornamentale caratterizzata da un fondo (matrice) generalmente verde scuro, che puಠtuttavia variare nelle diverse tonalità del verde e giungere fino al colore bruno o a quello violaceo. Esso contiene macchie (cristalli) aventi colore verde o bianco, talvolta rosso o giallo, le quali hanno forma poligonale e dimensioni da millimetriche a centimetriche.
Alcune denominazioni sono riferite all'aspetto della roccia: Sasso smeraldino o Pietra smeraldina; Serpentino; Marmo piganusio ('del color della ruta', in greco detta 'piganon'). Molte denominazioni sono invece riferite ai luoghi di provenienza: Lapis lacedemonius o Lacedemonio (dalla regione omonima); Sasso spartano (dalla città di Sparta); Krokeatis lithos (dall'antica città di Krokeai) o Croceate (dall'antica città di Crocee); Taigeta (dai monti del Taigeto); Tenaria (dal promontorio del Tenaro). Altre denominazioni, infine, derivano da entrambi gli attributi: Porfido verde antico di Laconia (dalla regione omonima); Porfido verde di Grecia.
La varietà più rara del litotipo è quella che presenta un fondo verde chiaro e macchie di colore bianco latteo e tondeggianti. Il 'Porfido risato' possiede macchie di colore bianco agglomerate a stella. La varietà detta 'agatato' contiene anche amigdale giallognole o rossastre. Il 'Porfido Vitelli' possiede macchie di colore verde chiaro, forma tondeggiante e dimensioni millimetriche; esso prende il nome del tenutario del campo presso Ostia ove furono rinvenuti alcuni blocchi non lavorati di questa pietra. La varietà di Porfido verde antico avente colore bruno veniva ottenute artificialmente riscaldano la roccia alla fiamma.
Il Porfido verde antico è in realtà una porfirite: si tratta di una roccia ignea ipoabissale, originatasi quindi in prossimità della superficie. Generalmente, questa tipologia di rocce costituisce dei filoni: infatti, il litotipo in esame proviene da un corpo lungo alcuni chilometri, incluso entro filladi e scisti.
Questo tipo litologico possiede cristalli di dimensioni da millimetriche a centimetriche (fenocristalli) di plagioclasio, che tendono a formare glomeruli, immersi in una matrice (pasta di fondo) prevalentemente vetrosa. La matrice puಠcontenere microcristalli di pirosseno e talora vene e noduli di calcedonio ('agatato') e ametista. In essa sono inoltre presenti minerali di origine secondaria, quali epidoto e clorite, cui è dovuto il tipico colore verde della roccia.
Il chimismo di questo litotipo è a contenuto medio in silice, relativamente povero in alcali e ricco in ferro e magnesio (andesite).
Il Porfido verde antico venne utilizzato a Creta e Micene per la realizzazione di manufatti. Non si hanno testimonianze di un suo impiego presso i Greci. Questa pietra ornamentale venne introdotta a Roma alla fine del I sec. a.C. (durante l'impero di Augusto). Il suo impiego raggiunse il massimo sviluppo dalla fine del I sec. d.C. (sotto la dinastia dei Flavi) fino all'epoca bizantina. Il litotipo si diffuse in tutto l'impero. Il Porfido verde antico fu oggetto di intenso riutilizzo, documentato almeno fino al XVII secolo (principalmente per lastre di rivestimento, pavimenti cosmateschi, tavoli a commesso).
Gli impieghi e reimpieghi conosciuti di questo litotipo sono numerosi: elementi portanti (piccole colonne, capitelli), rivestimenti (cornici e lastre parietali; opera sectilia e lastre pavimentali; rotae decorative), manufatti (vasellame), sculture.
Il grande valore attribuito al Porfido verde antico si evince anche dal prezzo, pari a 250 denari per piede cubo, attribuito a questa pietra nell'Editto di Diocleziano (301 d.C.).
Il Porfido verde antico proviene dal villaggio di Krokees (l'antica città di Krokeai), nei pressi di Sparta, nella regione chiamata anticamente Laconia o Lacedemonia, corrispondente all'attuale regione amministrativa del Peloponneso (Grecia).
Il campione 80.D, appartenente alla Collezione Pescetto, proviene dagli scavi di Roma antica.